Il Carnevale è arrivato. La festa più colorata e creativa dell’anno porta gioia e allegria nella maggior parte delle piazze italiane: parate, scherzi e abbuffate. E’ il momento di tirare fuori dagli armadi parrucche colorate, maschere, e coriandoli e farsi trascinare dall’allegria. Dopo i servizi che Mondointasca ha dedicato ai carnevali, ora vi propone con la piattaforma digitale di ricerca viaggi momondo (www.momondo.it), una selezione di 10 tra i più belli carnevali d’Italia.
Viareggio – Toscana
A due passi dal mare, sulla splendida costa della Versilia in Toscana, si svolge il celebre da oltre 140 anni il carnevale di Viareggio. I suoi carri carichi di satira pungente lo rendono unico, con caricature di cartone che rappresentano politici, personaggi dello sport e dello spettacolo. Si dice che sia nato nel 1973 da alcuni giovani che frequentavano il Cafè del Casinò, i quali ne organizzarono la prima versione, forse in segno di protesta. Il carnevale viareggino del 2016 darà inizio alle sfilate dei carri il 7 febbraio, e tornerà a colorare le strade domenica 14, 21 e 28. Sabato 5 marzo c’è la giornata conclusiva e la proclamazione dei vincitori, a partire dalle 18.30.
Acireale – Sicilia
Il Carnevale di Acireale, che andrà in scena dal 30 gennaio al 9 febbraio 2016, è considerato il più bello di tutta la Sicilia. Le sue origini risalgono al XVI secolo. Inizialmente era tradizione ritrovarsi in strada e sfidarsi a colpi di limoni e arance; poi questa lotta a base di agrumi subì un divieto, e oggi si tratta semplicemente di una splendida festa per le strade del centro della città con maschere, fiori, colori, musica, luci, coriandoli e fantasia.Molte le maschere cui la fantasia popolare ha dato vita nel corso dei secoli: l’Abbattazzu (Abate), u Baruni, u Manti. In tempi più recenti (cinquant’anni fa), ad animare i festeggiamenti acesi, alcuni cittadini locali noti come Cola Taddazzu e Turi Quadaredda, che successivamente lasciano il testimone a Ciccitto.
Cento – Emilia Romagna
Il carnevale di Cento è gemellato dal 1990 col più famoso carnevale di Rio. Questo ha fatto crescere la sua fama. La presenza dell’evento in alcuni affreschi di Guercino è garanzia e dimostrazione della storia antichissima della tradizione di Cento. La tradizione vuole che Tasi, il personaggio carnevalesco del paese, lasci i suoi averi alle persone più popolari del posto, e che in seguito la sua maschera venga bruciata in un rogo.
Si comincia il 31 gennaio 2016 e prosegue ogni domenica fino al 28 febbraio, quando durante la giornata finale verrà premiato il carro vincitore e bruciata la maschera di Tasi.
Mamoiada – Sardegna
Il carnevale di Mamoiada, in Sardegna, si distingue per originalità. I veri protagonisti di questo carnevale vanno controcorrente e si vestono di nero, sfoggiano volti tristi, indossano pellicce di pecora nera e maschere ancora più nere. Si chiamano Mamuthones e la loro storia non è chiarissima: pare che la sfilata sia nata come rito nel XIX secolo per venerare gli animali e propiziare il raccolto. Portano sulle spalle delle campane che scuotono lentamente. La sfilata è spettacolare, ma non preoccupatevi per l’atmosfera cupa: ad aggiungere il tocco più classico ci pensano gli Issohadores, altra figura tradizionale di Mamoiada che accompagna il corteo dei Mamuthones vestendosi con colori più accesi e maschere bianche. Qui il carnevale inizia il 16 e il 17 gennaio con i falò.
Putignano – Puglia
Il carnevale di Putignano risale al 1394 e festeggia quest’anno l’edizione numero 622. Un carnevale secolare, ricchissimo di storia. La data di apertura delle sfilate è iniziata il 24 gennaio, quella di chiusura è al 17 febbraio. Tuttavia il programma è in continuo aggiornamento ed è consigliabile consultarlo prima di pianificare la partenza. Il Carnevale di Putignano è un evento mescola tradizione plurisecolare con creazioni innovative.
Venezia – Veneto
Da un carnevale secolare a uno quasi millenario: il carnevale di Venezia, il più famoso carnevale in Italia, e forse nel mondo. Attira ogni anno migliaia di turisti provenienti da ogni dove, europei e non. Dal 23 gennaio al 9 febbraio 2016 la città è invasa da carri e maschere di ogni genere, a cominciare dalle inconfondibili maschere veneziane, le classiche che molti turisti porteranno a casa come souvenir. La maschera è l’elemento essenziale del Carnevale veneziano, indipendentemente dai colori, dalla forma, dalla grandezza. Vista dall’alto, Venezia sembrerà un sacchetto di coriandoli. Da dentro, invece, un palco di arti e tradizioni.
Fano – Marche
Il carnevale di Fano è la meta alternativa per eccellenza per chi ha già visto quello di Venezia. A Fano avrete davanti uno spettacolo da fotografare. I carri sono realizzati con cura e creatività. L’8 e il 15 febbraio c’è la sfilata di 500 bambini. E’ un carnevale pieno di musica, con una banda di musicisti tutt’altro che tradizionali, visto che suonano utilizzando oggetti di qualsiasi tipo. E poi, per quelli che amano gli omaggi, ci sono i carri che solitamente lanciano dolci, cioccolatini e caramelle al pubblico. A Fano è benvenuto anche il vostro amico a quattro zampe. L’1 febbraio ci sarà una passeggiata tutti insieme, cani e padroni, prevista alle ore 11 con partenza dalla rotatoria di Via Roma.
Carnevale:Tricarico – Basilicata
Spostiamoci in Basilicata dove, anche in questo caso, il carnevale ha una tradizione con un forte legame al mondo animale. Il Carnevale di Tricarico si riconosce per la caratteristiche maschere di mucche e tori: maschere curate, con attaccati dei foulard colorati e portate esclusivamente da uomini che si trascinano per le vie muovendosi come gli animali. Una volta arrivati in centro e terminata la sfilata, si disperdono in gruppi più piccoli per andare a mangiare cibo offerto da qualche paesano. Tricarico vanta un centro storico medioevale di tutto rispetto e non è lontana da Matera. Se invece siete per la tradizione cinematografica, potrete fare il vostro Basilicata coast to coast.
Ronciglione – Lazio
Un altro carnevale italiano che si distinguono per originalità è quello di Ronciglione. Una tradizione equestre che si tramanda da secoli attraverso la caratteristica Cavalcata degli Ussari e, fino ad alcuni anni fa, la corsa a vuoto dei cavalli. Un carnevale italiano ricco di storia, di cui l’esistenza è documentata fin dal 1870. Oggi ripropone ogni anno maschere tradizionali che sfilano sui carri allegorici. Nell’ultima giornata, dopo aver cacciato il “Re Carnevale”, fatto allontanare su una mongolfiera, la città si concede “Il Veglionissimo” con tanta musica e vino. Lo stile popolare di questa festa è inconfondibile. Si inizia il 31 gennaio e si continua fino al 9 febbraio. I personaggi caratteristici si chiamano “i nasi rossi”!
Ivrea – Piemonte
Il carnevale di Ivrea risale al 1808. La particolarità storica di questo carnevale è la tradizione ininterrotta, un legame diretto proprio dal 1808 ad oggi grazie ai festeggiamenti annuali autentici e puntuali mai saltati finora. Il carnevale di Ivrea impone a tutti i partecipanti un indumento obbligatorio: un berretto rosso. Un classico imperdibile della festa è la battaglia delle arance, una guerra in cui le armi sono le arance e 9 squadre di “Aranceri” sfilano su dei carri lungo le principali vie e piazze delle città (ogni carro porta un massimo di 10 persone). Dettaglio assolutamente rilevante: la lotta a colpi di arance avviene fra loro e il pubblico. La marcia di apertura dell’edizione 2016 è avvenuta il 6 gennaio, ma il programma completo è ricco di eventi dal 23 gennaio al 10 febbraio!