Quartiere ebraico, Atlanti sorreggono il palazzo (Ph: Emilio Dati © Mondointasca)
La fama di Praga , una delle capitali europee più visitate dal turismo internazionale, deriva dal fascino misterioso creato dal suo splendido patrimonio architettonico che avvolge con un’atmosfera magica l’intera città, non a caso divenuta patrimonio Unesco. E’ impossibile non rimanere affascinati dalle architetture rococò, barocche, liberty e cubiste che arricchiscono, senza soluzione di continuità, un sontuoso tessuto urbano che da sempre ha stimolato scrittori, musicisti e poeti.
In questo viaggio nella capitale della Repubblica Ceca, mentre percorrevamo gli itinerari classici ci siamo fatti prendere e sorprendere dalla curiosità in questo mondo d’altri tempi. Abbiamo deciso così di metterci alla ricerca degli angoli più nascosti, dei luoghi più curiosi. Molto lo dobbiamo a Jana Zemanová , la nostra preziosa guida, che ci ha permesso di conoscere una Praga un po’ insolita e che vogliamo mostrare ai nostri lettori con le immagini che seguono nel testi e nella galleria fotografica.
Praga passaggio Lucerna
Nel Passaggio Lucerna in Vodičkova 704, si può ammirare l’opera in polistirolo dell’artista ceco David Cerny, realizzata nel 1999, dove si raffigura San Venceslao sul cavallo rovesciato. Una parodia della più celebre statua equestre di San Venceslao (Ph: Emilio Dati © Mondointasca).
Stazione ferroviaria centrale
Stazione ferroviaria centrale
Wilsonova, 8. Edificio realizzato tra il 1901 e il 1909 su progetto dell’architetto ceco Josef Fanta, con decorazioni Art Nouveau. (Ph: Emilio Dati © Mondointasca)
Il ruolo degli intellettuali
Curiosa scultura dell’artista ceco David Černý. L’artista raffigura Sigmund Freud appeso al tetto di un edificio, con una mano afferrata a un tubo per non cadere nel vuoto e con l’altra mano in tasca. L’opera simboleggia il ruolo degli intellettuali e la necessità costante di dover decidere se resistere o arrendersi (1996). Incrocio tra le via Husova e Betlémské. (Ph: Emilio Dati © Mondointasca)
Facciata con decorazioni Art Noveau
Facciata di un Palazzo Art Nouveau U Nováků dell’inizio del secolo scorso. Opera dell’architetto O. Polívka (1901-1904). Si trova in via Vodičkova 699 nel quartiere Nové Město. (Ph: Emilio Dati © Mondointasca)
Installazione Idiom
Installazione “Idiom” è stata realizzata dell’architetto slovacco Matej Krén. L’imponente opera, una colonna formata da 8.000 libri, si trova nella Biblioteca comunale a Marianské náměstí, 98. (Ph: Emilio Dati © Mondointasca)
Le tre fate
Da piazza Venceslao 28, attraverso la Galleria Alfa (U Stýblů) si raggiunge il Giardino dei francescani. Qui si trovano le sculture che raffigurano le tre fate (Ph: Emilio Dati © Mondointasca)
Info: Ente Nazionale Ceco per il Turismo – www.czechtourism.com/it
Galleria fotografica
Casa Municipale in stile Art Nouveau (1905-1911) – nám. Republiky 5 – Staré Město – Ingresso principale sormontato dal mosaico “Omaggio a Praga” opera di Karel Špillar (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Quartiere ebraico (Josefov) – via Elišky Krásnohorské, 7 – Atlanti in stile Cubista (1919-1921) (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Hotel Paříž, bar americano e ristorante Sarah Bernhardt – U Obecního domu 1 – Staré Město (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Casa Municipale in stile Art Nouveau (1905-1911) – nám. Republiky 5 – Staré Město – ristorante francese (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Interessante la ringhiera liberty del Palazzo della prima Compagnia ceca di mutua assicurazione, in stile Art Nouveau del 1827, in via Spálená 75/16. (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Palazzo dell’ex casa editrice Topič, Národní třída 9 – Nové Město (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Quartiere ebraico (Josefov) – Maiselova 41/21(Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Le vetrate colorate del Passaggio Lucerna, Vodičkova 704 (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Ascensore Paternoster in Jungmannova 35 a Nové Město, ha la particolarità che le cabine sono aperte con movimento continuo a velocità costante, da prendere “al volo” (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Nuovo Palazzo Comunale, Mariánské nám. 2/2 a Staré Město. Statua in acciaio del Cavaliere senza Volto (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Chiesa di S. Nicola circondata da figure stilizzate in ferro somiglianti a volti umani. In ricordo dei condannati a morte. Nell’area veniva innalzato il patibolo (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Insegna del ristorante Sara Bernhardt all’Hotel Paříž (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Installazione Idiom formata da 8000 libri presso la Biblioteca comunale (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) La casa più piccola esistente a Praga (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Lampione cubista unico al mondo, opera di Emil Králíček e Matěj Blecha (1912); Jungmannova náměstí – Nové Město, sullo fondo timpano gotico del 1650 (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Vecchia locandina in stile liberty (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) “Metamorfosi” monumento a Kafka di David Černý, composto da 42 piastre di metallo girevoli. La scultura è alta 10 metri e pesa 39 tonnellate (2014) (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Il Palazzo delle Poste Centrali, Jindrishska 909 a Nové Město (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Palazzo dei “due soli” con targa a Neruda, incrocio tra Úvoz e la Nerudova (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Ragazzo pietrificato, Chiesa di San Martino dentro le Mura, via Martinská 8, Staré Město: punito poiché dal tetto si divertiva a dileggiare i passanti (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Una delle due sculture di rane dalla corona d’oro e dalla sciarpa di lino rosso, un riferimento alla leggenda slava del Re Ranocchio, secondo la quale la corona magica poteva essere rubata alla rana quando la deponeva a terra su una sciarpa rossa prima di entrare in acqua. Il ladro poteva raccoglierla così senza pericoli, a patto però che non si voltasse indietro. (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Scalinata dell’Hotel Paříž Particolare di una delle tre statue delle fate nei pressi di piazza Venceslao (Ph: Emilio Dati © Mondointasca) Národní třída, targa commemorativa opera degli artisti Miroslav Krátký e Otakar Příhoda. Le due dita alzate al cielo con il segno di vittoria sono uno dei simboli della Rivoluzione di Velluto.
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