Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il Rinascimento del Colosseo: completata la prima fase del restauro

Colosseo

Conclusa la prima parte del restauro del Colosseo. Un intervento complessivo da 25 milioni di euro. Un esempio di successo di mecenatismo del XXI° secolo

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Della Valle, Renzi e Franceschini con i restauratori del Colosseo

Il 1 luglio 2016 si è ufficialmente conclusa la prima parte dei lavori di restauro al Colosseo. I ponteggi, che da ottobre 2013 hanno celato le prime 5 arcate, hanno lasciato spazio solo ed esclusivamente alla magnificenza del monumento, simbolo indiscusso della cultura italiana, che ha ritrovato il colore delle sue pietre velate dalla patina del tempo.
Il lavoro è il risultato della stretta collaborazione tra le migliori professionalità del nostro Paese (archeologi, architetti, ingegneri, restauratori e operai specializzati), che hanno contribuito con la propria esperienza, dedizione e passione al restauro. Le lavorazioni si sono basate principalmente sul ricorso alla sapiente manualità dei singoli operatori, tramite un intervento minuzioso e di assoluta precisione, dove emerge la grande e inimitabile abilità degli artigiani italiani che tutto il mondo rispetta.
Il Gruppo Tod’s di Andrea e Diego Della Valle è sponsor dell’operazione. “Vogliamo che il mio mondo si metta a disposizione del Paese per quello che serve al Paese. Che i giovani pensino di poter lavorare in Italia, che gli artigiani cerchino di non chiudere le proprie attività”. Questa la dichiarazione di Diego Della Valle alla conferenza stampa di presentazione della fine dei lavori di restauro degli esterni del Colosseo. Alla conferenza stampa presenti anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini. “Operazioni come questa – ha sottolineato della Valle – servono come avvio dei rapporti tra mondo delle imprese e quello che è pubblico. La giornata di oggi è culturale ma ha anche un senso economico importante per quanto il turismo può apportare”.

Colosseo: un restauro da 25 milioni di euro

Colosseo
Il Colosseo restaurato

Il Colosseo è sicuramente uno dei simboli italiani attrattori di turisti provenienti da tutto il mondo. Nel 2015 il monumento romano ha registrato 6.551.046 visitatori, +6% rispetto al 2014, pari a +369.344 ingressi ed oltre ad essere il monumento più visitato d’Italia, è il secondo al mondo dopo la Grande Muraglia cinese.
Per riportare il Colosseo al vecchio splendore si è attuato un investimento da 25 milioni di euro che prevede un ricco piano di interventi: dall’allestimento delle opere provvisionali per singoli settori, all’integrazione del rilievo e mappatura dello stato di conservazione al restauro dei prospetti comprensivo di prima verifica d’insieme, eventuali preconsolidamenti, pulitura con acqua nebulizzata, stuccature e trattamento degli elementi metallici. Inoltre nel piano di interventi è pervista la progressiva rimozione delle strutture in tubo/giunto poste a protezione delle arcate del primo ordine e la sostituzione con una nuova recinzione.

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 Il Centro Servizi e il restauro dell’interno del Colosseo

Presentazione
Alla presentazione della prima fase del restauro del Colosseo

Il progetto di restauro complessivo del Colosseo aveva previsto altre due fasi: la progettazione e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione di un Centro Servizi entro il terrapieno tra via Celio Vibenna e la piazza del Colosseo. La durata stimata dei lavori è pari a 18 mesi.
Anche l’interno del monumento verrà restaurato. Si procederà al restauro degli ambulacri, dei due terzi dei sotterranei (ipogei) e alla messa a norma e implementazione degli impianti tecnologici.
Durante i lavori, che consegnano una superficie visitabile incrementata del 25%, il Colosseo rimane aperto al pubblico.
Restaurare un monumento così importante, che è simbolo dell’Italia nel mondo, attraverso una forte sinergia tra pubblico e privato, è uno stimolo che vorremmo venisse seguito da altri, a partire dalle grandi realtà imprenditoriali italiane. I Beni Culturali dell’Italia rappresentano un patrimonio di bellezze che nessun altro Paese può vantare; riportarli al loro splendore ci permetterà di attirare sempre più turisti nel nostro Paese e quindi creare imprese ed occupazione diffusa nel territorio, soprattutto occupazione giovanile: giovani che avranno un lavoro ed allo stesso tempo potranno contribuire allo sviluppo culturale ed economico del nostro Paese, orgogliosi di poterlo fare. Questo non è un sogno, è vera realtà, basta volerlo fare davvero e farlo subito”, aveva commentato all’inizio dell’avventura del restauro Diego Della Valle.
Per la pulitura del Colosseo è stata utilizzata prevalentemente acqua nebulizzata a temperatura ambiente senza aggiunta di solventi, nel pieno rispetto di tutte le norme ambientali. Questa procedura, opportunamente dosata, ha rimosso i depositi e le croste nere, senza intaccare in alcun modo il materiale lapideo e le sue preziose patine, né i segni di lavorazione che sono la testimonianza di storia e di tecnica.

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