Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Grandi mostre. A Milano la collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso

Thannhauser

Il Palazzo Reale di Milano e le grandi collezioni. Dal prossimo 17 ottobre al 9 febbraio 2020 presenta 50 opere di artisti legati al mondo dell’impressionismo, post-impressionismo e delle avanguardie dei primi anni del Novecento da Van Gogh a Picasso

Thannhauser Van Gogh Montagna
Vincent van Gogh, Montagne a Saint-Rémy (Montagnes à Saint-Rémy), Saint Rémy de Provence, luglio 1889. © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York

Per visitare le opere di grandi collezioni, frutto dell’intenso lavoro di galleristi e collezionisti appassionati, non serve andare oltre i confini nazionali. Sarà sufficiente fare tappa a Milano e fermarsi a Palazzo Reale per ammirare la mostra intitolata “Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso”, aperta al pubblico dal prossimo 17 ottobre 2019 al 1 marzo 2020. La conferenza stampa, tenutasi a Palazzo Reale il 9 luglio scorso, ha messo in luce l’importanza dell’esposizione. Una mostra che porta i nomi due celebri mecenati e filantropi del secolo scorso. All’incontro stampa erano presenti il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, Domenico Piraina Direttore di Palazzo Reale, Massimo Vitta Zelman Presidente di MondoMostre Skira e la Direttrice della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, Karole Vail, nipote della notissima ereditiera americana Peggy.

La mostra porta alla ribalta circa 50 opere di artisti legati al mondo dell’impressionismo, post-impressionismo e delle avanguardie dei primi anni del Novecento. Tra queste spiccano nomi eccellenti come Cézanne, Renoir, Guaguin, Eduard Manet, Claude Monet, Van Gogh, Degas. E ancora Pablo Picasso, Henri Rousseau, Seurat, Delaunay, Derai, Gris, Kandisky, Franz Marc, Henri Matisse, George Braque.

Thannhauser da Bilbao a Milano

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Paul Gauguin, Haere Mai, 1891. © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York

La collezione Thannhauser giungerà a Milano dopo essere stata esposta presso il Museo Guggenheim di Bilbao (Spagna). E successivamente all’Hotel de Caumont di Aix-en-Provence (Francia) dove rimarrà aperta al pubblico fino al 29 settembre 2019. Milano rappresenterà l’ultima tappa europea prima di fare ritorno nella sede abituale di New York, ovvero al Museo Solomon R. Guggenheim.

L’esposizione è promossa e prodotta dal Comune di Milano, Palazzo Reale con la collaborazione di MondoMostre Skira e di Megan Fontanella, curatrice d’arte moderna al Guggenheim Museum di New York. Molti i capolavori che faranno la gioia di cultori e appassionati d’arte, opere mai viste prima d’ora in Italia.

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Grandi opere di grandi artisti 

Thannhauser Henry Rousseau
Henri Rousseau, I giocatori di football (Les joueurs de football), 1908. © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York

Di Paul Cezanne saranno esposte sei opere tra cui quattro provenienti dalla collezione Thannhauser: “Fiasco, bicchiere e vasellame” del 1877, “Piatto di pesche” del 1880; “Dintorni del Jas de Bouffan” del 1887 ,”Bibemus” e “Uomo con le braccia incrociate”, dipinto che fece scalpore per il prezzo pagato all’epoca di ben 97.000 dollari.
Ad onorare Pierre-Auguste Renoir due celebri dipinti: “Donna con pappagallino” del 1871 e “Natura morta: fiori; di Georges Braque quattro dipinti tra cui “Paesaggio vicino ad Anversa”, e tre nature morte. Non mancheranno tre splendide sculture in bronzo di Edgar Degas realizzate tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento. Si tratta di: “Danza spagnola”, “Donna seduta che si asciuga il lato sinistro”, “Ballerina che avanza con le braccia alzate”.

Del celebre quanto sfortunato Van Gogh si vedranno tre opere : “Le viaduc”, restaurato nel 2018, “Paesaggio innevato” del 1888 e “Montagne a Saint-Rémy” del 1889.
Edouard Manet sarà omaggiato col dipinto “Davanti allo specchio”, mentre per Claude Monet si potrà ammirare uno scorcio di Venezia col celebre “Palazzo Ducale visto da San Giorgio Maggiore”.

In mostra tredici capolavoro di Picasso

Degas-Danza-spagnola
Edgar Degas, Danza spagnola (Danse espagnole), c. 1896–1911 (calco c. 1919–26). © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York

Il numero maggiore di opere esposte sarà quello dedicato al genio del cubismo Pablo Picasso, grande amico di Justin Thannhauser. Ben tredici i capolavori di Picasso compresi in un arco di tempo che va dal 1900 al 1965. Tra questi l’opera che riporta una dedica affettuosa dell’artista rivolta al suo amico collezionista: “L’aragosta e il gatto” del 1965 come regalo di nozze. Impossibile citare tutte le 50 opere esposte in una collezione veramente unica, per la storia dei suoi proprietari diventati nel tempo donatori di opere illustri presso la Solomon R. Guggenheim Foundation con sede a New York.

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Nomi altolocati che hanno dominato il mondo degli affari e del jet-set del secolo scorso soprattutto per lo stile di vita “sopra le righe” di Peggy Guggenheim, la ricca ereditiera americana amante dell’arte fino a fondare nel suo palazzo che si affaccia sul Canal Grande a Venezia un suo personale Museo d’arte contemporanea.

I musei Solomon e Peggy Guggenheim e le donazioni Thannhauser

Vasily Kandinsky Montagna blu
Vasily Kandinsky, Montagna blu (Der blaue Berg), 1908–09. © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York

Chi sono i Thannhauser e cosa c’entrano con i Guggenheim è presto detto. I Guggenheim nella persona di zio e nipote, fondarono l’omonima Fondazione nel 1937 con sede a New York cercando di riunire in un museo molte delle loro opere acquistate in anni di ricerche, animati dalla passione per il mecenatismo e collezionismo. Riuscirono ad anticipare i tempi moderni nello scovare nuovi talenti, organizzare vernissages e sponsorizzare artisti quali Pollock, Arshile Gorky, Mark Rothko, Edmondo Bacci e Tancredi Parmeggiani.

Solomon Guggenheim e Peggy, rispettivamente zio e nipote, fonderanno tre musei nel mondo: a New York, a Bilbao e a Venezia dove le collezioni personali si arricchiranno dalle donazioni dei Thannhauser. Questi ultimi ebbero fortuna in Europa come galleristi, collezionisti di opere d’arte ma furono anche amici e promotori di artisti innovativi tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo.

Heinrich e Justin Thannhauser

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Édouard Manet (1832-1883), Davanti allo specchio, 1876. (Devant la glace). © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York

Il padre Heinrich Thannhauser e il figlio Justin, riuscirono a sconvolgere il panorama artistico occidentale presentando capolavori dell’arte post-impressionista e dell’avanguardia allestendo mostre a Monaco, Berlino, Lucerna, Parigi e New York dove si rifugiarono per sfuggire al regime nazista della Germania.

Il motivo per cui il Museo S. Guggenheim di New York potrà contare, nel 1963 di un numero maggiore di opere è racchiuso nella parole di Justin Thannhauser pronunciate in seguito alla perdita dei figli e della prima moglie Kate :«Dopo aver vissuto per cinquecento anni in Germania, la mia famiglia è ora estinta. Per questo desidero donare la mia collezione. L’opera di tutta la mia vita trova infine il suo significato”».

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Informazioni:
www.palazzorealemilano.it
www.mostraguggenheimmilano.it

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