Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Il mondo di Steve McCurry alla Reggia di Venaria

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Una rassegna di 275 immagini del fotoreporter americano esposte a Torino, nelle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria Reale. La mostra ripercorre la carriera di McCurry a partire dal 1979 in Afghanistan fino al 2015.

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Ad ospitare quella che Steve McCurry ha definito “la più bella mostra che abbia mai fatto” è la Citroniera delle Scuderie Juvarriane all’interno della Reggia della Venaria Reale. Spazio aulico non facile da interpretare per l’allestimento di una esposizione fotografica, che Peter Bottazzi ha risolto con 3500 metri di veli sospesi per sostenere le foto di grande formato. In tutto 275 scatti che ripercorrono la carriera del fotografo americano, a partire dal 1979 in Afghanistan, fino alle 40 immagini realizzate dal 2002 in Africa, America Latina e Asia nell’ambito del progetto ¡Tierra! sostenuto da Lavazza per raccontare e migliorare le condizioni di vita dei caficultores. Diciamo subito che sono scatti che non lasciano indifferenti e trasmettono emozioni. La selezione effettuata da Biba Giacchetti, che da vent’anni cura tutte le esposizioni in Italia del fotografo di Philadelphia, regala ai visitatori anche una sezione inedita tratta dai primi reportage dall’Afghanistan, fra il 1979 e il 1980, dove McCurry era riuscito ad entrare insieme ai mujaheddin che combattevano contro i sovietici.

Lo stile di McCurry e le foto in bianco e nero

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Afghanistan, 1979

Alcuni ritratti in bianco e nero sintetizzano già al meglio lo stile di McCurry, quel saper cogliere la sofferenza, ma anche la gioia o i momenti di felicità di donne e uomini incontrati sul suo cammino. “Ho imparato ad essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te”.In mezzo ci sono alcuni ritratti come quello di Sharbat Gula, la ragazza afghana fotografata per la prima volta nel campo profughi pakistano di Peshawar, che sono ormai diventati delle icone assolute della fotografia mondiale. Come noto, McCurry, dopo 17 anni e lunghe ricerche è riuscito a ritrovare e fotografare di nuovo Sharbat. E poi tante immagini da scenari di guerra, da Beirut alla Cambogia, dal Kuwait all’ex Jugoslavia. E le foto di momenti epocali della storia recente, come l’attacco alle Torri Gemelle fotografato dal suo studio a New York o lo tsunami in Giappone.

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McCurry Steve-McCurry-mostra-Reggia-Venaria6Oltre alla bellezza e all’intensità delle foto, la riuscita dell’esposizione si deve alla squadra di 60 persone che hanno lavorato a realizzarla. Una citazione particolare alla dozzina di tecnici delle luci che hanno passato gli ultimi giorni precedenti l’inaugurazione a regolare dall’alto l’intensità dell’illuminazione “personalizzandola” per ogni scatto. In totale, per dare un’idea della complessità dell’operazione, sono stati utilizzati 7 mila metri di cavi. Un’esposizione che si annuncia quindi di grande successo: sono attesi alla Reggia migliaia di visitatori che si andranno ad aggiungere agli oltre 700 mila che, a partire dal 2009, hanno già avuto occasione di vedere le mostre che Civita e SudEst57 (partner nell’organizzazione del Consorzio La Venaria Reale) hanno dedicato al grande fotografo. Per rendere più completa e interessante l’esperienza, i visitatori riceveranno un’audioguida inclusa nel biglietto di ingresso. Steve McCurry racconta in prima persona le singole foto arricchendole di aneddoti e di testimonianze.

Il mondo di Steve McCurry
Fino al 25 settembre 2016 – Reggia di Venaria Reale (Torino)
Orari: da martedì a venerdì 9,00-17,00; sabato, domenica e festivi 9,00-18,30. Lunedì chiuso.

Info e prenotazioni: tel. 0114992333; www.lavenaria.it; www.mostrastevemccurry.it

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