Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Omaggio a Italico Brass, il Pittore della luce

mostra Italico Brass pittore di Venezia la Regata

Dal 29 settembre al 22 dicembre presso Palazzo Loredan “Italico Brass. Il pittore di Venezia”. Esposte cento opere, spesso dipinte en plain air, che ritraggono angoli pittoreschi di Venezia, di Chioggia e scene di vita popolare.

Il pittore di Venezia Italico Brass Ponte delle Turchette
Il pittore di Venezia Italico Brass, “Ponte delle Turchette”

Venezia, la vita per le calli e i canali. Il luccichio notturno lungo la laguna. Le imbarcazioni e i vaporetti che movimentano l’acqua. Quante volte è stata immortalata questa città dove si respira arte da ogni dove? Moltissime sono le scene di vita quotidiana rappresentate nelle opere di famosi artisti dal lontano Cinquecento fino ai giorni nostri. Del resto Venezia è una città unica, talmente ricca di fascino da destare sempre emozioni indelebili.

Ne fu attratto anche Italico Brass, artista che impresse nelle sue tele gli scorci della città lagunare senza nessuna distinzione sociale. Poteva essere la scena dei clienti al rinomato Caffè Florian in P.za San Marco, quanto il picnic delle famiglie popolari al lido. Pari dignità aveva, per l’artista, la Festa del Redentore quanto le donne impiraperle sedute nei Campielli a lavorare chiacchierando.

Italico Brass. Il Pittore di Venezia
il pitto re di Venezia Italico Brass La moglie del pittore
Italico Brass “La moglie del pittore”

Di questo artista, nato a Gorizia nel 1870 e vissuto per molto tempo a Venezia dove morì nel 1943, sarà allestita una mostra dal titolo “Italico Brass. Il pittore di Venezia” visitabile dal 29 Settembre al 22 Dicembre 2023 presso Palazzo Loredan in Campo Santo Stefano a Venezia.

L’esposizione è promossa dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e da lineadacqua-edizioni, e curata da Giandomenico Romanelli e Pascaline Vatin. La mostra presenterà al pubblico circa cento opere, di cui molte sono inedite e altre fanno parte del lascito di Brass alla famiglia. Sicuramente un onorevole tributo ad un artista talentuoso, quasi dimenticato, a torto, per circa sessant’anni.

Pittura en plain air
Autoritratto
Italico Brass, Autoritratto

Le sue opere, spesso dipinte en plain air, ritraggono angoli pittoreschi di Venezia, di Chioggia e scene di vita popolare. Italico Brass dipinge tutto ciò che lo ispira e che può suscitare interesse. A volte sono gli scaricatori di sale alle Zattere, i burattini a San Barnaba, altre volte le zone periferiche, gli interramenti delle barene, le aree verdi, le regate, le serenate notturne, i fuochi carnevaleschi, le “ciacole” fra veneziani.

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Brass abbandona progressivamente il linguaggio realistico delle sue prime produzioni per approdare verso uno stile più libero, influenzato senz’altro, dalla pittura postimpressionista francese in seguito ai suoi soggiorni a Parigi e alle sue frequentazioni. Nella capitale francese, in cui soggiornò più volte fino al 1895, fece il suo debutto presentando, nel 1893 al Salon des Champs Elysées “I chioggiotti alla briscola” che inviò alla I Esposizione internazionale d’arte di Venezia nel 1895. Gli esordi parigini gli portarono fortuna. Iniziò ad esporre in molte città tra cui San Francisco e Buenos Aires.

Amore per la pittura e l’impressionismo
Caffè Florian
Italico Brass “Caffè Florian”

Brass, che è nonno del regista Tinto Brass, è stato anche pittore-reporter durante la Prima guerra mondiale. Studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove si iscrisse a diciassette anni per frequentare le lezioni di pittura del paesaggista Karl Raupp. Si trasferì poi a Parigi dove entrò in contatto con i pittori Bougeurau, Laurens e il tardo impressionismo francese.

A Venezia fisserà per sempre la sua dimora ed inizierà a sviluppare i suoi interessi di studioso e di collezionista di pittura veneta dal Cinquecento al Settecento. Nella città lagunare incontrò intellettuali, artisti, scienziati coi quali collaborò per importanti eventi culturali. A Venezia acquistò, nel 1918, l’Abbazia della Misericordia, fortemente danneggiata durante il conflitto e si dedicò al restauro per ricavarne il suo atelier e la sede della sua importante collezione di arte antica.

Sostenitori della mostra

Partners dell’evento espositivo sono The Merchant of Venice, famoso marchio che crea profumi personalizzati e che per l’occasione ricreerà le suggestive atmosfere della Venezia del primo Novecento, la nota Ditta Fortuny che perpetua le creazioni di Mariano Fortuny con le belle lampade in seta per ricreare gli ambienti dell’atelier di Italico Brass. Altro sponsor della mostra è Majer, leader nella produzione di prodotti tipici  dai biscotti, ai dolci e prodotti da forno. Sostengono l’evento anche Generali Italia, la cantina Biondelli Franciacorta e Siretessile, azienda manifatturiera per prodotti tessili di alta qualità a Treviso.

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Informazioni:  www.istitutoveneto.it/

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