La Tunisia è sicura, venite in Tunisia. Il messaggio più importante consegnato, in Bit2016, dai vertici dell’ente turistico e dagli operatori, è chiaro. RiadhDekhili, direttore dell’ufficio nazionale del turismo per i mercati turistici, ha presentato la situazione degli arrivi nel paese nordafricano parlando, a chiare lettere, del drastico calo di flussi turistici dell’ultimo anno.
“Siamo passati da 500 mila arrivi in un anno a circa 100 mila” ha detto RiadhDekhili. “Viviamo un periodo di transizione”, ha ammesso il direttore, “ma abbiamo lavorato molto sulla sicurezza”. La Tunisia ha visto un drastico calo di visitatori stranieri, dopo gli attentati della primavera scorsa. La ripresa non sembra ancora partita, ma c’è un forte impegno istituzionale nella promozione del turismo.
Pochi giorni prima della Bit, è giunta la notizia della sospensione del coprifuoco, annunciato a gennaio. Gli interventi per rendere più sicuro il paese hanno coinvolto gli aeroporti, le città e i luoghi frequentati dai turisti.
I vertici tunisini sanno che per richiamare i visitatori nel paese serviranno tempo e, soprattutto, campagne di promozione. L’Italia, uno dei mercati più importanti per la Tunisia, sarà direttamente coinvolta grazie interventi presso gli operatori, i media e i consumatori stessi.
“Dalla nostra esperienza sappiamo che gli italiani, quando si verificano crisi di questo tipo, sono i primi a reagire”, ha detto Ali Miaou, direttore generale di Tunisair. Gli italiani hanno la tendenza a rinunciare quasi subito ai viaggi nel paese considerato meno sicuro, ma sarebbero anche “i primi a tornare”.
Per agevolare il mercato, la compagnia area tunisina ha dichiarato che farà partire, oltre ai voli di linea sempre operativi, ulteriori collegamenti charter.
L’ufficio del turismo ha invece annunciato due nuovi educational, viaggi di promozione della Tunisia, rivolti a 300 agenzie di viaggio e giornalisti italiani.