La città di Todi, con il suo fascino storico e il panorama suggestivo, dedica una prestigiosa mostra a Mark Di Suvero, uno dei più importanti scultori viventi dell’arte contemporanea a livello internazionale.
Nato a Shanghai nel 1933 e cresciuto negli Stati Uniti, Di Suvero è celebre per le sue monumentali sculture in acciaio, caratterizzate da un forte senso di dinamismo e da una straordinaria capacità di dialogare con lo spazio circostante.
La rassegna, “Mark Di Suvero. Spacetime” è visitabile in vari punti chiave della città umbra fino al 27 ottobre 2024. La mostra, curata da Marco Tonelli e promossa dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, è stata realizzata in collaborazione col Comune di Todi e il patrocinio della Regione Umbria, della provincia di Perugia, del Ministero della Cultura e di Todi26 – città candidata a diventare Capitale Italiana 2026 dell’Arte Contemporanea.
Spacetime e il Festival delle Arti di Todi
La mostra si inserisce nell’ambito della quarta edizione del Festival delle Arti di Todi e propone una personale dell’artista statunitense di origini italiane, la prima in Italia dopo il 1995, distribuita nel centro storico della cittadina umbra.
L’artista ama creare opere dalle forme imponenti utilizzando materiali industriali dando luogo ad un affascinante contrasto con l’architettura storica di Todi instaurando un dialogo tra l’antico ed il moderno, tra elementi della natura e le costruzioni umane.
Percorso espositivo
Straordinario il percorso espositivo che si apre con la grande scultura denominata Neruda’s Gate (2005) collocata in Piazza del Popolo. Si tratta di un enorme portale rosso costruito in acciaio nel 2005, alto 8 metri dedicato al poeta cileno deceduto pochi giorni dopo il golpe di Pinochet nel 1973. Fedele all’impronta dinamica delle sue opere, l’artista ha volutamente inclinato la struttura per trasmettere ancor più la forza espressiva e drammatica.
L’opera, al termine della mostra, grazie a un contratto di comodato d’uso sarà installata a Todi, al Parco del Ponte Bailey, ai piedi del colle su cui si erge la cittadina umbra, un’area industriale dove sorgerà un polo scolastico.
Uno degli aspetti più rilevanti del lavoro di Mark Di Suvero è il modo in cui le sue opere interagiscono con l’ambiente in cui sono collocate.
Le sue sculture, spesso caratterizzate da elementi mobili o sospesi, sembrano sfidare la gravità, trasmettendo una sensazione di leggerezza nonostante la robustezza dei materiali utilizzati.
In questa mostra, l’artista ha scelto alcune delle sue opere più iconiche, permettendo ai visitatori di immergersi nella sua poetica, che esplora temi come l’equilibrio, il movimento e la tensione.
Spacetime: arte, spazio e comunità
Il titolo dell’esposizione Spacetime evidenzia il carattere dell’artista proteso a riflettere sui concetti di materia e antimateria, di relatività, di spazio a quattro dimensioni, di fisica quantistica ma anche di esplorare il rapporto tra arte, spazio e comunità.
All’interno della Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo sono esposti dipinti di grandi dimensioni e piccole sculture, provenienti dalla sua collezione personale e dal suo atelier a New York realizzati in acrilico e pittura fosforescente.
In queste sale si avrà modo di ammirare tre Puzzle Pieces, opere plastiche realizzate in titanio e alluminio a disposizione del pubblico che potrà così assemblare i vari pezzi interagendo direttamente con l’opera d’arte.
L’artista ha anche realizzato il manifesto ufficiale per la 38ª edizione del Todi Festival, uno degli eventi culturali più importanti in Italia e in Umbria, che abbraccia teatro, musica e arti visive in concomitanza con il Festival delle Arti.
Spacetime oltre la mostra
Durante il periodo di apertura dell’esposizione si terrà una serie di iniziative collaterali gratuite (solo su prenotazione, T. 339.1184278), come Spacetime tour, visite guidate ai luoghi della mostra, trekking urbani sull’arte contemporanea a Todi, Kids Art Day, laboratori didattici per bambini dai 4 ai 10 anni e famiglie sull’arte contemporanea con un educatore d’infanzia specializzato.
Accompagna la rassegna il catalogo a cura di Marco Tonelli.
Informazioni: www.fondazioneprogettibeverlypepper.com
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