Se questa estate pensate di fare un viaggio o una vacanza in Puglia tra sole, mare, bellezze naturali, paesaggistiche, vi suggeriamo una sosta a Bari, in particolare a quanti amano arte e archeologia. Fino al 30 settembre prossimo, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, nella Chiesa di San Francesco della Scarpa, propone al pubblico “ Restauri in Mostra: Archeologia, Arte, Architetture ”. Vengono esposte alcune opere d’arte sottoposte ad attività di restauro eseguite nei laboratori della Soprintendenza o in laboratori esterni specializzati.
Restauri in mostra: opere e manufatti matericamente difformi
La mostra, che idealmente si ricollega ad una edizione precedente tenutasi nel 1981 presso il Castello Svevo di Bari, intende dare conto, attraverso un percorso per grandi aree tematiche, dell’attività di restauro con la selezione di manufatti e opere d’arte di ampio arco cronologico e matericamente difformi, rilevanti da un punto di vista archeologico e storico-artistico, interessati da un intervento di restauro o oggetto di attività di ordinaria manutenzione; lavori eseguiti attraverso il confronto e lo studio tra professionalità differenti, nel comune obiettivo di svolgere operazioni mai automatiche o ripetitive, ma sempre differenti in ragione della diversità della materia, dello stato di conservazione dell’opera, dei motivi di culto.
Restauri in mostra: ritrovamenti recenti
La sezione archeologica intende privilegiare una serie di contesti di cronologia varia, provenienti da ricerche e interventi di tutela della Soprintendenza nel barese, con reperti di particolare interesse e pregio. Dal sito di Botromagno di Gravina in Puglia, provengono i due vasi, parte di un ricchissimo corredo funerario, scoperto nel 1975, durante una campagna di scavi promossa dalla Soprintendenza archeologica della Puglia. In uno dei due è raffigurata la scena teatrale di Elettra che piange sulla tomba di Agamennone suo padre, assassinato dalla madre Clitemnestra, mentre le si avvicina un passeggero, che si rivelerà essere suo fratello Oreste. Nella Città vecchia, nei pressi della Basilica di S. Nicola, è stato rinvenuto un pregiato bicchiere in vetro da un ambiente di età romana. I reperti selezionati documentano soprattutto tecniche e operazioni di restauro e conservazione diversificate su materiali altrettanto diversi come ceramica, metalli, vetri. La sezione storico-artistica presenta dipinti su tela, manufatti lignei e lapidei, dipinti su tavola, manufatti tessili e preziosi in argento, tra i quali una minuscola e preziosa stauroteca di manifattura bizantina, esposta nel Museo Diocesano di Monopoli ed uno splendido altarolo in avorio ed ebano già restaurato a cura del Laboratorio di Restauro dell’ISCR, custodito nel Museo Diocesano di Trani.
Restauri in mostra: dipinti su tela e manufatti lignei
Si possono ammirare anche “San Sebastiano legato alla colonna”, olio su tela 200×131 cm di Ludovico Carracci (Bologna,1555-Bologna,1619), donato da Nicola Tarantino alla Fondazione Santomasi di Gravina, Roma, 1953; una “Resurrezione” del pittore lucano Antonio Stabile, nato a Potenza, presumibilmente intorno al 1540, di proprietà del Capitolo Cattedrale di Gravina, sono due delle opere, concesse in prestito, e che saranno esposte, all’interno di questo spazio espositivo.
Sono esposti inoltre manufatti lignei in corso di restauro e opere per le quali siano stati eseguiti interventi esclusivamente conservativi o manutentivi. Particolarmente interessante il calco in gesso della porta bronzea della Cattedrale di Trani, eseguito nel 1999, sulla base del quale è stato realizzato la copia in bronzo della porta ricollocata a Trani. Un video illustra infine una selezione dei numerosi restauri architettonici, eseguiti direttamente sia nelle attività di progettazione che di direzione lavori dalla Soprintendenza.
La mostra è visitabile nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 19,45 ultimo ingresso 19,15; aperture straordinarie sabato e domenica, ad eccezione del mese di agosto, dalle 18.00 alle 22,00 ultimo ingresso alle 21,30.
Info: www.sabap-ba.beniculturali.it