Basterebbe evocare la banana rosa e gialla del primo album dei Velvet Underground o la copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones per inserire Andy Warhol fra i maestri della grafica del Novecento.
Ci fosse bisogno di conferme, la bella mostra “Andy Warhol Ephemera” allestita presso il Musée de l’Imprimerie et de la Communication graphique di Lione fino al 16 settembre aggiunge nuove suggestioni al profilo complessivo di un artista che, notoriamente, non faceva distinzioni tra belle arti e arte commerciale, legittimando l’uso delle tecniche e dei supporti più disparati.
Andy Warhol Ephemera: la produzione pubblicitaria
L’esposizione di Lione si concentra sulla produzione “commerciale” dell’artista americano, quella creata a seguito di una commissione con scopi prevalentemente pubblicitari.
Lavori che non essendo nati come “opere d’arte” sono anche quelli più effimeri, meno considerati dalla critica, più rari, spesso prodotti in quantità limitate e non destinate alla conservazione.
La mostra nasce da una suggestione del direttore del museo lionese, Joseph Belletante, che nel 2015 scopre al Musée des Beaux-Arts di Montréal una esposizione di manifesti di Warhol e si mette in contatto con Paul Maréchal, collezionista, conferenziere e professore universitario, che possiede la più grande collezione privata di opere pubblicitarie dell’artista di Pittsburgh.
Gran parte della mostra lionese è costruita attorno ai pezzi raccolti in oltre vent’anni dal Québécois Paul Maréchal ed esposti per la prima volta in Europa.
Andy Warhol Ephemera: 65 copertine di dischi
Una passione nata quando Maréchal, presente all’inaugurazione a Lione, nel 1996 scopre una copertina realizzata da Warhol per un vinile di Paul Anka (The Painter, 1976).
Sorpreso da questa scoperta, il collezionista si informa presso il Museo Warhol di Pittsburgh che gli fornisce un elenco di 23 copertine di dischi illustrate dall’artista durante la sua carriera.
Maréchal finirà per scoprirne 65, uno stimolo in più per conoscere e collezionare tutta l’opera pubblicitaria di Warhol.
Illustrazioni per riviste, manifesti, copertine di libri, cartoline postali, carte d’auguri, inviti, etichette di vini, vestiti, borse per la spesa, braccialetti: si scopre poco a poco una parte del lavoro di Warhol fino ad allora rimasto nell’ombra. Una scoperta che adesso possono fare i visitatori dell’esposizione lionese.
Andy Warhol Ephemera: pop art e mondo degli affari
Ci si imbatte in oggetti curiosi come la borsa per la spesa con il ritratto di Giuliana Benetton del 1986 realizzato in occasione dell’apertura di una boutique Benetton a New York.
L’artista è invitato al battesimo del negozio, per autografare le shopping bags con l’effige di Giuliana Benetton e il pubblico è sollecitato a farsi avanti per conoscere l’artista.
Un esempio eclatante della commistione fra pop art e mondo degli affari in cui Warhol sembra muoversi a proprio agio e che alcune personalità del mondo imprenditoriale sanno sfruttare al meglio.
Già nel 1983 l’azienda veneta aveva iniziato ad affidarsi ad Oliviero Toscani e alle sue foto provocatorie per le campagne pubblicitarie.
Andy Warhol Ephemera: shopping bags
Consumatore compulsivo, Warhol ha sempre avuto una predilezione per le shopping bags. In mostra se ne può ammirare un’altra, nella classica carta di colore bruno ancora molto usata attualmente. E’ la Rolling Stones Love You Live Party offerta nel 1977 al Trax Club di New York agli invitati alla serata del lancio del disco dei Rolling che porta questo nome.
La mostra temporanea può essere l’occasione per scoprire anche le collezioni permanenti del Musée de l’Imprimerie. Durante il Rinascimento, Lione fu una delle capitali dell’arte tipografica, a partire dalla pubblicazione del primo libro a caratteri mobili stampato nel 1473 da Guillaume Le Roy, il Compendium breve del vescovo Lothaire (futuro papa Innocenzo III).
Info:
Musée de l’Imprimerie, rue de la Poulaillerie; www.imprimerie.lyon.fr Aperto dal mercoledì alla domenica. Catalogo a cura di Paul Maréchal.
Come arrivare a Lione
In treno col TGV, ci sono tre collegamenti a/r giornalieri da Milano e Torino Porta Susa per Lione a partire da 39€ a tratta. Alcuni TGV si fermano alla stazione di Lyon Saint Exupéry (aeroporto), altri a Lyon Part Dieu (centro città). ll mezzo più veloce per raggiungere il centro di Lione dalla stazione di Lyon St Exupéry è il tram Rhônexpress che parte ogni 15 minuti.
Prenotazioni: su OUI.sncf; tramite l’APP OUI.sncf Nelle agenzie di viaggio convenzionate e Torino presso i centri servizi GTT (Torino Porta Susa e Porta Nuova).
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