Nella provincia di Bergamo la Val Seriana e la Val di Scalve sono due territori che nascondono panorami e angoli di rara bellezza e serenità. Caratterizzati per una straordinaria varietà climatica e altimetrica. Montagne, ruscelli, cascate, natura e arte sono elementi per chi ama camminare all’aria aperta o in sella alle due ruote. Il Parco delle Orobie, la Val Sanguigno, i sentieri, i rifugi, sono mete per gite ed escursioni a diretto contatto con la natura.
Bike tourism e Gravel
L’offerta cicloturistica del territorio è cresciuta con tre nuove proposte. A parlarne è Maurizio Forchini, Presidente di Promoserio, l’associazione per la promozione del territorio. “Abbiamo scelto di dare più visibilità alle nostre ricchezze investendo nella valorizzazione del bike tourism e del gravel, la nuova modalità di cicloturismo”, dice Forchini. “I tre percorsi che abbiamo presentato toccano le tante eccellenze del nostro territorio. Si percorrono strade secondarie, sterrati e trail comodamente in sella a una bici gravel. Nell’estate appena trascorsa, i nostri paesaggi e borghi sono stati visitati da tanti turisti, il cicloturismo si sta affermando come nuova modalità di viaggio. Siamo convinti che questa tipologia di turismo sia la chiave dell’accoglienza futura. Un turismo che privilegia uno sviluppo sostenibile, capace di connettere le risorse ambientali a un turismo diffuso ma a basso impatto.”
Tre nuovi circuiti affiancano il progetto Gravel
I tre i nuovi circuiti hanno caratteristiche diverse dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e ciclistico. Tutti e tre raggiungono un totale di 221,5 km. In sella alle bici gravel, specialiste tuttofare ma in particolare nello sterrato, si potrà esplorare la Val Seriana, il Lago d’Iseo e la Val di Scalve. Gli itinerari sono pensati per sfruttare pienamente le caratteristiche di questo mezzo. Magari anche in modalità “bikepacking”, per viaggi di due o tre giorni.
Conquista gli itinerari percorrendoli e ottieni il Brevetto Gravity Gravel. Non conta l’ordine e la difficoltà. L’invito degli organizzatori è di concludere i 221,5 km entro l’anno solare per aggiudicarsi il brevetto Gravity Gravel e il nome nell’albo d’oro che sarà aggiornato ogni anno.
Itinerario 1: Circuito Laghi
Poco più di 65 km per segmenti gravel che da Clusone portano al Lago di Gaiano. Si prosegue per il Lago d’Iseo e poi in Valle Borlezza dove si riprende la via secondaria. Dislivello 1520 mt tempo di percorrenza 5,5 ore. Si parte dall’orologio planetario di Clusone, si pedala ai piedi del Monte Polenta fino a Rovetta. Si attraversano i 128 metri dello storico Ponte Vecchio, che ricorda l’iconico Bixby Creek Bridge della California e si sfiora l’antico mulino di Cerete Basso. La sponda destra del torrente Borlezza cela un segmento gravel molto piacevole fino al bivio per il Santuario della Madonna della Torre, commissionato da Carlo Magno nell’801.
Il Lago di Gaiano è una perla nascosta. È il più piccolo lago di bassa quota della Lombardia e si scopre abbassandosi sul manubrio tra le frasche. Più conosciuto il Lago di Iseo e la suggestiva strada asfaltata a picco sulle sue acque. Da Lovere, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”, si sale su strade ripide e direttissime per godere di panorami unici lungo la strada panoramica tra Ceratello e Bossico, a 900 metri di quota. La strada asfaltata principale ci riporta in Valle Borlezza dove si riprende la via secondaria della mattina.
Circuito 2: Val di Scalve
In 71 km si percorrono alcuni dei luoghi simbolo della Val di Scalve, si sale fino a 2170 mt con un tempo medio di 6,5 ore. Da Onore si raggiunge l’abitato di Castione della Presolana per una via alternativa, lontano dal traffico tra malghe e baite apparentemente fuori dal tempo. Si sale al Passo della Presolana (1297mt), attraversando il centro di Dorga e ammirando la parete sud della Presolana. La “sponda”, strada ripida e famosa per le tappe e i murales del Giro d’Italia, tra cui anche il celebre passaggio di borraccia tra Bartali e Coppi, ci proietta in Val di Scalve. Dal Dezzo, si sale fino ad Azzone, dove si entra nella Riserva Naturale Regionale “Boschi del Giovetto di Paline”, con i suoi boschi fitti di “Pagher”, regno della formica rufa, alla quale è dedicata anche una scultura imponente di Mattia trotta.
Si risale la sponda, strada dove è diventato campione Paolo Savoldelli, e si devia fino al Salto degli Sposi, celebre per la vista e per la leggenda degli sposi Polacchi che donarono al loro amore l’eternità di un salto nel vuoto. La strada piacevolmente sterrata e in leggera discesa porta fino ai prati di Castello Orsetto, ai piedi delle piste da sci del comprensorio del Monte Pora. Da qui la strada scende nuovamente verso Clusone.
Circuito 3: ValSeriana
Il circuito ValSeriana ha due varianti: di 85 km, oppure 76km nella variante più easy; percorrenza media in 7,5 ore e un’altidudine di 1649 mt. La ciclabile della ValSeriana segue il tracciato della vecchia linea ferroviaria, prima nella Pineta di Clusone, poi tra le fattorie e da Ponte Nossa sulle sponde del Serio. Da Cene, si sale lungo la Valle Rossa, in parte su sterrato e cemento. Si scende su asfalto fino a Ranzanico, dal quale si inerpica la salita alla Forcella di Ranzanico. Il panorama silenzioso sulle Val Cavallina ed il Lago di Endine accompagnano la scalata su asfalto ruvido.
Dalla Forcella inizia il lungo traverso fatto di saliscendi e anche tratti dolci e pedalabili dell’antica via della Lana, ampliata nel 1500 per facilitare il transito della pregiata lana della Val Gandino. La Malga Lunga, roccaforte partigiana e oggi rifugio-museo, ci riporta sull’asfalto. Una bellissima discesa attraverso la Valle Piana riporta a Casnigo. Da Colzate si può riprendere la ciclabile e tornare a Clusone, oppure salire fino all’unico Santuario in Italia dedicato a San Patrizio, patrono d’Irlanda e poi fino alla località Barbata, bolla di natura silenziosa al cospetto del severo monte Alben. Qui una mulattiera, e per un breve tratto single-track da affrontare a piedi portano in Val del Riso, dove si imbocca nuovamente la ciclabile della ValSeriana, direzione Clusone.
Info: www.valseriana.eu