Il turismo motociclistico sviluppa un fatturato miliardario e risulta in crescita. Qualche dato ci è stato fornito dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Il settore è in grado di generare circa 12 milioni di presenze. Circa due miliardi di euro il fatturato di cui 1,4 miliardi portato dagli stranieri. Gli appassionati di mototurismo in Italia sono 1,5 milioni, con un’età media di 48 anni. Va inoltre segnalato che il parco circolante in Italia conta 7 milioni di due ruote immatricolate in Italia. Almeno 5 milioni di queste hanno la possibilità di essere utilizzate per il turismo.
Del grande interesse verso il turismo si sono accorte le case motociclistiche che da diversi anni, propongono moto con vocazione turistica e naked (le moto prive di carenatura). In testa alle classifiche di vendita c’è sempre la BMW GS, nelle varie versioni e cilindrate, tallonata dalla Honda Africa Twin, dalle Suzuki V-Strom, fino alle proposte enduro di Benelli e Moto Guzzi.
Mototurismo, un fenomeno che arriva da lontano
Viaggiare in moto per vacanza non è una novità nella storia italiana. Tra gli anni 50 e 60 furono proprio le motociclette ad essere protagoniste delle prime forme di turismo quasi sempre con uscite “fuori porta”, anche se già con quelle moto di piccola cilindrata c’era chi si lanciava in raid sulle strade del mondo. Ci si concedeva piccole escursioni, gite fuori porta o al mare, su moto e scooter in maniera pericolosamente allegra in due, tre e anche più.
Poi l’avvento dell’immaginario americano, con le grosse Harley cui è seguita una produzione di moto ed abbigliamento di chiara ispirazione yankee, fino all’avvento della Parigi-Dakar che ha dato l’avvio alla moda delle enduro stradali, comode, con grande possibilità di trasporto bagaglio e con la possibilità di affrontare anche sterrati (manico permettendo).
Tour operator per motociclisti, tante agenzie molte proposte
Un tempo il mototurismo era prevalentemente individuale. Da qualche decennio la tendenza è cambiata. Sempre più spesso ci si affida ad agenzie specializzate che possano garantire maggiore sicurezza, soluzioni ai problemi e sbrigare gli aspetti burocratici del viaggio soprattutto per le mete estere. Quali sono le mete estere più gettonate? “Quella che raccoglie la maggior quota di viaggi in moto sono gli Stati Uniti, seguita dai Paesi del Nord Africa (Tunisia e Marocco su tutti), Sud America, Nuova Zelanda, Irlanda e Medio Oriente”, come riportato dall’indagine pubblicata dal Sole 24 Ore.
La distribuzione geografica italiana dei mototuristi vede una massiccia presenza al centro nord e nelle grandi città del centro sud, come Roma, Napoli e Palermo. Proprio in Sicilia si trova Motoexplora, un importante tour operator specializzato nei viaggi in moto. Dal 2006, il titolare Peppe Pagano, propone viaggi in Italia e all’estero, individuali e di gruppo. Motoexplora ha iniziato promuovendo la Sicilia, con una serie di tour, capaci di portare i mototuristi a conoscere gli angoli più belli dell’isola.
Lo staff dell’agenzia è formato da 16 persone di cui 4 donne. Tutti motociclisti praticanti. Dopo aver risolto le svariate pratiche burocratiche, dai biglietti aerei e navali, fino ai carnet de passage (il permesso a portare un mezzo all’estero), sono pronti a inforcare una due ruote per accompagnare il vari gruppi. Punto forte dell’agenzia è la ricerca emozionale dei tour, con momenti conviviali di grande condivisione. Una bella dimostrazione di come l’imprenditoria meridionale sia capace di creare opportunità di lavoro in un particolare segmento del turismo. Quello in moto è un turismo che può concorrere a rilanciare il meridione, grazie al clima che consente una fruizione per almeno 10 mesi l’anno.
2 commenti su “Il Mototurismo vive una stagione positiva”