Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Ryanair dice no ai trolley in cabina

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Nuove regole emanate dalla compagnia irlandese low cost. Il trolley non è più considerato bagaglio a mano. Senza sovrapprezzo va nella stiva

trolley Ryanair imbarco
(Archivio Fotografico Provincia di Rimini)

Ryanair, la compagnia irlandese low cost guidata da Michael O’Leary, continua a far parlare di sé. Dopo lo sciopero dei piloti del 15 e 20 dicembre scorso è la volta del trolley. In un comunicato si legge che sono stati introdotte nuove regole per i doppi bagagli a mano. Chi infatti vorrà portare con se (oltre a zaino o borsa) il proprio trolley e posizionarlo nelle cappelliere, come avveniva fino ad oggi non potrà più farlo. Questa decisione ha scatenato subito dure proteste da parte dell’associazione dei consumatori, Codacons. Chi infatti vorrà portare con se (oltre a zaino o borsa) il proprio trolley e posizionarlo nelle cappelliere potrà farlo mettendo mano al portafogli – denuncia l’associazione dei consumatori. In base alle nuove regole tariffarie varate dalla compagnia, solo chi ha acquistato l’imbarco prioritario (il cui costo parte da 5 euro) ha diritto a portare in cabina il trolley; tutti gli altri dovranno lasciarlo agli addetti per il caricamento in stiva.

trolley Passeggeri-in-aeroporto
(Archivio Fotografico Provincia di Rimini)

Le nuove limitazioni, inoltre, non si applicano a chi ha acquistato un (più costoso) biglietto Plus, Flexi Plus e Family Plus. “Si tratta di un rincaro occulto delle tariffe che danneggia i consumatori, poiché introduce aggravi di spesa per un servizio che fino a ieri era compreso nel prezzo del biglietto”, spiega il Codacons. “Per tale motivo la nostra associazione sta valutando la fattibilità di una class action contro la compagnia aerea, per il cambiamento unilaterale delle condizioni di viaggio che comporta oneri aggiuntivi a danno degli utenti”. La cosa strana, fa notare Codacons, è che queste nuove regole arrivano in concomitanza con la cancellazione delle commissioni per chi acquista biglietti con carta di credito, decisa dall’Unione Europea ed entrata in vigore due giorni fa, lo scorso 13 gennaio. Il sospetto è che la compagnia abbia modificato le proprie regole tariffarie per recuperare extra-costi e commissioni vietate dall’Ue.

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