Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Tradizioni popolari in Puglia. Aradeo tra sacro e profano

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Il Salento è terra dura e assetata, colori forti e densi. Forse proprio per la difficoltà di rimanere in questa penisola della penisola che le tradizioni popolari hanno sviluppato forti radici.

Aradeo Sacro e profano Salento-luminarie
Luminarie

Aradeo (Lecce) onora il suo patrono, San Nicola Vescovo di Myra, la seconda domenica di maggio. Le celebrazioni uniscono, da sempre, sacro e profano, è innanzitutto la festa del paese. Il venerdì nei circoli c’è fermento. Aradeo, 9000 abitanti, è animato da sei confraternite e otto circoli. L’oggetto sociale intorno al quale si focalizza l’attività del circolo sono i più disparati, dalla società di mutuo soccorso fondata nel 1909, agli amici delle forze armate, alla caccia e pesca. Le sede dei circoli si individua abbastanza facilmente, uomini sulle porte, sedie sul marciapiede. Davanti agli “Gli Amici del cavallo”, nella piazza principale c’è movimento. Il circolo che organizza la Prova di tiro che si svolge la domenica mattina nell’ambito della 115a Fiera del Bestiame. Come raccontano i soci del circolo, la Prova di Tiro risale a quando questo animale veniva usato nei lavori dei campi, allora era utilizzata per stabilire il prezzo del cavallo. Ai giorni nostri la prova è pressoché simbolica, il cavallo deve fare il gesto di spostare il carro carico, potremmo dire che è la dimostrazione dell’attitudine al lavoro. Tanto che al termine dei tre tentativi il carro viene rimosso con l’aiuto dei soci.

Aradeo, processione, luminarie, corteo dei calessi
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Aradeo, la statua di San Nicola sulla barca

Le celebrazioni iniziano con la processione del sabato sera. La statua di San Nicola Vescovo di Myra, collocata in piccola barca, viene portata attraverso le vie colorate dalle luminarie. A precedere il Santo le confraternite e la statua della compatrona SS. Annunziata, la partecipazione è sentita e composta, la banda colma di musica Aradeo. Nell’aria sotto le luminarie c’è odore di fiori e di croccante. La domenica è il giorno della Fiera del Bestiame, le strade si riempiono di bancarelle, con offerte a prezzo fiera di prodotti locali, il momento più atteso è riservato ai cavalli. Si inizia con il corteo di calessi, carri e cavalli adornati di campanelli e finimenti da festa. La prova è in sé semplice.

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Sacro e profano Salento-carri-e-cavalliIl carro carico di blocchi di tufo, di circa 2-3 quintali, viene posto in piccole infossature del terreno, le ruote vengono bloccate in modo che non possano andare all’indietro, il cavallo può solo tirare in avanti.
In realtà, come racconta il Sig. Marcello, 92 primavere vissute tra i cavalli, sono tanti i dettagli da leggere, soprattutto, per capire chi sarà il vincitore bisogna osservare chi abbia addestrato il cavallo. Per i primi due classificati è prevista una somma in denaro, che i vincitori 2017 devolvono agli Amici del cavallo, per tutti un ricordo della manifestazione. Il ritiro del premio è l’occasione di un’altra sfilata, mentre il pubblico inizia ad andare.

Sacro e profano: la Taranta fenomeno collettivo

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La Taranta è tornata alla ribalta come fenomeno collettivo e, in particolare, giovanile. La notte della Taranta, il grande festival itinerante nelle terre del Salento, è lontano dalla tradizione, forse neppure così tanto. Tra sacro e profano, il tarantismo è legato al culto di San Paolo, che si celebra il 30 giugno. Per una serie di circostanze San Paolo ben si adattava al tarantismo, di antica origine precristiana. La tarantola colpiva nelle lunghe giornate di giugno, i contadini, soprattutto le donne impegnate nel lavoro dei campi. Il velenoso morso provocava l’alternanza tra spossatezza, delirio e frenesia. La terapia per tentare la guarigione era duplice. La prima fase era domiciliare. I musicisti si recavano a casa della tarantolata. La maestria dei musicisti era quella di creare l’alchimia musicale tale da indurre la vittima a ballare incessante fino ad ottenere la grazia della guarigione da San Paolo. Durante la celebrazione di San Paolo i tarantolati o per ringraziare o guarire definitivamente dagli effetti del veleno, ripetevano il rito della danza, comunque a ritmo della musica.

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Rievocazione storica della Taranta

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Il rito pubblico ha subito delle variazioni nel corso dei secoli, ma di fatto il tarantismo non è mai stato gradito né dalla Chiesa ufficiale né dalla società di Galatina. Dal 28 al 30 giugno 2017 si svolge la Rievocazione storica della Taranta “Il ritmo e il battito della pizzica tarantata”. Il programma prevede un convegno sul tema e ovviamente tanta musica e danza, con la rievocazione delle due terapia, lo spettacolo dell’Orchestra Popolare di Puglia, performance per un’interpretazione artistica della pizzica. Il tarantismo era un fenomeno complesso e la sua rilettura permette di raccogliere indizi sulla società attuale.

Dove dormire

A pochi chilometri d’Aradeo, in località Collepasso nel comune di Cutrofiano il San Giorgio Resort accoglie il turista in un ampio e curato parco colmo di fiori. Due piscine circonda la struttura principali e due dependance. L’edificio era un antico convento. Conserva l’essenziale eleganza della pietra aggraziata da un arredamento di classe con pezzi d’arte. Ambiente ospitale e rilassante, anche nell’area spa. www.sangiorgioresort.it

Dove mangiare

Il ristorante Giorè, nel centro di Aradeo è un laboratorio culinario dove Alessandro Castriota Scanderberg gioca a incastrare e fondere gusti e profumi. Il più rustico dei cereali, il farro, sedotto in crema di gamberetti, oppure il Pasticciotto salentino farcito di melanzane e mele accompagnato da gelato di patata dolce. Ogni ingrediente trova il suo spazio da solista nel armonia del piatto. www.ristorantegiore.it
Info sul programma “Il Ritmo ed il Battito della Pizzica Tarantata” sul sito: www.clubunescogalatina.it

(Questo servizio è stato realizzato a seguito del press tour a cura del Comune di Aradeo e Regione Puglia)

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