Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

In Galilea a Kfar Kama scoperta Chiesa di 1300 anni fa

Kfar Kama Monte Tabor, foto aerea. Crediti a Israel Ministry of Tourism

Le pietre usate per la costruzione delle case del villaggio di Kfar Kama provengono da un insediamento cristiano di epoca bizantina vicino al Monte Tabor. La chiesa ritrovata con pavimenti in mosaico nelle navate centrale e laterale fa parte probabilmente di un monastero

Kfar Kama Capo della chiesa greco-cattolica, -Youssef-Matta, -durante-la-visita-al-sito-di-scavo-a-Kfar-Kama
Youssef-Matta, Capo della chiesa greco cattolica, durante la visita al sito di scavo a Kfar Kama (ph. Alex Wiegmann, Israel Antiquities Authority 

Un ritrovamento eccezionale è venuto alla luce durante gli scavi effettuati dalla Israel Antiquity Authority, nel villaggio di Kfar Kama, in Galilea. Si tratta di una chiesa di 1300 anni fa. Gli scavi si sono svolti sotto la guida della dottoressa Nurit Feig, in collaborazione con il Kinneret Academic College, diretto da Moti Aviram. La scoperta, vicino al Monte Tabor, ha trovato il favore e l’entusiasmo dell’arcivescovo Youssef Matta, capo della Chiesa cattolica greca in Israele. L’arcivescovo Matta si è recato personalmente a visitare il sito e constatare il ritrovamento.

Nell’area bisognava costruire un parco giochi su iniziativa del Consiglio locale di Kfar Kama e del Fondo Nazionale Ebraico. Durante lo scavo è emerso la chiesa che, secondo la dottoressa Feig, misura 12 metri × 36 e comprende un ampio cortile, un foyer in nartece e una sala centrale. Particolare di questa chiesa è l’esistenza di tre absidi (nicchie di preghiera), mentre la maggior parte delle chiese della medesima epoca erano caratterizzate da un’unica abside.

Kfar Kama: scatola in pietra per le reliquie sacre

Mosaico-pavimento-della-antica-chiesa.-Fotografia-Alex-Wiegmann, -Israel-Antiquities-Authority
Mosaico sul pavimento dell’antica chiesa. (ph. Alex Wiegmann, Israel Antiquities Authority)

La navata centrale e le navate laterali erano pavimentate con mosaici parzialmente ritrovati. La loro decorazione colorata si distingue dall’incorporare motivi geometrici e motivi floreali blu, neri e rossi. Una scoperta speciale è stata quella relativa al piccolo reliquiario, una scatola di pietra usata per conservare le reliquie sacre.
Un’ulteriore serie di ambienti adiacenti alla chiesa è stata parzialmente portata alla luce. Secondo un’ispezione radar a penetrazione nel terreno operata dal dottor Shani Libbi, ci sono stanze aggiuntive nel sito ancora da scavare.

Kfar Kama: Villaggio cristiano di epoca bizantina

Kfar kama Veduta aerea dei resti della chiesa
Immagine aerea delle rovine della chiesta (ph. Alex Wiegmann, Israel Antiquities Authority)

All’inizio degli anni ’60, una chiesa più piccola con due cappelle fu scavata all’interno del villaggio di Kfar Kama. Dai ritrovamenti fu datata alla prima metà del VI secolo d.C. Secondo il Prof. Moti Aviam, “questa era probabilmente la chiesa del villaggio, mentre la chiesa scoperta ora era probabilmente parte di un monastero contemporaneo alla periferia del villaggio”.

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La nuova scoperta allude all’apparente importanza del villaggio cristiano insediato in epoca bizantina a ridosso del monte Tabor. Sito di primaria importanza religiosa per la cristianità, identificato come sito della Trasfigurazione. Nel 1876, quando la tribù Circassa Shapsug si stabilì per la prima volta a Kfar Kama, usò le pietre dell’antico villaggio per costruire le loro case.

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Dettaglio del Mosaico sul pavimento della antica chiesa (ph. Alex Wiegmann, Israel Antiquities Authority)

La scoperta della chiesa a Kfar Kama contribuirà al vasto progetto di ricerca sull’insediamento cristiano in Galilea che viene condotto dal Prof. Moti Aviam e dal Dr. Jacob Ashkenazi del Kinneret Institute of Galilean Archaeology nel Kinneret Academic College.

La Galilea, regione a nord di Israele che si snoda intorno al lago che della regione stessa porta il nome, è caratterizza da un paesaggio verde e ricco di vegetazione. Una regione ricca di storia e tradizione. Visitata dal turismo spirituale e da quanti sono affascinati dalla scoperta di inediti siti archeologici.

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