Giovedì 19 Settembre 2024 - Anno XXII

Le storie straordinarie di Alberto Martini

mostra Alberto Martini Oderzo Treviso Storie straordinarie

La città di Oderzo a 70 anni dalla morte di Alberto Martini dedica al suo concittadino una mostra dal titolo: “Le storie straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe”. Dal 27 settembre a Palazzo Foscolo esposte 120 opere, tra dipinti, disegni e volumi.

Treviso Oderzo Alberto Martini -Le due farfalle
Alberto Martini, “Le due farfalle” o “Nel giardino di Diana”, Verona, Biblioteca Civica

Per celebrare i 70 anni dalla morte di Alberto Martini, la città di Oderzo ne tributa la fama attraverso la mostra denominata “Le storie straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe” presso Palazzo Foscolo, aperta al pubblico dal 27 Settembre 2024 al 25 Marzo 2025.

«L’arte è vivo sogno-estasi sublime-cieco chi non la sente-impotente, morto(…)»
«Vivevo e disegnavo in preda ad una foga febbrile»

Con queste parole, Alberto Martini (1876-1954), nato a Oderzo (Treviso), rivelò fin da giovane una spiccata vocazione artistica. Le sue creazioni vanno oltre la semplice rappresentazione realistica: non si limitano a narrare storie visive, ma suscitano emozioni profonde e singolari.

Le sue opere, intrise di mistero, immaginazione e suggestioni oniriche, trascinano lo spettatore in un universo sospeso tra il macabro e il fantastico, dove il sogno si manifesta nelle sue forme più sorprendenti e visionarie.

Alberto Martini sostenitore del surrealismo
Treviso Oderzo Alberto Marini Le storie straordinarie
Alberto Martini, L’uomo che crea (1920) MART Rovereto,
©Archivio Fotografico e Mediateca

Fedele a questi sentimenti dell’animo umano, Martini divenne un sostenitore e precursore del surrealismo, movimento artistico d’avanguardia che si sviluppò negli anni Venti del secolo scorso. Tra i suoi principali esponenti figurano artisti di grande rilievo come Salvador Dalí, René Magritte, André Masson, Joan Miró e Alberto Giacometti.

Oltre a Oderzo sono previsti eventi a Milano, Venezia e Treviso. Al Castello Sforzesco a Milano ci sarà la mostra “La Danza Macabra”, dal 2 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025. Esposizioni anche a Treviso e a Venezia, città dove l’artista ha lasciato un segno indelebile.

Le celebrazioni, che rientrano nei “Grandi Eventi” della Regione Veneto, sono promosse dalla Fondazione Oderzo Cultura, con l’organizzazione generale di Villaggio Globale International e la curatela di Paola Bonifacio, Alessandro Botta.
Il supporto scientifico è stato affidato a Giorgio Marini, Rodolphe Rapetti, Giandomenico Romanelli, Carlo Sisi, Francesca Tasso, Fabrizio Malachin e Debora Rossi, coordinati da Carlo Sala.

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Molte delle opere mai esposte o inedite
Treviso Oderzo Alberto Martini, Farfalla Crepuscolare
Alberto Martini, Farfalla crepuscolare
1912-1913 (ph. Manuel Silvestri)

Le opere dell’artista— molte delle quali inedite o mai esposte prima- provengono dal ricco patrimonio della Pinacoteca “Aberto Martini”, da collezioni private, dagli eredi dell’artista e da prestiti museali.

Figlio d’arte, con un padre professore di disegno, Martini imparò presto a disegnare, mosso dal desiderio di creare oltre i confini dell’immaginazione.
Questo significa disegnare superando la logica, la razionalità e il giudizio, per esplorare l’inconscio, ampliare la visione della realtà e scoprire nuove idee.

Illustrazioni di Martini per opere letterari
Treviso Oderzo Alberto Martini, Il Bacio
Alberto Martini, Il Bacio 1915 (Fondazione Oderzo Cultura)

Alberto Martini è conosciuto soprattutto per le molteplici illustrazioni che hanno contribuito ad arricchire opere letterarie. 
Tra queste “La Secchia Rapita” di Alessandro Tassoni, in cui vi sono 130 disegni grotteschi che ricordano alcuni maestri d’oltralpe, come pure la “Divina Commedia” incoraggiato e sostenuto da Vittorio Pica, critico d’arte napoletano conosciuto a Torino col quale instaurerà una duratura amicizia.

Dal 1898 intraprende una serie di viaggi in Italia e in molti paesi d’Europa attraverso i quali avrà modo di incontrare altri intellettuali e artisti. 

In seguito ad una fortunata mostra a Londra nel 1905, Martini inizia ad illustrare i “Racconti straordinari” di Edgar Allan Poe, scrittore americano affascinato dal filone thriller.

Oderzo e “Le storie straordinarie”
Treviso Oderzo Alberto Martini, Notturno 1907
Alberto Martini, Notturno 1907 – Collezione privata

La mostra a Palazzo Foscolo di Oderzo, permette ai visitatori di immergersi nelle sue straordinarie illustrazioni per i Racconti di Poe, esponendo 120 opere, tra dipinti, disegni, volumi che riflettono il mondo oscuro e visionario dell’artista. In questi lavori, Alberto Martini riuscì a evocare l’angoscia e la suspense tipiche del maestro americano, dimostrando una capacità rara di tradurre il testo in immagini fortemente espressive. 
È un noir rappresentato da mostri, corvi, teschi, scheletri reso ancor più incisivo dal chiaroscuro del tratto con inchiostro di china.
Le sue interpretazioni grafiche dei racconti dello scrittore americano sono considerate tra le più intense e fedeli alla complessità emotiva e narrativa dei testi.

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Autori a confronto
Treviso Oderzo Alberto Martini autoritratto
Autoritratto, biglietto da visita

La mostra includerà opere di Gaetano Previati, Illemo Camelli, James Ensor ed Édouard Manet, a confronto con quelle di Martini, evidenziandone l’originalità e la forza visionaria delle sue illustrazioni. 
Il percorso espositivo a Palazzo Foscolo, si apre con l’Autoritratto di Alberto Martini, opera del 1914 emblematica che introduce lo spettatore nel mondo visionario dell’artista. Questo autoritratto non solo rappresenta la sua figura, ma racchiude anche il suo modo ironico e sofisticato di presentarsi al pubblico, riflettendo il suo stile ricercato e simbolico.

Treviso Oderzo Alberto Martini
Alberto Martini, allegoria della guerra

Accanto all’autoritratto una serie di prime opere di Martini, che rivelano già le tematiche principali della sua cifra stilistica graffiante ed onirica. Fin dai primi lavori, Alberto Martini si distingue per la sua precisione tecnica e per la profondità emotiva delle sue immagini, anticipando le atmosfere oniriche e misteriose che caratterizzeranno gran parte della sua carriera.

Tra le creazioni più significative si trovano i disegni del ciclo “Le corti dei miracoli”, ispirato a Victor Hugo, oltre al bozzetto su cartone e al grande olio raffigurante un’ “Antica gualchiera trevigiana” per la lavorazione della lana. Il focus sono comunque i 105 disegni, realizzati tra il 1905 e il 1908 fino al 1936, per illustrare i Racconti Straordinari di Edgar Allan Poe.
La mostra si chiude con l’ultimo, intimo autoritratto, ed il suo testamento spirituale “La finestra di Psiche nella casa del poeta”.

Informazioni:

www.oderzocultura.it/

www.milanocastello.it/it/content/orari-e-biglietteria

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