I Parchi rappresentano un modo naturale per salvaguardare un territorio e ciò che contiene nelle diverse forme di vita. Dai paesaggi agli habitat, dalla biodiversità alla tutela delle stesse comunità che rientrano nelle aree protette. L’Italia conta 24 Parchi Nazionali con una superficie di oltre 1 milione e mezzo di ettari, pari al 5% di tutto il territorio italiano.
L’Italia è al quarto posto in Europa per numero di parchi dopo Norvegia (36 parchi), Finlandia (35 parchi) e Svezia (28 parchi). Quali sono le caratteristiche di un Parco Naturale? Gli elementi che lo classificano sono principalmente tre. Un’area terrestre, fluviale, lacustre o marina con almeno un ecosistema naturale intatto. Possedere formazioni fisiche, geologiche e biologiche di riconosciuto valore scientifico.
Viaggio nel Parco Nazionale dell’Aspromonte
Su una superficie di oltre 64.500 ettari, nel 1994 è stato costituito il parco d’Aspromonte. Situato all’interno della provincia di Reggio Calabria, fra Mar Ionio e Tirreno. Il parco prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte. Un nome che significa candido, bianco e risale alle popolazioni greche della costa ionica che ammiravano le candide formazioni montuose del massiccio.
Salendo sulla sua cima più alta, Montalto, che sfiora i 2000 metri, si gode un meraviglioso panorama della Calabria e della costa siciliana. Nell’area del parco rientrano i territori e le popolazioni di 37 comuni.
Lo spettacolo di una natura selvaggia
Nel lembo finale della catena appenninica l’Aspromonte è un trionfo di vette e altipiani incontaminati. Qui la natura è la vera padrona. Boschi per circa 40 mila ettari sono un importante polmone verde.
Le favorevoli condizioni climatiche generano una grande varietà di specie vegetali con un’ampia biodiversità. Si incontrano oleandri e tamerici. L’abbondante presenza di corsi d’acqua fanno crescere il salicone e l’ontano nero.
Si può fare trekking in meravigliose foreste di faggio, o tra lo spettacolo sublime di pinete immense di pino laricio, l’albero emblema dell’Aspromonte. Una caratteristica dell’Aspromonte è rappresentata dall’esistenza delle fiumare, corsi d’acqua senza una vera e propria sorgente, ma nutrite da innumerevoli ruscelli. Alle quote più basse, è possibile farsi colpire dal profumo del bergamotto, agrume particolarmente raro e profumato, che attecchisce solo in alcuni punti della Calabria. Una vera rarità per queste montagne è la felce tropicale Woodwardia radicans.
Curiosità del territorio aspromontano
Percorrendo i sentieri è possibile attraversare tutto l’Aspromonte ed estendere lo sguardo alle varie bellezze naturali. Si possono ammirare le cascate gli stretti valloni, i monumenti storici e i piccoli borghi, fino ai numerosi agglomerati rocciosi. Sopra il centro abitato del comune di San Luca, per esempio, si ammirano monoliti che emergono da fitti lecceti. E’ la vallata delle Grandi Pietre: Pietra Cappa, Pietra Castello, Pietra Lunga.
Vicino Natile, la frazione a 6 chilometri dal comune di Careri di cui fa parte, per via di insediamenti rupestri, il paesaggio ci fa venire in mente la Cappadocia. Nella zona nord-ovest dell’Aspromonte meritano una visita i piani di Zervò e quelli dello Zomaro. Dai Piani di Zervò (circa 1100 m s.l.m.) attraverso rigogliose foreste di faggio, pino e abete si vede la costa tirrenica e quella ionica. Il parco è ricco di meravigliosi sentieri naturalistici, alcuni dei quali adatti a percorsi in bicicletta o a cavallo. Per ogni un’escursione è indispensabile affidarsi alle guide specializzate o alle organizzazioni del territorio.
Le specie faunistiche del Parco
La ricchezza degli ambienti naturali favorisce lo sviluppo di numerose specie di animali. Nell’Aspromonte hanno trovato l’habitat ideale il lupo, il gatto selvatico, il ghiro, il cinghiale e lo scoiattolo meridionale. Non è difficile ammirare anche volpi, lepri, tassi, ricci, faine e martore.
Dal 2011 è stato reintrodotto nel parco il capriolo, una specie assente da circa un secolo nei territori aspromontiani. Tra le creature più affascinanti in cui ci si può imbattere segnaliamo il falco pellegrino, il gufo reale, l’astore e la rara aquila reale.
Tradizioni e usanze calabresi
Nel nostro viaggio in Aspromonte non possiamo trascurare le tradizioni e le usanze di questa terra che ricreano atmosfere di altri tempi. La lavorazione del legno rappresenta una delle attività artigianali più interessanti. Bravi artigiani creano manufatti che spaziano da oggetti di uso agricolo e pastorale, a strumenti musicali come tamburelli e zampogne, fino alle pipe in erica arborea calabrese, il legno in assoluto più pregiato. Nella zona di Samo, invece, si trovano le magnifiche stoffe in stile bizantino (chiamate pezzare) e coperte di ginestra.
A Gerace, invece, oltre ai pizzi e ai merletti realizzati all’uncinetto o al tombolo, si scoprono autentici capolavori in ceramica tra cui anfore romane e greche, annaffiatoi e pigne per giardino. Tutto questo è una dimostrazione di come la gente d’Aspromonte crede nelle proprie origini ed è consapevole delle propria ricchezza. Una ricchezza fatta di lingua, sapere, profumi, musica, danze. Un patrimonio inesauribile che coniuga natura, cultura e uomini di oggi.
Info: www.parcoaspromonte.gov.it