Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Il Salento della grande bellezza

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L’Italia della grande bellezza, della cultura, dell’armonia, dell’amore per la terra, questo è il Salento. Dagli ulivi secolari, al barocco di Lecce. Scelte politiche sbagliate e interessi multinazionali possono fare molti danni. Il turismo potrà crescere ulteriormente con l’alta velocità

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San Foca

È un periodo delicato per il Salento, costretto a convivere con la Xylella fastidiosa, la malattia che ha intaccato gli alberi ultrasecolari di ulivi, quelli che la Regione Puglia dichiarò Patrimoni e Monumenti Naturali, purtroppo, destinati, per scelte scellerate, alla distruzione, creando non poche difficoltà ed emergenze economiche nei confronti dei produttori di olive e olio. La protesta degli agricoltori è ancora forte e si indirizza contro le scelte fatte dalla politica europea e nazionale che a questa terra fa subire il grande affronto di multinazionali senza scrupoli, come il caso del gasdotto Tap a San Foca, nella marina di Melendugno più volte insignita del titolo di Bandiera blu.
Scelte politiche che ancora una volta mortificano il volano economico del turismo vacanziero e culturale, in un territorio vocato alla conservazione e alla tutela delle sue bellezze alla protezione dell’ambiente e della natura. Un territorio candidato ad essere intossicato, inquinato, maltrattato dalle scorie nucleari, che in quel lembo di terra alcuni vogliono scaricare, abbandonare, trasformando un paradiso di bellezze in una discarica. E’ un momento difficile. Da dimenticare e da superare. Da più parti, dalle popolazioni, sale la rabbia e anche un appello alla coesione, alla lotta per la legalità, per tutelare e salvaguardare il Salento dalla mercificazione, di un mercantilismo venale.

Spiragli di luce

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Lecce

Se quanto appena rappresentato è la faccia di una medaglia negativa, c’è anche un risvolto promettente, positivo e degno di ogni considerazione.  A cominciare, è il caso di dire, dalla recente vittoria conseguita dall’intero territorio, di far approdare il Frecciarossa Milano-Bari, destinato, inizialmente, a fermarsi presso il capoluogo pugliese e, successivamente, attraverso ripensamenti, arriva fino a Lecce. Quindi, la linea di treni innovativa, ad alta velocità, che, secondo le previsioni, avrebbe dovuto fermare i suoi viaggi a Bari, lasciando fuori il Sud della Puglia, con buona pace delle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno visitano questa terra baciata dai sapori e dai vigori della bellezza trascendentale, raggiungerà Lecce, capitale del Salento.
Una buona notizia che a noi di Mondointasca fa molto piacere. Da tempo ci occupiamo, e continuiamo a farlo, di mettere in evidenza il grande potenziale turistico di questa terra. Recentemente anche la Rai in due trasmissioni televisive: Linea Verde Orizzonti, condotta da Chiara Giallonardo e Ivan Bacchi e Ulisse di Alberto Angela, hanno portato in prima pagina la Lecce barocca, il Salento ricco di testimonianze storiche ed artistiche. Due eventi televisivi che si sono combaciati e intrecciati con Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa, durante la quale il giornalista conduttore ha dichiarato, in polemica con l’attore Michele Placido: non toccate il Salento, Lecce è una delle città più belle del mondo“.

Attestazioni di stima dall’estero

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Gli ulivi tipici del Salento

Ma c’è dell’altro e arriva da oltre oceano. Ci riferiamo alla scrittrice ghanese del “New York Times” Taiye Selasi, ospite del regista salentino Edoardo Winspeare. La giornalista ha realizzato un reportage internazionale, soffermandosi sul fascino della penisola salentina, sulla sua storia, sui suoi luoghi incontaminati e alla permanenza, in loco, di Helen Mirren, attrice britannica, vincitrice del premio oscar per “migliore attrice” nel 2007,  che si è definita “una contadina del Salento”. La Mirren non vuole essere considerata una Regina, ma piuttosto una contadina che coltiva melograni, nella sua masseria comprata e ristrutturata nel Salento. Tre attestazioni di stima, di affetto e apprezzamento, a distanza di pochi giorni, verso la terra salentina, che ripagano da certe amarezze coloro che sono convinti di dover vivere e lottare per affermare un solo primato: rispetto della propria storia, delle origini, della cultura, condivisa dai tanti che nel Salento investono nelle bellezza di questa terra facendone una scelta di vita.

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