Paris Bordon, trevigiano di nascita, viene onorato in una mostra monografica intitolata “Paris Bordon 1500-1571 Pittore divino” presso le sale dello storico palazzo Museo di Santa Caterina a Treviso dal 16 Settembre 2022 al 15 Gennaio 2023. A denominarlo pittor divino fu Marco Boschini, colto scrittore e critico vissuto nel milleseicento. Anche Giorgio Vasari descrisse il Bordon come un talentuoso allievo del celeberrimo Maestro Tiziano Vecellio. Non è un mistero che nella Venezia del Rinascimento vi fossero “botteghe di pittura” dove allievi, ancora fanciulli o adolescenti, andavano ad imparare l’arte pittorica sotto l’attenta guida dei loro illustri maestri.
Così fece Paris Bordon. Nato nel 1500 a Treviso, da padre trevigiano e madre veneziana, fu introdotto nella bottega del Tiziano considerata tra le più attive a Venezia. Qui apprese le rudimentali nozioni di disegno, di pittura e soprattutto quella pittura tonale che, nel tempo, divenne la cifra stilistica del pittore.
Esposte 40 opere arrivati dai maggiori musei del mondo
L’esposizione ripercorre la produzione variegata dell’artista portando alla ribalta circa 40 opere provenienti dai maggiori musei del mondo. Tra questi: National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, l’Ashmolean Museum di Oxford, le Gallerie degli Uffizi di Firenze e i Musei Vaticani. La rassegna tematica fa rivivere l’intensa attività del pittore attraverso i soggetti mitologici, in particolare Venere e Cupido; le monumentali scenografie entro cui sono rappresentate scene di vita veneziana; i ritratti femminili dalla classica bellezza rinascimentale; le sue famose pale d’altare e le opere di piccole dimensioni per la devozione privata.
Al pari di Tiziano, viaggiatore per committenza, anche Paris Bordon viaggiò all’estero per produrre opere su commissione dai regnanti dell’epoca. Si recò in Francia nel 1538 alla corte di Francesco I a Fointainebleau dove dipinse numerosi ritratti a personaggi più o meno noti. Altri incarichi gli furono conferiti da illustri personaggi del Ducato di Milano oppure da altri lombardi residenti nel Regno di Napoli.
La vena creativa e l’uso dei colori
Di questo periodo è il famoso dipinto San Giorgio e il drago, commissionato da Alvise Campagnari, oggi conservato ai Musei Vaticani, esposta al pubblico per la prima volta dopo un accurato restauro. Sulle orme dei rudimenti appresi dal Tiziano, Bordon introduce un diverso uso dei colori non più tonali, quindi caldi ma anzi vitrei, freddi dove l’incarnato delle sue sensuali figure femminili diventa madreperlaceo, il panneggio delle vesti si fa intenso e cangiante. Le quaranta opere, fra cui tele e disegni in dialogo con i dipinti, ne testimoniano tutta la vena creativa e personale.
L’esposizione è curata da Simone Facchinetti, storico dell’arte e curatore di importanti mostre e da Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze e storico d’arte, in collaborazione con la Città di Treviso, i Musei Civici Treviso e la Regione del Veneto. La produzione e l’organizzazione sono affidate a Marsilio Arte, che ne pubblica il catalogo.
“Paris Bordon 1500-1571 Pittore divino”: 16 Settembre 2022 – 15 Gennaio 2023 – Museo Santa Caterina, Piazzetta Mario Botter 1 Treviso. Orari: da martedì a domenica 10-18. Chiuso lunedì. Biglietto intero € 12, ridotto € 10 / € 8. Gratuito minori di 18 anni, disabili con accompagnatore.
Informazioni: www.mostraparisbordon.it