Peschiera del Garda ripropone la 30ª edizione del tradizionale “Palio delle Mura”, una gara tra imbarcazioni sulle acque del lago e il Canale di Mezzo. Il programma prevede gare e musica dal vivo nelle serate del 17, 18, 19, 20 agosto. La manifestazione richiama un folto pubblico tra appassionati di voga e curiosi intenti a tifare per una squadra o l’altra oppure ad incoraggiare i propri beniamini vogatori. La tradizione vuole che a sfidarsi siano imbarcazioni simili a quelle usate un tempo dai pescatori del Lago, naturalmente coi dovuti rifacimenti tecnici per essere più leggere e scorrevoli sull’acqua.
La struttura, invece, è rimasta uguale a quella di anni fa. Si tratta di un fondo piatto e privo di chiglia, i remi e le forcole sono in legno. I pescatori, per vedere meglio la navigazione e dove sistemare le reti, erano soliti remare in piedi.
Questo tipo di voga è tipico nel Veneto ed in particolare a Venezia dove era richiesta una imbarcazione leggera, priva di chiglia per non rimanere impigliata nelle acque troppo basse dei canali.
Palio delle Mura: i vogatori e gli ostacoli
Nel 1969 Enza Lonardi e Gian Antonio Fratucello costituirono il Comitato Giovanile con l’intento di stimolare i giovani a partecipare alla vita sociale e pubblica. Così nel 1992 alcuni giovani volenterosi ebbero l’idea di organizzare il primo Palio delle Mura in cui due vogatori si sfidavano nelle acque che circondano le mura di Peschiera del Garda. Gli equipaggi si sfidano nel superare gli ostacoli che trovano lungo il percorso: ponti più bassi, canali più stretti, curve difficili.
Perché chiamarlo palio? Per il semplice fatto che il termine palio deriva dal latino “pallium” che significa drappo, mantello consegnato al vincitore come premio. Oggi il mantello è sostituito da un dipinto ed il primo fu disegnato dal famoso artista Milo Manara.
Le mura difensive di Peschiera del Garda
Peschiera del Garda è il luogo ideale per questo tipo di gara perché è un’isola circondata da mura costruita su una rete di canali. Le belle e alte mura sono frutto delle imprese di costruzione della Serenissima Repubblica di Venezia che volle edificare mura difensive. Nel 1549 la fortezza murata acquisì l’attuale forma pentagonale con 5 alti bastioni chiamati Guerini, San Marco, Contarana, Feltrin e Tognon. Lungo la cinta furono aperte 2 porte di ingresso al borgo: Porta Verona e Porta Brescia, entrambe rivolte in direzione delle due importanti città. La successiva dominazione austriaca, portò alla costruzione di forti esterni e interni per garantire una maggiore sicurezza alla popolazione. Le mura veneziane che circondano Peschiera sono patrimonio UNESCO.
Per il programma completo: www.paliodellemura.it/
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