Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Territorio e sapori. Vini e formaggi lombardi della Valcamonica

Valcamonica Azienda-agricola-Scraleca

Vini, formaggi e salumi della Valcamonica entrano nel club esclusivo dei prodotti di qualità. Gli undici produttori di vino del Consorzio Valcamonica Igt si sono ritrovati a Montecampione per fare il punto su lavoro, territorialità, originalità, biodiversità

Valcamonica formaggi-a-stagionare

La Valcamonica ha da tempo acquisito il diritto di entrare nel gotha dei produttori di vino di qualità. E insieme con il vino, entrano di diritto nel club esclusivo anche altre varietà gastronomiche come formaggi e salumi tipici di qualità.
A produrli sono persone illuminate del territorio che ne hanno capito le potenzialità. Un esempio è venuto da un incontro promosso dall’infaticabile Renato Rovetta, un sommellier-giornalista che con un lavoro di maieutica tira fuori il meglio dal territorio preso in esame. Così ha fatto, per l’appunto, in Valcamonica, quando ha messo insieme Consorzio dei vini, produttori di formaggi e salumi e personalità di rilievo della valle. L’incontro si è tenuto di recente a Montecampione, ospitati del rifugio il Bait.

Consorzio vini Valcamonica

Valcamonica Vigna

A presentare i vini dei Vallecamonica, una donna, Silvia Toretti, presidente del Consorzio Valcamonica Igt che rappresenta undici tra cantine e aziende agricole. “Dal 2004, ottenuto il riconoscimento – dice la presidente – non si è mai smesso di lavorare e studiare per presentare un prodotto sempre di alta qualità. Dal consorzio escono circa 80mila bottiglie l’anno di bianchi con grandi sentori di minerali derivanti prevalentemente dai vitigni incrocio Manzoni e Muller. I rossi vengono ottenuti prevalentemente in purezza da uve Marzemino e Merlot” (www.consorziovinivallecamonica.it).

La viticoltura della media e bassa Valcamonica

Valcamonica Vino-Rocche-dei-Vignali

Il successo non si è fatto attendere. Cresce di anno in anno. Un’operazione doppiamente meritoria, dice Silvia Toretti “perché si è andati via via riscoprendo la viticoltura nella media e bassa Valcamonica, mettendo ai primi posti i valori autentici della lavorazione vitivinicola, e cioè: lavoro, territorialità, originalità, biodiversità, insieme col recupero dei tradizionali vigneti di montagna”.
Il Consorzio tutela la produzione ed esercita la sua “giurisdizione” principalmente su tre aree per un totale di circa 140 ettari. La produzione, purtroppo, viene principalmente distribuita e consumata in Valle, comunque una piccola parte della produzione viaggia anche verso altri mercati, a Milano, per esempio, qualcosa arriva.
Una raccomandazione: se lo trovate, non trascurate di provare il Camunnorum di Rocche dei vignali.

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Il formaggio Silter Dop
Valcamonica Consorzio formaggi
Silter Dop

L’altro protagonista della serata è stato il formaggio Silter Dop (www.formaggiosilter.it) tutelato da un consorzio composto da 24 produttori e 5 affinatori. Il banco-vetrina, come quello del vino, è stato assai generoso di assaggi.
Lo stesso è avvenuto per i salumi della Valle Camonica della premiata ditta salumificio Ottelli. Insomma, una serata che è poi finita in gloria con la cena-menu degustazione del Bait.

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