Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Giorno della Memoria: l’orrore dell’olocausto

27 gennaio giorno della memoria Auschwitz

Un ricordo da conservare. Il 27 gennaio del 1945 vennero abbattuti i cancelli di Auschwitz. Una data che testimonia la speranza e la volontà di tutti affinché una simile vergogna non si ripeta più.

giorno della memoria Schindlers-List olocausto
Immagine dal film Schindlers List

Il negazionismo sembra avere la preminenza anche su fatti storici inconfutabili quale quello dell’olocausto degli ebrei avvenuto durante il secondo conflitto mondiale del secolo scorso. Secondo un’indagine Eurispes (ente che dal 1982 realizza ricerche in ambito politico, economico e sociale del Bel Paese), emerge che ad oggi molti italiani negano l’esistenza della Shoah. In quindici anni (dal 2005 al 2020) i negazionisti sono passati dal 2,7 al 15,6 per cento.

Accanto alla corrente di pensiero del negazionismo vi è quella del revisionismo storiografico, una sorta di rilettura dei fatti storici. Anche alla luce di nuove documentazioni, persevera nella convinzione della negazione del genocidio avvenuto. Eppure esistono centinaia di testimonianze di persone che hanno vissuto in quel triste periodo e che si sono prodigate a preservare i ricordi per trasmetterli alle generazioni future per non incorrere negli stessi errori e orrori.

Giorno della Memoria: Auschwitz 27 gennaio 1954

27 gennaio giorno della memoria fili spinato

La commemorazione del Giorno della Memoria, ricorda il 27 Gennaio 1945 allorché, verso mezzogiorno, le prime truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz, cittadina situata nel sud della Polonia, e vi trovarono circa settemila prigionieri. Tra cui molti bambini sopravvissuti perché usati come cavie per la ricerca medico-scientifica. I sovietici trovarono anche cumuli di vestiti e tonnellate di capelli, occhiali, valigie e scarpe. Già a metà gennaio le SS avevano iniziato a evacuare il campo e costringere i prigionieri a marciare verso nord-ovest formando le “marce della morte”. Durante il cammino le SS sparavano a chiunque non fosse più in grado di proseguire. In questa evacuazione forzata perirono quindicimila persone.

27 gennaio 1945 Giorno della memoriaIl Giorno della Memoria fu riconosciuto dall’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, nel 2005. Il Parlamento Italiano già nel 2001 aveva emanato la Legge n. 211 del 20 Luglio 2000 che recita testualmente: «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”. Al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte; nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

I racconti dei sopravvissuti, i libri, i film

Auschwitz campo di concentramento di Dachao
Auschwitz campo di concentramento di Dachau

I racconti dei sopravvissuti e dei numerosi soldati italiani di ritorno dai campi di lavoro sono serviti a narrare la prigionia, la deportazione in massa, le ingiustizie subite. Ma anche le torture, la fame, i maltrattamenti, mesi e anni di detenzione senza alcun contatto esterno. Madri, mogli, figli, parenti non conoscevano le sorti dei loro cari costretti loro stessi in un silenzio coatto per non compromettere la propria e altrui vita.

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Aushwitz anziana con bambini-
Aushwitz, anziana con bambini

Storie vissute raccontate attraverso testimonianze dirette come quelle della senatrice a vita Liliana Segre, oppure leggendo biografie di autori celebri quali Primo Levi nel suo “Se questo è un uomo”. Non solo. Vite strappate e narrate con la recitazione di interpreti straordinari in film memorabili tra cui “La vita è bella”, “Il bambino col pigiama a righe”, “Il diario di Anna Frank”.
Il Sole 24 Ore dal 15 gennaio, per il Giorno della Memoria di quest’anno, distribuirà in edicola e poi dal 27 in libreria il volume “VARSAVIA 1944. Storia della distruzione di una città”. Il libro scritto dal professore Paolo Colombo, Ordinario di Storia delle istituzioni politiche e di Storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano.

Il rientro dei soldati italiani internati

IMI il dramma dei soldati italiani
IMI, il dramma dei soldati italiani

E come non ricordare gli IMI, acronimo di Italiani Militari Internati, che furono deportati nei vari campi di concentramento e di lavoro e considerati dai tedeschi traditori in seguito all’armistizio dell’8 Settembre 1943? Alla fine della guerra risultavano 700.000 soldati prigionieri in Germania e in Austria, mentre altri 380.000 erano in mano all’esercito alleato britannico. La maggior parte di essi fece ritorno tra l’estate del 1945 e il 1946 perché fu abbastanza difficile recuperare le identità e i documenti appartenuti ai detenuti. Per questa ragione furono creati quaranta centri d’accoglienza nell’Italia Settentrionale.

Essere soldato all’epoca del fascismo era un dovere sancito dalla legge la cui leva obbligatoria fu istituita dal 1861 fino al 2005, anno in cui, per effetto della Legge 23 Agosto 2004, il servizio militare fu reso facoltativo. In pratica, è stato operativo per 143 anni. La leva era obbligatoria e poteva essere svolta anche presso la “milizia fascista”, Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN).

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Numeri e date da non dimenticare

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Adolescenti deportati

Il campo di Dachau fu aperto il 22 marzo 1933 su iniziativa di Heinrich Himmler; gli Alleati vi entrarono  il 29 aprile 1945; in Germania e nei territori europei occupati dai nazisti si contarono circa 15.000 lager. Furono uccisi milioni di persone tra ebrei, prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, zingari, omosessuali, testimoni di Geova, disabili e malati mentali.
Una pagina tristissima della nostra storia più recente da ricordare nel rispetto di tutte le persone decedute o sopravvissute alla famigerata prigionia; per contrastare l’intolleranza, l’odio, la discriminazione e implementare valori etici e morali espressioni di civiltà ed umanità.

Per gli scettici e i negazionisti suggeriamo la visione di alcuni film come: Il pianista (2002); La tregua (1997); La vita è bella (1997); Schindler’s List – La lista di Schindler (1993); La scelta di Sophie (1982); Il diario di Anna Frank (1959); Bonus track: Jojo rabbit (2019); Lezioni di persiano (2019).

Memoriale della Shoah di Milano: www.memorialeshoah.it

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