LEONARDO. Basta il nome per ricordare subito il grande genio italiano del Rinascimento, conosciuto a livello mondiale per le sue opere d’arte e per il vasto numero di annotazioni, disegni, bozzetti, schizzi lasciati in eredità all’umanità intera che ne ha tratto conoscenza e benefici.
Il Museo della Scienza e della Tecnologia a Milano, intitolato all’illustre artista-scienziato, ha curato e organizzato la mostra documentaria “Leonardo 39. La costruzione di un mito” (aperta fino al 6 maggio), in collaborazione con il Centro Internazionale per la Storia delle Università e della Scienza dell’Università di Bologna. L’esposizione ripercorre, attraverso volumi, documenti, fotografie, disegni, oggetti storici, provenienti dalle collezioni e dagli archivi, l’excursus legato alla nascita del Museo e alla mostre dedicate a Leonardo nei decenni passati.
La città di Milano, nel 1939, in piena epoca mussoliniana, costituiva un polo d’attrazione notevole tanto da esporre al Palazzo d’Arte, dipinti, disegni, codici, molti modelli di macchine costruiti seguendo i disegni di Leonardo.
A seguire, nel 1952-53, anni in cui furono promosse le Celebrazioni Leonardiane, venne inaugurato il Museo della Scienza -1953- con una mostra tematica sul mito dell’illustre artista-scienziato.
L’esposizione attuale, pur riconoscendo il valore divulgativo delle precedenti, espone i primi facsimili di manoscritti pubblicati sul finire dell’800 come il codice Hoepli; fotografie, lettere, cartoline, articoli di giornali, locandine, cataloghi della mostra leonardesca del 1939 e un modello di argano per sollevare artiglierie; inoltre documenti, fotografie e disegni dell’esposizione per l’inaugurazione del Museo stesso.
Leonardo 39: fascino e mistero
Leonardo da Vinci non ebbe proprio vita facile a cominciare dai suoi natali. Egli, infatti, nacque il 15 aprile 1452 nei pressi di Vinci, paese sulle colline toscane, da una relazione non legittimata dalle convenzioni del tempo. Crebbe sotto la tutela del padre Piero, il quale intuendo le passioni artistiche del figliolo introdusse nella bottega-scuola di Andrea del Verrocchio, a Firenze.
Nonostante i primi successi come pittore dall’abile disegno e dalla ricerca prospettica, egli preferì emigrare a Milano, presso la corte del duca Ludovico Sforza, anche per sfuggire alle maldicenze, presunte o reali, della comunità fiorentina.
È del periodo milanese la produzione di dipinti tra cui il celebre Cenacolo, che occupa la parete del Refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie, e di macchine da guerra per soddisfare le esigenze di difesa di Ludovico il Moro. Leonardo viaggiò tra Milano, Firenze, Roma, Mantova, Venezia e, per ultimo Amboise, assunto alla corte di Francesco I, re di Francia, per diventare pittore di corte. Leonardo rappresenta il massimo dello scibile umano. Si occupò di pittura, scultura, architettura, anatomia, cosmologia; fu disegnatore, progettista, ingegnere, inventore e anche suonatore di liuto. A lui dobbiamo, le invenzioni dell’epoca moderna ispirate alle “macchine volanti”, le fortificazioni e i progetti idraulico-militari per deviare il corso dei fiumi; i progressi in ambito medico.
I musei più famosi al mondo quali la Galleria degli Uffizi, il Louvre, l’Ermitage, la National Gallery, il Czartorysk a Cracovia, conservano gelosamente i suoi capolavori tra cui “la Gioconda“, la “Dama con l’ermellino“, “l’Annunciazione“, e altri preziosi documenti. Leonardo morì all’età di 67 anni, in Francia, stroncato da un infarto, tuttavia il suo mito sarà sempre presente nel cuore e nella memoria di tutti. Il fondatore del Museo Guido Ucelli scrisse: “Il Museo è vivo, di tutti, aperto a tutti … Il Museo vive, è il Museo del Divenire del Mondo”.
Informazioni: www.museoscienza.org
Museo della Scienza e della Tecnologia , via San Vittore, 21 – Milano
Orari: da martedì a venerdì 9:30-17:00; sabato e festivi 9:30-18:30; Chiuso lunedì non festivi
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