Riprendiamo il nostro programma di scoperta della provincia romana lasciandoci alle spalle Tivoli. Il sevizio Off Rome 2 continua l’itinerario sempre con l’assistenza dell’Agenzia del Viaggiatore. In questo servizio ci spostiamo verso est dove ci attende una serie di insolite realtà presenti in quel territorio. La prima tappa giornaliera è Castel Madama, distante appena dieci chilometri dal luogo di partenza.
Entrati in città, dirigiamo direttamente verso il centro storico non prima di aver lasciato l’auto nei parcheggi di piazza Mazzini. Ha così inizio il nostro percorso di trekking urbano che, come avremo modo di constatare anche in futuro, sarà sempre in salita!
C’era comunque da aspettarselo poiché siamo appena entrati nella regione dei Monti Prenestini. E qui il Monte Guadagnolo, con i suoi 1.218 metri di altitudine, rappresenta la cima più alta. Tale comprensorio, caratterizzato appunto da un ambiente di alta montagna, è punteggiato da piccole comunità costituite al massimo da qualche migliaia di persone.
Lungo le irte stradine che percorriamo per raggiungere il punto più alto del paese, incontriamo la chiesa di San Michele Arcangelo edificata nel 1775. Poco più avanti, siamo di fronte al trecentesco castello Orsini che, nel 1538, ospitò Madama Margarita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V.
Off Rome 2: L’intervista impossibile
Finalmente attraversiamo il cortile castellano, contornato da ampie balconate colonnate, nel quale siamo accolti da vessilli al vento e figuranti in costumi d’epoca. Ci troviamo così immersi nella rappresentazione del ritorno nella nostra epoca di Margarita d’Austria e della sua corte. Ella sarà “intervistata” da due moderne giornaliste che, tra la “maraviglia” dell’illustre ospite, la aggiorneranno sulle conquiste della tecnica, preannunciate da Leonardo da Vinci.
Non mancheranno argomenti di puro gossip riferiti ai trascorsi amorosi di Margarita: domande elegantemente bypassate! Abbiamo così assistito ad una messa in scena domenicale proposta su richiesta. È un episodio rientrante nell’ambito della più ampia manifestazione del Palio che, nelle prime due settimane di luglio, vede in competizione tra loro i quattro Rioni.
Il maniero, donato al comune dall’ultimo proprietario, l’ing. Oreste Vulpiani, è stato completamente restaurato e aperto al pubblico. Si visitano gli appartamenti dell’ingegnere nei quali, stanza dopo stanza, sono conservati tutti gli arredi originali e una ricca quadreria. Il paese si chiamava Castrum Sancti Angeli ma, in onore di Margarita d’Austria, il suo nome fu modificato in Castel Madama. A questa presenza, infine, pare sia collegata anche la preparazione del tozzotto, un pane devozionale già dedicato al patrono San Michele Arcangelo.
Off Rome 2: L’antica Trebula Suffènas
La nostra prossima tappa è la cittadina di Ciciliano. La troviamo abbarbicata a un colle, ove si rifugiarono gli abitanti di Trebula Suffènas, municipio romano, in seguito alle reiterate invasioni barbariche. Le vestigia di quest’antico insediamento sono state oggetto di lunghe campagne di scavo per portare alla luce il grande patrimonio archeologico che il tempo aveva nascosto. Del tutto particolare furono invece le conseguenze derivanti dall’acquisto, in quella zona, di un appezzamento di terreno utilizzato per costruirvi quella che oggi conosciamo come Villa Manni.
La particolarità è insita nei ritrovamenti di reperti dell’antica città emersi durante lo scavo delle fondazioni che indussero il proprietario, grande cultore dell’arte romana, ad ampliare le sue ricerche in tutta la proprietà. Ogni frammento ritrovato, tra colonne di marmo, busti, statue e mosaici, fu poi sapientemente sistemato negli spazi di questa originale villa.
Circondati da tanta, antica bellezza è facile essere colpiti dalla sindrome di Stendhal: un coinvolgimento emotivo che ci induce a credere che, di lì a poco, incontreremo dei nobili senatori nelle loro tuniche purpuree.
Il grande mosaico di Villa Manni
La Villa Manni ha regalato all’intera comunità un pregevole reperto, esposto nel locale Museo Civico: un grande mosaico di 45 metri quadri raffigurante il mito di Frisso e Elle. Venuti fuori da questa proprietà privata, osserviamo recenti operazioni di scavo che hanno portato alla luce un tratto basolato di strada e una costruzione circolare, parzialmente scoperta, la cui funzione è ancora dubbia.
Ora, tanto per cambiare, attraversiamo Porta Sant’Anna e saliamo verso il castello dei marchesi Theodoli, imponente costruzione che occupa la sommità del colle. Nel cortile interno, abbellito da una serie di verdeggianti siepi, incontriamo il marchese Marco Theodoli che ci ha concesso di visitare la sua magione. Dagli spalti lo sguardo spazia sui rilievi circostanti popolati dal tessuto urbano delle vicine cittadine.
La parte più caratterizzante di tale fortezza, però, è data dalle sue prigioni: piccoli e umidi ambienti sotterranei dalle pareti rivestite da croci incise dai prigionieri. Trascorriamo la necessaria pausa ristoratrice a Cerreto Laziale presso l’Agriturismo Bio, Rosso Lampone. La signora Mihaela ci ha servito una colorata sequenza di pietanze tra rape rosse, fagioli neri e zucca gialla, carota arancione oltre a patate viola, cipolla viola e verza viola. Un pranzo a colori conclusosi con la visita all’originale bungalow ricavato da una grande botte in legno.
Off Rome 2: Il paese di latta
Le sorprese sembrano non finire mai. Così che a Gerano ci attende un originale museo, unico nel suo genere, realizzato della cordiale signora Marina Durand de la Penne (storico cognome italiano). Nella sua Casa delle Antiche Scatole di Latta possiamo ammirare il frutto della sua passione, costituito da oltre mille contenitori raccolti in decine d’anni.
L’imponente collezione è esposta in ordine cronologico a partire dalla fine dell’Ottocento sino agli anni cinquanta del Novecento. Spesso catalogate anche per argomenti, queste leggere scatole in genere contenevano the, caffè, biscotti o caramelle, oltre a possedere una grafica accattivante. Tali litografie, tra volti di paffuti bimbi, simpatici cuccioli di cane e scacchiere, rappresentano anche un originale racconto della storia italiana, durante l’intero secolo.
Off Rome 2: La prima Infiorata
Gerano, infine, vanta un altro primato poiché qui si svolge la più antica Infiorata d’Italia. Si tratta di una manifestazione religiosa in onore della Madonna del Cuore la cui immagine giunse qui nel 1729. L’icona dopo una breve sosta in quei luoghi doveva essere portata via ma, ogni volta che si tentava di farlo si era costretti a rinunciare a causa di forti piogge. Un evento interpretato come desiderio della Madonna di voler restare tra quelle genti!
Nel mese di aprile, quindi, l’intera piazza centrale è ricoperta da un colorato tappeto di foglie e petali di fiori. Lungo la strada in declivio si creano otto quadri composti da un rosone con diametro di sei metri e sette riquadri da quattro metri di lato per ognuno. Su questo lungo arazzo profumato, un congegno meccanico porterà la Madonna a “camminare” sull’Infiorata così come fece Papa Giovanni Paolo II nel 1980.
Info:
Tivoli
– Agenzia del Viaggiatore – Piazza Palatina 2 – tel. 0774-311608 – www.tivoligrandtour.com – info@tivoligrandtour.com
Cerreto Laziale – Agriturismo Rosso Lampone – 12 Via Empolitana II – tel. 391 1255761 – www.agriturismorossolampon.it – rossolampone@outlook.it