Guggenheim. La collezione Thannhauser da Van Gogh a Picasso è il titolo della mostra aperta a Milano, a palazzo Reale, sino al 1° marzo 2020. Cinquanta prestiti eccezionali, provenienti dal museo Guggenheim di New York. Le opere giungono a Milano, come ultima tappa di una rassegna itinerante che è già stata a Bilbao, in Spagna, e a Aix en Provence, in Francia. La maggior parte delle opere fa parte della collezione Thannhauser. Una delle più importanti raccolte di lavori delle avanguardie europee tra fine Ottocento e Novecento, donata al Guggenheim dalla famiglia Thannhauser nel 1963.
L’esposizione a palazzo Reale è un percorso non lungo, ma concentrato di sole opere importanti. Attraversa un arco temporale che copre impressionismo, post impressionismo, fauve, cubismo. Gli autori sono tutti di calibro: Claude Monet, Paul Cézanne, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Vincent Van Gogh e ancora Robert Delaunay, Henri Rousseau, Georges Seurat, Vasily Kandisnky, Paul Klee, Franz Marc, Henri Matisse. Solo di Picasso, grande amico di Justin Thannhauser, si contano tredici opere.
Guggenheim. La collezione Thannhauser
La collezione Thannhauser nasceva, ai primi del Novecento, dall’attività di Heinrich Thannhauser a Monaco di Baviera. Già all’esordio della prima galleria d’arte, l’intento era chiaro: “la galleria sarà guidata dal principio di progresso nell’arte”, dichiarava il collezionista. “La Moderne Galerie attirerà nella sua sfera d’interesse tutti i fenomeni nuovi, potenti, originali e moderni”. L’attenzione alla ricerca artistica non tradizionale portò Heinrich prima e, dopo, il figlio Justin a costituire una delle più significative collezioni delle avanguardie europee.
La storia dei Thannhauser finirà con l’intrecciarsi con le pagine buie del Novecento europeo: ebrei tedeschi, negli anni del nazismo Justin e la famiglia si rifugiarono a Parigi e infine a New York. Molte opere della loro collezione in Germania andarono disperse; quello che riuscirono a portarsi via si trovava in una casa nella grande Mela che, spesso veniva frequentata da artisti e intellettuali, tra cui Solomon Guggenheim. Tre anni dopo l’apertura del museo Guggenheim a New York, Justin Thannhauser donava la sua raccolta. “La mia famiglia ha vissuto in Germania per cinquecento anni e ora si è estinta: di qui la decisione di donare la collezione”, aveva detto. “Spero venga apprezzato: è tutta la mia vita”.
La mostra a palazzo Reale
La collezione Thannhauser da Van Gogh a Picasso presenta molti capolavori che sono parte importante della storia della pittura tra Ottocento e Novecento. Per chi già conosce l’arte di quel periodo, visitarla sarà un po’ come un ripasso, mentre per chi è nuovo della materia, sarà l’occasione giusta per conoscerla. Da ricordare: alcune sculture di Edgar Degas, studio plastico sulla danza; la tela “Davanti allo specchio” di Eduard Manet, la “Donna con vestito a righe”, dello stesso autore, oggi restaurato. Di Van Gogh sono presenti tre opere, tra le quali “Montagne a Saint Remy”, opera che bene mostra il passaggio dell’artista verso una nuova pittura.
Chi conosce in prevalenza il Picasso cubista guarderà con attenzione alle opere che, in mostra, segnalano le altre fasi della sua ricerca: tra le altre “Le Moulin de la Galette”, “Il Picador”, “Fernande con una mantiglia nera”. C’è un paesaggio veneziano, “Palazzo Ducale visto da San Giorgio Maggiore” di Claude Monet, mentre il percorso verso l’astrattismo viene evocato da “Montagna blu” di Vasili Kandinsky e “Aiuola” di Paul Klee.
La mostra prevede progetti didattici per le scuole, dall’infanzia all’adolescenza. È promossa da Comune di Milano, palazzo Reale, MondoMostre Skira ed è curata da Megan Fontanella, curatrice di arte moderna del museo Solomon Guggenheim di New York.
www.mostraguggenheimmilano.it