Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Pavia la città che non ti aspetti nell’anno Agostiniano

Sant'Agostino Pavia ponte coperto sul Ticino

Un anno di eventi, mostre e tour gastronomici animano Pavia per celebrare 1300 anni dall’arrivo delle spoglie di Sant’Agostino in città. Castello Visconteo “Sant’Agostino. La luce e l’immagine” mostra multimediale e interattiva. Biblioteca Universitaria: “Sant’Agostino a Pavia 723-2023” esposti manoscritti e libri con miniature.

Castello Visconteo musei civici
Castello Visconteo (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

Non andavo a Pavia da molto tempo. Tornarci per le celebrazioni dei 1300 anni dal ritorno in città delle spoglie del padre della chiesa Sant’Agostino è stata una vera sorpresa. Ho ritrovato una città a misura d’uomo ma con potenzialità turistiche dentro e fuori i suoi confini. Le origini antiche hanno lasciato in eredità a Pavia un ragguardevole patrimonio storico e artistico per il quale è annoverata tra le città d’arte della Pianura Padana.

Alcune fra le principali attrazioni turistiche della città sono: il Castello Visconteo, la basilica di San Michele Maggiore, la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, la chiesa di Santa Maria del Carmine, il Duomo, le torri romaniche, i Musei Civici, il Ponte coperto e collegata col castello la Certosa di Pavia. Pavia, inoltre, dal 1361 è sede di una rinomata Università, riconosciuta dal Times Higher Education nel 2022 tra le prime 10 in Italia e tra le 300 migliori al mondo.

Sant’Agostino a Pavia
Sant'Agostino a Pavia  723 - 2023 Biblioteca Universitaria
Biblioteca Universitaria dove è allestita la mostra Sant’Agostino e Pavia 723-2023 (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

Sant’Agostino è una figura storica e religiosa significativa, strettamente legato alla storia di Pavia. Vescovo di Ippona (nel Nord Africa) nel IV secolo è stato uno dei teologi più influenti della Chiesa cattolica. Anche se non è nato a Pavia Sant’Agostino è stato uno dei teologi più importanti e prolifici del cristianesimo antico, influenzando notevolmente la teologia cristiana e l’evoluzione del pensiero religioso.

L’Università di Pavia, fondata nel XIV secolo, è stata un importante centro di studi teologici e filosofici e ha contribuito a diffondere e approfondire la comprensione dell’opera di Sant’Agostino. La Biblioteca Universitaria di Pavia raccoglie 400mila volumi. Nel salone Teresiano è stata allestita la prima mostra “Sant’Agostino a Pavia 723-2023, nelle carte della Biblioteca Universitaria”. Sono esposti sei manoscritti e quattordici libri antichi, scelti per il loro pregio e la bellezza delle decorazioni e delle immagini.

 “Sant’Agostino. La luce e l’immagine”
Sant'Agostino luce e immagine mostra interattiva
Sant’Agostino luce e immagine mostra interattiva (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

La traslazione del corpo di Sant’Agostino da Cagliari a Pavia, ad opera del re longobardo Liutprando avviene nel 723. Per celebrare i 1300 anni della presenza delle spoglie del Santo nella chiesa di San Pietro in Ciel D’Oro, il Comune di Pavia ha promosso tour e visite guidate con ospitalità diffusa nel centro cittadino. Ora andiamo a conoscere la storia dell’uomo e del Santo attraverso le immagini della mostra.

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La mostra permanente “Sant’Agostino. La luce e l’immagine” si trova nella Sala del Rivellino all’interno del Castello Visconteo. Si tratta di una mostra multimediale e interattiva che traduce in materia visibile la storia di Sant’Agostino e del suo legame con Pavia. In uno spazio vuoto, buio, con un megaschermo e dei monitor laterali touch-screen i visitatori possono interagire. Manovrandolo si proiettano le immagini sul grande schermo e il viaggio nell’arte con Sant’Agostino può cominciare. Come ci ha spiegato Laura Aldovini, direttrice del Museo, “la luce è un’allusione metaforica della sapienza, della fede e della spiritualità di Agostino. Ma è anche una concreta allusione all’infuocata passione che ha animato tutta la sua vita”.

Il Castello Visconteo e i Musei Civici
Sant'Agostino - Laura Aldovini direttrice Museo
Laura Aldovini, direttrice del Museo, indica un dettaglio (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

Per completare l’itinerario agostiniano proseguiamo nella prima sala della Pinacoteca Malaspina dei Musei Civici che conservano alcune delle opere proiettate nell’installazione. Il Castello di Pavia fu costruito tra il 1360 e il 1365 per volontà di Galeazzo II Visconti. Come dice ancora Laura Aldovini il castello è interessato da importanti progetti di rinnovamento sia nelle sale interne che nella struttura architettonica e negli apparati decorativi. L’obiettivo – ha concluso la direttrice – è quello di renderlo sempre più un luogo in cui contemplare le tracce della storia conservate al suo interno. Il percorso di visita si svolge all’interno di sale che ancora conservano preziosi affreschi di età viscontea e sforzesca.

Il maniero mantiene intatta la suggestiva armonia dell’architettura tardogotica lombarda. Il castello è visitabile negli orari di apertura dei Musei Civici. Per l’ingresso al cortile, al porticato e al loggiato è previsto un biglietto da 1 euro (5 euro durante particolari installazioni). Per le sale che ospitano invece le collezioni museali si accede con il biglietto dei Musei Civici.

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Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro
Spoglie Sant'Agostino Basilica San Pietro in Ciel D'Oro Pavia
Basilica San Pietro in Ciel D’Oro, facciata (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

La Basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro è un po’ appartata, quasi nascosta. Il visitatore riesce a vederla solo arrivandoci davanti. L’antico campanile che svettava sopra la chiesa fu demolito in epoca napoleonica. Ciò che colpisce il visitatore che giunge nella piazzetta davanti alla Basilica è la facciata della Chiesa in romanico-lombardo (1132 d.C.).
Sulla sinistra, dove oggi c’è la Caserma dei Carabinieri, nel Medioevo era il Convento dei Canonici Regolari di S. Agostino. Sulla destra, invece, si trova il Convento di S. Agostino, abitato dai frati agostiniani, custodi della basilica ed eredi della spiritualità di sant’Agostino.

Sant'Agostino lapide con terzina di Dante
Lapide con la terzina di Dante (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

Sulla facciata della Basilica una lapide riproduce la terzina di Dante Alighieri “Lo corpo ond’ella fu cacciata giace giuso in ciel d’auro Ed essa da martiro e da esilio venne a questa pace” (Par. X,127-129). 
Il sommo poeta fa riferimento alla sepoltura del filosofo romano Severino Boezio (+ 525 d. C.), qui fatto uccidere dal re ostrogoto Teodorico e sulla cui tomba sorse la Basilica paleocristiana di S. Pietro in Ciel d’Oro, così chiamata proprio per la cupola interna tutta dorata.

L’Arca con le spoglie di Sant’Agostino
Arca con le spoglie di Sant'Agostino
Arca, monumento funebre con le spoglie di Sant’Agostino (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

La basilica di San Pietro in Ciel d’Oro conserva le spoglie mortali di sant’Agostino. I resti del Corpo del Santo sono collocati dal 1900 sotto l’altare che fa da basamento all’Arca di marmo del XIV secolo. I resti furono esaminati scientificamente nel 1884 con il permesso del Papa Leone XIII e gli esperti contarono 225 frammenti di varia grandezza di tutte le parti del corpo, tra cui anche 21 pezzi del cranio. I sacri resti del Corpo di S. Agostino giacciono dentro l’Urna di cristallo e bronzo dorato del 1833, fatta eseguire dal Vescovo di Pavia mons. Luigi Tosi e abbellita poi, nel 1884, dal Vescovo mons. Agostino Riboldi.

L’Urna di cristallo e bronzo dorato è inserita all’interno dell’Urna argentea originaria. Il manufatto di oreficeria longobarda dell’VIII secolo venne fatta eseguire dal re Liutprando quando il Corpo di S. Agostino fu traslato a Pavia. Entrando nella basilica si è sconcertati dalla profondità di campo e dalla bellezza dell’Arca che sovrasta l’altare e dal dipinto della cupola dorata che appare come un mosaico.

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Autunno Agostiniano e ospitalità diffusa
Pavia Centro storico
Pavia Centro storico (ph. p. ricciardi © Mondointasca.it)

Pavia non è solo cultura. Per l’anno Agostiniano si è ampliata l’offerta turistica con l’ospitalità diffusa. L’Assessorato al Turismo del Comune di Pavia e l’Associazione Commercianti, hanno promosso il Circuito di Accoglienza e Ricettività. Il progetto ha coinvolto ristoranti, bar, alberghi e attività della città, che hanno scelto di inserire nella propria offerta un prodotto ispirato alla figura di Sant’Agostino. Tra questi troviamo il Vita, la Locanda del Carmine e la Taverna del Gentilorco. In questi ristoranti, si potranno gustare ricette originali, antiche e moderne, preparate secondo le ricette descritte o citate in opere agostiniane.

Qualche esempio: Vellutata di legumi (piselli e cicerchie) con crostini di pane all’aglio e pancetta piacentina croccante, servita in una terrina di terracotta. Il piatto si ispirata a opere di letteratura gastronomica di epoca antica e moderna, degustabile presso la Taverna del Gentilorco.

Tortino dolce sant'Agostino con ingredienti
Tortino, dolce di Sant’Agostino con ingredienti

Manzo con pomodoro cotto in CBT servito con salsa e salsa verde e contorno di cipolla arrosto, ispirata alle modalità in cui si cucinava anticamente la carne (una cottura molto lenta, a temperature basse), rileggendola in chiave contemporanea. Piatto proposto dalla Locanda del Carmine. 
Tortino con miele, mandorle, pinoli, noci e uvetta, servito su crema alla grappa. Il Vita Restaurant ha riproposto questo dolce storico, menzionato nel De Beata Vita di Sant’Agostino.

Il calendario degli eventi prosegue fino a dicembre. Per informazioni aggiornate consultare il sito Pavia Città di Sant’Agostino  oppure inviare una mail a: paviasantagostino2023@gmail.com per avere le info sui tour enogastronomici e prenotare.

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