Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Polibibite: il ritorno della miscelazione futurista

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Guerra in letto, Sanatrice, Diavolo in tonaca nera, sono alcune delle diciannove ricette di polibibite che si rifanno alla tradizione, raccolte nel libro “La Miscelazione Futurista”. Una risposta italiana ai cocktail internazionale degli Anni Trenta

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Prendete 4 centilitri di liquore al tè, altri 4 di liquore di camomilla e completate con 2 centilitri di sciroppo di tamarindo: miscelate e avrete ricreato la polibibita “Sanatrice”, che secondo le ricerche storiche più accreditate fu usata una sola volta, nel 1933, in occasione di un banchetto in onore di Umberto Boccioni, dal titolo che è tutto un programma: “Plastica mangiabile”. Le polibibite rappresentano la risposta autarchica italiana ai cocktail internazionali degli anni Trenta e gli esponenti del Futurismo ne furono i principali fautori. Come noto Filippo Tommaso Marinetti e Fillia tentarono di dare una sistematicità alla loro idea di gastronomia nel Manifesto della cucina futurista in cui si parla anche di miscelazione, la preparazione di cocktail nello spirito del movimento artistico.

La Miscelazione Futurista in 19 polibibite

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Sono 19 le polibibite di cui ci è pervenuta la ricetta e Fulvio Piccinino, barman e ricercatore le ha raccolte nel libro La Miscelazione Futurista (Cocchibooks, 2.ed., 2016). “Diciannove incredibili ricette concepite e realizzate tra il 1925 e il 1933 da diversi esponenti del Futurismo, pittori, poeti e artisti, ovvero da non professionisti della miscelazione” ha ricordato l’editore Roberto Bava in occasione della presentazione del volume al Lounge Bar di Piano35, panoramicissima location in cima al grattacielo Intesa San Paolo di Torino che sarebbe certamente piaciuta ai Futuristi. “C’è sempre una buona dose di provocazione e di ironia in queste ricette che non vengono più classificate in base all’indicazione del loro consumo nel corso della giornata: all day, pre dinner, after dinner, ma in base alla finalità che la bevanda doveva raggiungere.”

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Polibibite rigorosamente alcoliche

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Le bevande sono tutte alcoliche e, nelle intenzioni degli ideatori, dovevano servire ad abbassare la moralità e aumentare la creatività. Fulvio Piccinino cita le polibibite “Guerra in letto” che hanno una funzione fecondatrice essendo ricche di spezie riconosciute come stimolanti e afrodisiache, mentre quelle classificate come “Pace in letto” hanno la funzione opposta. “In mancanza di carne umana viva e presente” diceva Marinetti, meglio andare a letto tranquilli. Ecco allora l’uso della melissa, con funzioni sonnifere. Oltre a quelle già citate, le polibibite hanno nomi evocativi, come l’Inventina o la Decisione dello stesso Marinetti. Fillia è invece l’ideatore di Diavolo in tonaca nera, Prampolini di Giostra d’alcol, Cinzio Barosi di Avanvera e del Rigeneratore, Paolo Alcide Saladin di Scintilla. E si potrebbe continuare.

“Sanatrice” ritrovata al Mart di Rovereto

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Anonimo rimane invece il creatore dell’ultima ricetta ritrovata negli archivi del Mart di Rovereto, la Sanatrice di cui si diceva. Sicuramente, visto il nome e gli ingredienti, aveva l’obiettivo di sanare da eventuali danni provocati alla digestione. Gli avventori dei locali dove venivano preparati gli azzardi futuristi ai fornelli avevano quantomeno un toccasana.
L’idea di Roberto Bava, alla guida della Giulio Cocchi storica casa ultracentenaria di spumanti e di vermouth, assieme ad altri marchi storici della liquoristica italiana come Luxardo, Alpestre, Campari, Nardini, Strega, Pallini, affiancati da Fabbri e Tassoni, è quella di rilanciare la miscelazione futurista offrendo “una manuale per la creazione di cocktail favolosamente e autenticamente vintage, ma con precisa identità storica e culturale, documentato e originale, in un mondo dominato storicamente da ricette anglofone”.

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Miscelatore Record Nazionale Futurista 2016

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Con queste motivazioni è stato indetto il concorso Miscelatore Record Nazionale Futurista 2016 che ha visto alcuni dei migliori barmen italiani cimentarsi con neo-polibibite di loro creazione. A conquistare il gradimento della giuria è stata Cinzia Ferro dell’Estremadura Café di Verbania con la polibibita Svetta.
Fra i giurati, alcuni grandi nomi della mixology internazionale come Erik Lorincz, head bartender dell’American Bar del Savoy di Londra e Christian Maspes, head bartender del Gong Bar allo Shangri-La Hotel dello Shard, sempre nella capitale inglese. Con i biglietti aerei vinti, Cinzia Ferro volerà al prossimo Tales of the Cocktail di New Orleans, la manifestazione internazionale di riferimento nel settore della miscelazione.

La ricetta di Svetta, la polibibita vincitrice

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Cinzia Ferro vincitrice del concorso Miscelatore record Nazionale 2016

Svetta è una “polibibita inventina” descritta dall’autrice come “rinfrescante e non molto alcolica per avere fulmineamente idee nuove e originali”.
Composizione: 0,5 cl Menta fredda Fabbri, 1 cl Alpestre, 3 cl Amaro Tassoni, 4 cl Americano Cocchi, 7,5 cl Cedrata Tassoni. Nel bicchiere: radice di genziana. Sul granito: Mela verde, biscotto salato, granita al genepì, stella alpina (coltivata).

Info su: www.cocchi.it

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