Cefalù, situata a circa 70 chilometri da Palermo sulla costa settentrionale della Sicilia è nota come “la perla del Tirreno”. In questa cittadina da luglio funziona la prima navetta turistica a 8 posti con motore elettrico, interamente green secondo il decreto n.193 del 9 ottobre 2015 . Nel periodo estivo ha portato i turisti dal centro storico verso il Lungomare e il porto turistico percorrendo ben oltre 4 mila chilometri. Il tour di circa 30 minuti prevede soste nei principali punti di interesse storico-artistico ed architettonico, tra cui la Cattedrale (patrimonio mondiale dell’Unesco), il Bastione, la Vecchia Marina, Porta Pescara, il Lavatoio medievale, Porta Ossuna, il Lungomare della città, Porta Terra, la chiesa del Purgatorio.
Il mezzo è lungo 4,720 mt e largo 1,240; è dotato di display integrato nel cruscotto, con indicatore di velocità, autonomia, chilometraggio e livello delle batterie, possiede un sistema di sospensioni che mantiene un elevato comfort anche in presenza di terreni sconnessi. Può essere usato anche d’inverno grazie alle coperture in canvas e con i suoi grandi spazi interni è in grado di garantire un elevato comfort di marcia. Questa navetta turistica ad impatto zero permetterà la nascita di nuove opportunità lavorative in tutti quei Comuni italiani che seguiranno l’esempio di Cefalù e per le città più piccole, con strade strette e maggiori difficoltà di circolazione. Essa fa parte della categoria NEV (veicoli elettrici di prossimità), che anche in Europa inizia a diffondersi, grazie alle loro peculiarità che li rendono unici ed insostituibili: piccoli, pratici, adatti al trasporto delle persone e delle merci, utili per il lavoro in città, con costi di manutenzione irrisori e soprattutto 100 per cento elettrici a zero emissioni (www.nevmobility.eu).
Il caso del Comune di Cefalù rappresenta una best practice ad elevato valore eco sostenibile, dal momento che l’ultimo Rapporto di Euromobility sulla “Mobilità sostenibile in Italia – indagine svolta in 50 città” ha evidenziato un’Italia praticamente divisa a metà sul tema della mobilità sostenibile. Il Nord sempre più virtuoso e il Sud Italia distante dalle politiche eccellenti per la salvaguardia del territorio, della qualità dell’aria e della salute.