Da tempo i flussi turistici hanno scoperto che in Toscana non ci sono solo Firenze e Pisa. E quindi hanno allargato i propri orizzonti rivolgendo l’attenzione anche ai centri più piccoli.
Lucca, per esempio, è divenuta una meta del turismo d’élite. Quest’ultimo, attratto dalle bellezze architettoniche e storiche conservate in questa elegante cittadina.
Lucca e le antiche Mura
Le stradine un tempo silenziose sono oggi avvolte da un sommesso vociare di abitanti e visitatori. I primi, affaccendati nelle incombenze giornaliere, gli altri, in cerca degli importanti monumenti di cui è ricco il centro storico protetto dalle antiche mura.
E sono proprio loro ad essere un primo punto di riferimento per cogliere il saper vivere di questa città.
Le Mura di Lucca sono una palestra a cielo aperto. Una originale ciclovia-pedonale dove sarà difficile trovare un lucchese intento a rilassarsi. Sulle Mura si fa footing, si va in bici, si passeggia da soli o in compagnia, circondati da una coltre verde punteggiata da campanili e torri medievali che si elevano al di sopra dei tetti.
La città delle Torri e delle 100 chiese
Con funzione difensiva, ma anche testimonianza della ricchezza dei proprietari, centinaia di torri, oggi ridotte ormai a poche unità, emergevano un tempo dal profilo cittadino. E’ possibile raggiungere la sommità della Torre Guinigi, caratterizzata da lecci secolari che ne ornano la cima. E anche della Torre delle Ore, recentemente tornata a segnare il trascorrere del tempo, per poter avere una grandiosa panoramica sui tetti lucchesi.
Anche i campanili assolvono la loro funzione segnalando la presenza di importanti chiese. Il maestoso Duomo dedicato a San Martino, raffigurato sul portale nell’atto di donare metà del suo mantello al povero. Il luminoso interno accoglie preziose opere tra cui la tela dell’Ultima Cena del Tintoretto, il rinascimentale monumento funebre di Ilaria del Carretto – giovane moglie di Paolo Guinigi signore di Lucca, realizzato da Jacopo della Quercia – e il Volto Santo, antico crocifisso ligneo.
Non possono mancare all’appello altri due importanti e imponenti edifici religiosi come la chiesa di San Michele in Foro, affacciata sull’omonima piazza, e la Basilica di San Frediano punto di partenza della Luminaria di Santa Croce. Una millenaria processione religiosa in onore del Volto Santo, protettore della città, che si svolge ogni 13 settembre.
Le Ville lucchesi e l’Anfiteatro
L’affollatissimo e splendido salotto lucchese è contornato dalla lussureggiante vegetazione delle sue Ville. Se ne contano circa 400 tutte disposte extra moenia. Tra queste, Villa Reale di Marlia, un grande parco di 16 ettari continuamente abbellito con giochi d’acqua, rarità botaniche, giardini a tema e sculture. Tale importante dimora storica è stata residenza di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e Principessa di Lucca, che fece esibire Nicolò Paganini nel Teatro della Verzura.
A Lucca non potevano mancare tracce della sua storia più antica; infatti nella centralissima via Fillungo troviamo il più eclatante reperto storico di epoca romana: l’Anfiteatro. Ormai solo la sua forma ovale ricorda l’originaria funzione poiché in età medievale furono costruite piccole abitazioni nell’arena e lungo l’intera cavea.
Agli inizi del 1800 però la parte centrale venne liberata dai manufatti, divenendo una arena gastronomica per il gran numero di ristoranti che oggi contornano l’emiciclo.
I segreti della Lucca sotterranea
Anche il sottosuolo cittadino, però, ha i suoi segreti da rivelare. Fu così che, nelle immediate vicinanze dell’Anfiteatro, durante lavori di ristrutturazione di un palazzo vennero alla luce tracce di una Domus romana del 1° secolo a.C., nota come la Casa del Fanciullo sul Delfino. Chiamata così a causa di quanto raffigurato nell’altorilievo qui ritrovato.
Una grande scoperta che dette un importante contributo alla storia cittadina, come affermò la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana.
Nel museo privato è possibile osservare alcune strutture murarie dell’impianto originario. Le sovrapposizioni intervenute nei secoli, le ampie volte in mattoni di epoca medievale, una collezione di monete romane coniate all’epoca dell’imperatore Tito. E, intanto, ascoltare le appassionate spiegazioni di Giuseppe Bulleri e dell’architetto Simona Velardi, curatori del sito.
Il mondo Pucciniano
Nell’universo culturale lucchese il concittadino più famoso è senz’altro Giacomo Puccini. La statua che lo immortala seduto su una poltrona con l’immancabile sigaretta tra le dita è in Corte San Lorenzo dove, nel 1858, venne alla luce il futuro, grande maestro. Il civico 9, al secondo piano di una dimora storica privata, è la sua casa natale trasformata in museo; in esso sono raccolti molti cimeli legati alla vita del compositore.
Tra questi mobili originali, il pianoforte Steinway & Sons su cui compose Turandot, spartiti con sue annotazioni e, soprattutto, abiti di scena come quelli utilizzati nel 2014 per la Bohème e nel 2016 per Tosca.
Per trovare le origini della sua famiglia bisogna spostarsi pochi chilometri a nord di Lucca, nella frazione di Celle del comune di Pescaglia. Un toponimo modificato in Celle di Puccini in onore del maestro poiché qui è la casa natale dei suoi avi, un luogo dove il piccolo Giacomo trascorse molte primavere.
Quest’antica dimora è divenuta anch’essa museo dove, nelle sette sale disposte su due piani, sono esposti manoscritti autografi, ritratti dei genitori e familiari, un pianoforte sul quale compose parte della Butterfly e il letto matrimoniale, portato qui da Lucca, dove nacque Giacomo.
Il lago in cui risuona l’opera
Ma è a Torre del Lago, nella villa fatta costruire presso le rive del lago Massaciuccoli, che Giacomo Puccini preferiva rifugiarsi per trovare ispirazione per le sue opere.
Una natura rigogliosa, la dolcezza e tranquillità dei luoghi, un substrato culturale di grande spessore, tracce di una storia millenaria erano (e sono) tutti elementi che influenzano l’animo sensibile di ogni artista di successo. Come tale, oltre la caccia, le auto di lusso e i motoscafi, amava anche le donne che, come per qualunque altro pittore, scultore, scrittore, poeta, musicista, sono state muse ispiratrici della sua arte e delle sue opere.
Non a caso una buona parte delle sue composizioni porta nel titolo nomi di donne come Turandot, Mimì della Bohème, Manon Lescaut, Tosca, Madame Butterfly, struggenti storie che fecero di lui uno dei principali esponenti del melodramma.
In questa casa, che ha conservato l’aspetto originale, sono custoditi i suoi fucili da caccia e i suoi trofei mentre, tra le stanze arredate con mobili dell’epoca, possiamo immaginare il Maestro seduto al pianoforte a comporre le sue melodie immortali.
Il Festival di Puccini è giunto alla 65a edizione
A Torre del Lago, inoltre, si svolge il più importante festival lirico italiano, il Festival Puccini giunto quest’anno alla 65a edizione. Dal 12 luglio al 24 agosto migliaia di spettatori hanno assistito alla rappresentazione di alcune tra le più belle opere pucciniane messe in scena nel teatro all’aperto: 3.400 posti in riva al lago Massaciuccoli.
Negli stessi giorni in alcune importanti location di Lucca, come Villa Reale e Palazzo Pfanner, i musicisti del gruppo Virtuoso & Belcanto hanno eseguito brani di musica da camera dedicati all’altro illustre concittadino, Luigi Boccherini.
GALLERIA FOTOGRAFICA: LUCCA E PUCCINI
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