Passaporto sanitario digitale
Per riprendere fiato e sentirsi liberi, una vacanza nella natura è sicuramente rigenerante dopo mesi di lockdown. Una idea da prendere in considerazione sono le Isole Canarie. Da luglio ci sarà un primo volo sperimentale per una vacanza in sicurezza. Le Isole Canarie (hanno registrato il più basso tasso di casi Covid-19) sono state scelte dall’OMT, Organizzazione mondiale del Turismo, per sperimentare il Passaporto Sanitario Digitale.
Si tratta di un’applicazione mobile sviluppata dall’azienda canaria Hi + Card per monitorare lo stato di salute dei passeggeri e accertarne la negatività al Covid-19, caricando le loro informazioni mediche sul rispettivo profilo digitale.
Un modo per ridisegnare i protocolli e le modalità di viaggio condividendo i risultati delle sperimentazioni e far ripartire il turismo nel mondo. Una sorta di laboratorio mondiale del turismo, ha spiegato il ministro del Turismo, dell’Industria e del Commercio del Governo delle Isole Canarie, Yaiza Castilla.
Garajonay: lo spettacolo meraviglioso della natura
Data questa notizia che rassicura chi si mette in viaggio alle Canarie, non vi vogliamo portare su una della isole dell’arcipelago ad ammirare le spiagge e la bellezza degli scenari, ma in un viaggio naturalistico. Lo facciamo in compagnia di biologi e geologi nel Parco Nazionale di Garajonay, nel cuore della Gomera, nel comune di Hermigua. Garajonay è una delle riserve naturali più importanti al mondo.
Pur non essendo dei naturalisti ma solo degli appassionati della natura. ci colpisce subito la frase del professor Marcelino del Arco, dell’Università di La Laguna: “Questa foresta è un organismo vivente da cui dipende ogni cosa. Un tesoro di oltre due milioni di anni”.
Camminando in questo paradiso dichiarato Patrimonio dell’Umanità, si scoprono una varietà enorme di piante di lauro. Le laurisilve sono spettacolari foreste tropicali che si formano negli ambienti caldi e umidi, con alberi giganti che raggiungono anche i 40 metri di altezza, piante rampicanti e liane.
Alzando lo sguardo lungo il fusto di queste piante ci sentiamo minuscoli esseri viventi. Per un attimo mi torna alla mente il film di Tarzan, visti da bambino, che con le liane volava da un albero a un altro attraversando la foresta.
Bosco di Garajonay un tuffo nell’Era Terziaria
Il bosco di Garajonay è una vera rarità. Ci permette di compiere un tuffo nel passato e ricongiungerci all’Era Terziaria. Il clima della foresta è lo stesso che ricopriva l’intero bacino del Mediterraneo e il Nord Africa 20 milioni di anni fa.
Alla nostra meraviglia ci viene in soccorso il prof. Del Arco che ci fa notare lo stato di conservazione. “La foresta è ricca di piante di lauro. Comprende piante di famiglie diverse, tutte simili all’alloro. Si trovano anche dei tigli, arbusti che preferiscono ambienti umidi e nebbiosi. In tutto a Garajonay ci sono 484 specie differenti”.
Sull’isola esistono anche specie di piante autoctone ed endemiche, molto rare. Si aggiungono poi varietà di licheni, funghi e muschi; specialmente dove si è conservata una fauna con numerosi anfibi, rettili e uccelli.
I polmoni del pianeta Terra
La foresta di La Gomera si è formata prima della comparsa dell’uomo; con i semi portati dagli uccelli durante le loro migrazioni, ha spiegato Pedro Oromì, professore di geologia. “Le foreste non sono solo i polmoni del pianeta Terra, ne formano la storia.
Se doveste decidere di andare. La professoressa Juana María González del Dipartimento di Biologia dell’Università di La Laguna, suggerisce che “per un’escursione indimenticabile attraverso Garajonay è necessario portarsi dietro una lente di ingrandimento e fermarsi a osservare tutti quegli organismi che vivono grazie alle lauracee”.
L’eccezionalità di questa foresta sta nell’aver scoperto specie primitive uniche “che hanno cambiato il proprio sistema per vivere alla luce del sole, fuori dalle grotte, inesistenti a La Gomera”, dice il biologo Oromì Masoliver. “Questo paesaggio dantesco, apparentemente abbandonato, mi ha lasciato senza fiato”.
Nebbia e pioggia orizzontale magia della foresta
Secondo gli esperti, la nebbia è un elemento indispensabile per garantire la vita e la magia di questa foresta. “La nebbia, o meglio la pioggia orizzontale, si forma principalmente nelle aree più alte. Lì si crea una pioggerella particolarmente densa che consente a questo intero ecosistema di sopravvivere” afferma Del Arco.
Il vento inoltre “aiuta a muovere l’acqua e la cosparge per tutto il bosco”. Il centro per i visitatori di Garajonay è nella zona di Las Bolas, facilmente raggiungibile in auto, autobus o bicicletta da San Sebastián de La Gomera, capitale dell’isola. Qui gli amanti degli sport di montagna sono soliti passare la notte per ammirare il sorgere dell’alba.
Curiosità sul nome Garajonay
Il nome Garajonay è leggendario per una storia che richiama quella di Giulietta e Romeo. Qui però riguarda Gara e Jonay. Gara era una principessa di Agulo paese de La Gomera e Jonay era il figlio del re di Adeje a Tenerife. Il loro amore fu ostacolato addirittura dal vulcano Teide che iniziò ad eruttare in segno di disapprovazione. Nonostante i segni avversi i due amanti tentarono di stare insieme e, raggiunti dalle rispettive famiglie, decisero di mettere fine alle loro vite pur di stare insieme per sempre.
Altre laurisilve in altre quattro Isole delle Canarie
Canal y Los Tilos a La Palma, Riserva della Biosfera UNESCO, nei 511 ettari della tenuta le piante di lauro crescono tra burroni profondi 1.000 metri. La foresta di lauro sopravvive grazie all’acqua che scivola dalle pareti rocciose e casca nei burroni creando dei piccoli ruscelli. In questa zona occidentale delle Isole Canarie si trovano alberi alti una ventina di metri. Tra questi sono riconoscibili l’alloro delle Azzorre, il barbusano, gli alberi bianchi e i tigli. Dalle loro radici le felci catturano la pioggia che si sparge sul terreno e lo inumidiscono garantendo lo sviluppo dell’ecosistema.
El Golfo a El Hierro, nelle gole e nelle zone più difficili da raggiungere a nord, si trova una grande quantità di piante come l’alloro. Umidità e luoghi ombreggianti hanno permesso lo sviluppo di questa foresta con alberi alti più di 20 metri.
A Tenerife, la foresta di laurisilva di Anaga fa parte della Riserva della Biosfera di Tenerife. Piante di brugo barbusano, e tiglio ricevono umidità dai venti che accarezzano il Teide, il monte più alto d’Europa.
A Gran Canaria, si trovano 91 ettari di foresta di lauracee che compongono il bosco di Tilos di Moya e sono il tesoro dell’isola di Gran Canaria. Qui è possibile ammirare oltre 100 specie endemiche.
Info: www.ciaoisolecanarie.com
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