Continua la galoppata di Matera verso il traguardo prestigioso del 2019. La città dei Sassi, patrimonio Unesco e Capitale europea della Cultura 2019 si è dotata di un nuovo attrattore turistico. Si tratta del Museo Diocesano, riaperto per volontà di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, attuale arcivescovo della Diocesi Matera-Irsina.
Il Museo Diocesano ha sede negli ambienti a pian terreno dell’ex Seminario, edificio costruito agli inizi del XX secolo, per volontà dell’arcivescovo Raffaele Rossi, tra l’Episcopio e la Cattedrale, sullo sperone della Civita, la parte più antica della città caratterizzata dall’imponente Duomo, che domina e separa le due valli del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso.
Aperto al pubblico una prima volta il 16 aprile 2011 da S. E. Mons. Salvatore Ligorio, ha mostrato un cospicuo numero di suppellettili sacri in argento, proveniente in massima parte dal tesoro della Cattedrale e dalla Chiesa di Santa Chiara di Matera databile tra l’XI ed il XIX secolo.
Museo Diocesano Matera: viaggio a ritroso nel tempo
Il nuovo allestimento del Museo Diocesano Matera, affidato alla responsabilità scientifica del vice direttore Marco Pelosi, non si limiterà esclusivamente agli argenti ma punterà all’esposizione di un complesso di opere di diversa tipologia e provenienza artistica disposte in un percorso che, partendo dal patrimonio ottocentesco e novecentesco di proprietà ecclesiastica condurrà, quasi in un viaggio a ritroso nel tempo, sino alle origini documentate di questa Chiesa diocesana.
Quadri, sculture, paramenti, oggetti sacri, parati, documenti e libri antichi a testimoniare il desiderio di voler ragionare in termini interdisciplinari e transdisciplinari.
Accanto alle discipline connesse intrinsecamente ai beni culturali si affiancheranno ed in alcuni casi si privilegeranno le interpretazioni teologiche, le esegesi liturgiche frutto di ricerche specifiche nel settore da parte di storici e archeologi della liturgia.
Museo Diocesano Matera: laboratori di restauro
Per ora il Museo sarà dedicato ad opere provenienti dalle Chiese antiche di Matera, tante e significative opere diffuse sul territorio diocesano.
A margine e a supporto di questo nuovo contenitore nasceranno progetti didattico/ educativi e divulgativi con attività specifiche e percorsi specializzati dedicati ad un utenza diversificata volti a conoscere ed a fruire dell’istituzione museale nella sua completezza.
Il progetto prevede l’attivazione di laboratori per la formazione di operatori per il recupero delle opere danneggiate: pittoriche, scultoree e le cosiddetti “arti minori”, attivando la collaborazione ed il partenariato con importanti Scuole, Enti ed Istituti culturali a vario titolo coinvolti nella tutela dei Beni Culturali e nella valorizzazione del patrimonio storico artistico ecclesiastico.
Il Museo si doterà progressivamente di ogni moderno servizio connesso all’accoglienza del visitatore, di un sito dedicato con biglietteria on-line, di un programma di visite guidate specializzate, di un bookshop e di un punto ristoro.