La spettacolare Venezia e le Gallerie dell’Accademia rendono omaggio ad Aldo Manuzio, il maggiore editore del Rinascimento italiano attraverso un’inedita mostra che ripercorre le tappe salienti della sua lunga, instancabile carriera di raffinato stampatore. Aldo Manuzio, nato presso un piccolo paese del Lazio, diligente studente di latino e greco, appassionato cultore dei testi classici greci e latini, amante di viaggi culturali presso le corti ferraresi, nel 1489 approda nella cosmopolita e ricca Venezia. La città, che nel secolo XVI conta oltre 150.000 abitanti, è il luogo ideale per uomini intraprendenti come Manuzio, che non disdegna di fare nuove importanti amicizie tra i potenti signori e intellettuali dell’epoca, tra questi soprattutto colui con il quale inizia la sua straordinaria avventura in terra veneziana: Andrea Torresano, esperto editore e suo futuro suocero.
Aldo Manuzio e il simbolo del delfino con l’ancora
Preciso, perfezionista, ricercatore di elementi grafici e di illustrazioni, Aldo Manuzio promuove sia una nuova arte- l’arte libraria – che un nuovo modo di diffondere la cultura, non solo a Venezia ma anche in Europa, attraverso libri,volumi, xilografie, stampe di impareggiabile bellezza, dove l’inchiostro scuro si unisce a leggiadre illustrazioni dorate.
L’editore è talmente illuminato da ricercare e creare un suo “marchio di fabbrica” e rinnova l’antico simbolo del delfino attorcigliato all’ancora che sta a significare dinamismo e solidità: “Festina lente”, ovvero “affrettati lentamente”.
Oltre alla divulgazione delle opere dei testi classici in greco, latino, volgare di celebri autori, Manuzio crea una serie di libri definiti “portatili”, una sorta degli attuali libretti tascabili, ma sempre impreziositi da illustrazioni miniate di notevole interesse artistico.
In mostra rarissime edizioni
La mostra, distribuita in più sale al pianterreno delle Gallerie dell’Accademia, è articolata in aree tematiche, per meglio illustrare l’insolito incontro fra testi antichi ed opere d’arte la cui ispirazione per molti artisti dell’epoca, scaturì proprio leggendo i testi usciti dall’editoria veneziana di Aldo Manuzio. Nelle sale espositive sarà possibile ammirare circa trenta rarissime edizioni, stampate fra la fine del 1400 e i primi lustri del 1500, molte delle quali in prestito da famose Biblioteche italiane e straniere, inoltre svariate opere d’arte, tra cui dipinti e sculture di illustri artisti quali Vittore Carpaccio, Giorgione, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Tullio Lombardo, Lorenzo Lotto, Palma il Vecchio e Tiziano Vecellio.
Per maggiori informazioni:
http://www.mostraaldomanuzio.it/exhibition
www.gallerieaccademia.it