Il Veneto, come altre regioni italiane, è terra di fortificazioni costruite nel corso dei secoli a difesa delle popolazioni stanziate. La regione, per la sua posizione geograficamente strategica, fra le Alpi e l’Adriatico, è stata meta di continue incursioni. Queste hanno segnato le sorti sia delle città rivierasche e sia dell’entroterra. Muri, cinte murarie sono state edificate lungo i perimetri di villaggi, di paesi e di città per impedire l’accesso agli estranei. Nel Veneto, mura e castelli sono un patrimonio storico da salvaguardare perché ricchi di reperti archeologici e d’arte. Ma anche di testimonianze del vissuto della gente veneta. Popolazione che ha sofferto per la povertà e che ha lavorato senza risparmiarsi fino a raggiungere una soddisfacente qualità di vita.
Cittadella, amena località in provincia di Padova, è una delle città fortificate in Veneto. La fondazione del “Castrum Cittadelle” risale al 1219-1220. In qugli anni il Comune di Padova cercava una roccaforte militare per controllare le vie di comunicazione tra Vicenza e Treviso. Le mura di Cittadella costituiscono l’unico camminamento ellittico in Europa. Oggi percorribile lungo tutto il suo perimetro, grazie agli interventi di restauro. Per tale motivo Cittadella è stata nominata, quest’anno, Prima Città Veneta della Cultura.
Mura che uniscono: tre itinerari di Cittadella a Palazzo Pretorio
A ricordare gli ottocento anni della sua costruzione, il Comune di Cittadella propone tre itinerari celebrativi allestiti nelle sale del bel Palazzo Pretorio. Il Palazzo risalente al secolo XV, ex Monte di Pietà, è appartenuto ai signori di Cittadella Roberto Sanseverino e Pandolfo Malatesta. L’impianto progettuale varca i confini regionali, nazionali e stringe rapporti di collaborazione con Salonicco, città portuale della Grecia, con la quale Cittadella ha affinità murarie. L’evento, promosso da alcune tra le maggiori Istituzioni Culturali di Salonicco e sviluppato grazie a Villaggio Globale International, ha per titolo “Mura che Uniscono. Salonicco a Cittadella”, aperto al pubblico dal 20 Novembre 2021 al 20 Marzo 2022.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il Sindaco e l’Assessore alla Cultura di Cittadella. Inoltre i rappresentanti di Villaggio Globale International e due artisti greci: Paris Petridis e Georgia Damapoulou; in live streaming, invece, Maria Tsantsanoglou, direttrice del MOMus-Organizzazione metropolitana dei Musei d’Arti Visive di Salonicco. Tutti hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra le due città per il rilancio della cultura e l’impatto positivo sul turismo.
“Mura che Uniscono. Salonicco a Cittadella”
La bella città che si affaccia sul Mare Egeo, infatti, è circondata da una cinta muraria tra le più antiche d’Europa, dichiarata patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1988. Le Mura Bizantine si integrano con le moderne costruzioni costituite da abitazioni, negozi, ristoranti. I vari rifacimenti avvenuti durante i secoli, sono la testimonianza del legame indissolubile tra passato e presente. I rapporti con Salonicco sono, dunque, sia di natura architettonica, sia storica. Tre sono i momenti espositivi nei quali dialogare con l’arte, la storia, l’archeologia; il tessuto sociale del passato e quello odierno sono stati interpretati attraverso installazioni, fotografie, reperti archeologici.
“Mura che Uniscono. Salonicco a Cittadella” per scoprire l’antica Salonicco con l’ausilio di fonti archeologiche documentate da illustrazioni didascaliche, in dialogo con i linguaggi artistici e fotografici realizzati dagli artisti greci contemporanei Georgia Damapoulou e Paris Petridis.
Mura che uniscono: Salonicco metropoli fortificata
“Salonicco, una metropoli fortificata” è l’esposizione curata dall’Eforato alle Antichità di Salonicco, che ci farà comprendere la storia, lunga 1700 anni, delle antiche mura della città ellenica. Dell’Acropoli, la fortezza dell’Heptapyrgion vi sono una selezione di reperti e opere dal IV al XVIII secolo. In mostra vi sono monete, ceramiche, mosaici, lastre marmoree, icone, oggetti che testimoniano il transito in terra ellenica di macedoni, romani, bizantini, ottomani; e anche dei veneziani ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia (1423-1430).
In mostra un lacerto di quasi tre metri di lunghezza di un mosaico che costituiva la pavimentazione di un complesso edilizio d’epoca bizantina databile tra il IV e V secolo; due preziose icone raffiguranti San Demetrio accanto ad altri santi, provenienti dal Monastero di Vlatadon di Salonicco. I curatori hanno avuto uno speciale riguardo per i visitatori non vedenti esponendo dei modellini tattili della Rotonda di Galerio e della fortezza di Heptapyrgion di Salonicco.
Mura che uniscono: “Sguardi contemporanei” di Georgia Damopoulou
“Sguardi contemporanei” è la parte dedicata alle bellissime opere dei due artisti greci che si sono distinti non solo per l’originalità dei loro lavori ma soprattutto per la generosità d’animo nel donare ai Musei Civici di Cittadella il frutto del loro impegno artistico. Georgia Damopoulou, è conosciuta e apprezzata per le sue installazioni dominate dal binomio tempo-spazio, dalla ricerca tra presente, passato e futuro. Col suo progetto dal titolo “Mura della città. Tracce intrecciate” ha elaborato, attraverso una speciale tecnica mista fatta di resina, filo e tubo di rame due rappresentazioni di Salonicco e Cittadella. Sembra di assistere alla trama di un tessuto dai cui filamenti si scorgono le mura, gli edifici in un’ottica che emoziona e incanta. L’intento dell’artista, infatti, è di destare la sensibilità del visitatore su temi sociali quali la differenza sociale e la disuguaglianza tra i popoli.
Singolari le installazioni denominate Haemolacria I e Haemolacria II costruite utilizzando tessuti artificiali creando due opere che vogliono porre l’accento sull’emancipazione femminile in un periodo che vede l’escalation della violenza contro le donne. Il colore dominante è il rosso, il colore della passione, dell’amore in contrasto con l’aggressione violenta. Sulla facciata del Palazzo Pretorio, l’artista ha installato “10 lacrime rosse” fatte in tessuto, polistirolo, rulli, a dimensioni variabili per testimoniare il pianto versato dalle genti nel corso della storia e la vulnerabilità del genere umano.
Mura che uniscono: “Sguardi contemporanei” di Paris Petridis
Il secondo artista è Paris Petridis, affermato fotografo specializzato in scatti che raccontano la memoria storica, il paesaggio, il vissuto specie in indagini fotografiche condotte nei paesi del Mediterraneo Orientale. Per la mostra ha realizzato “Una dialettica dei confini” regalandoci scatti inediti delle due città gemellate. Sono foto di skyline o semplici riprese prospettiche di viuzze dei due borghi nei quali si evince il binomio passato-presente.
Sono foto che documentano la realtà di oggi. Per Cittadella un lungo periplo di camminamento restaurato che domina dall’alto il centro storico e il fossato; per Salonicco le mura in parte distrutte integrate con le case dei profughi e altre costruzioni. La dialettica pone l’interrogativo sul concetto di confine che può porre un muro. Confini materiali, geografici del passato, delimitazioni fra le genti nel presente.
Info: www.fondazionepretorio.it – www.muracheuniscono.com