Il cambiamento climatico è ormai una realtà tangibile per la maggioranza degli italiani. L’82% della popolazione riconosce il fenomeno come un processo in atto e percepisce il riscaldamento globale come una minaccia concreta per il pianeta.
Questi dati emergono dalla ricerca “Il cambiamento climatico nella percezione degli italiani”, condotta da Eumetra per 3Bmeteo, che ha intervistato oltre 1.500 italiani di età compresa tra i 18 e i 70 anni per comprendere meglio il loro punto di vista.
Le principali preoccupazioni sono orientate verso la siccità, la carenza di acqua e l’aumento delle temperature. A queste si aggiungono fenomeni meteorologici estremi, come grandinate e alluvioni, che amplificano l’urgenza di una risposta concreta.
Amazzonia: viaggio nella foresta per il clima
Nel cuore della foresta amazzonica, uno degli ecosistemi più cruciali e fragili del nostro pianeta, prenderà il via una spedizione straordinaria.
La “Missione Amazzonia 2024”, presentata da 3Bmeteo e realizzata in collaborazione con la biologa della conservazione Emanuela Evangelista, nasce come un’iniziativa concreta per sensibilizzare sull’impatto del cambiamento climatico e delle attività umane sul più grande polmone verde della Terra.
Dopo l’importante tappa della “Missione Groenlandia” del 2023, 3Bmeteo continua il suo “Project for Climate Change” in Amazzonia, con l’obiettivo di testimoniare i cambiamenti che stanno minacciando uno degli ecosistemi più preziosi al mondo.
Dal 3 al 19 novembre, la biologa romana guiderà un team di meteorologi, scienziati e documentaristi in un viaggio attraverso il cuore della foresta, toccando le comunità indigene e le aree colpite dalla deforestazione e dagli incendi.
A capo del team sarà Paolo Corazzon, divulgatore scientifico e meteorologo, che insieme agli altri membri della spedizione raccoglierà dati e testimonianze per offrire uno sguardo ravvicinato sugli effetti dei cambiamenti climatici e dell’intervento umano su questa vasta area verde. L’impegno è sostenuto da A2A come main sponsor e da altri partner tecnici.
Natura in pericolo: deforestazione e siccità
Ogni giorno, deforestazione, incendi, allevamenti e attività minerarie estendono l’impatto negativo su una porzione sempre più ampia della foresta amazzonica, modificando profondamente il suo ecosistema e contribuendo al rilascio di ingenti quantità di CO2 nell’atmosfera. In un anno segnato dalle temperature globali più alte mai registrate, l’Amazzonia è colpita da una combinazione devastante di siccità e incendi. La siccità ha portato i corsi d’acqua a livelli storicamente bassi, minacciando le risorse vitali per flora, fauna e comunità indigene che vivono lungo il Rio delle Amazzoni.
La biologa Emanuela Evangelista vive da oltre un decennio in un villaggio amazzonico, a stretto contatto con la popolazione locale, testimoniando in prima persona i cambiamenti drammatici che stanno alterando l’ecosistema della foresta. “La situazione è ormai critica: gli effetti del cambiamento climatico si manifestano con una frequenza sempre maggiore, mentre il fragile equilibrio della foresta è sempre più minacciato,” spiega Evangelista.
Verso un futuro di maggiore consapevolezza
Secondo la ricerca di Eumetra, l’84% degli italiani riconosce una responsabilità umana al cambiamento climatico in atto. Tuttavia, ancora una piccola percentuale (7%) attribuisce il fenomeno solo a processi naturali, senza implicazioni antropiche, mentre un 3% si spinge a definirlo una “bufala”.
La ricerca evidenzia che gli italiani stanno acquisendo una maggiore consapevolezza dei cambiamenti climatici. In particolare le generazioni più giovani dimostrano una crescente sensibilità verso comportamenti sostenibili, visti come unico rimedio ad una situazione ormai insostenibile.
Cambiamento climatico: priorità e misure urgenti
Tra le misure ritenute più urgenti dagli italiani per contrastare il cambiamento climatico, le fonti rinnovabili sono al primo posto, seguite dalla riduzione dei consumi d’acqua e di energia. Risulta ancora troppo bassa la propensione verso interventi che coinvolgano direttamente il comportamento individuale, come l’adozione di mezzi di trasporto meno inquinanti o uno stile di vita più sostenibile.
Troppo spesso, infatti, siamo portati a pensare che siano gli altri il problema, che solo le istituzioni e le nazioni più grandi e popolose possano attuare misure di mitigazione e prevenzione. Non dobbiamo dimenticare però che il nostro contributo è fondamentale, le istituzioni possono stabilire regole e divieti, ma noi come cittadini dobbiamo favorire il cambiamento con il nostro stile di vita, piuttosto che ostacolarlo.
Un viaggio di studio e testimonianza
Il programma della Missione Amazzonia 2024 si snoda tra diverse tappe, ognuna delle quali offrirà un diverso angolo di osservazione sulla situazione della foresta. Dall’incontro con i “Kayapó” e i “Munduruku” (tribù indigene che vivono lungo i principali corsi d’acqua amazzonici, custodi di conoscenze preziose sugli equilibri della foresta), all’osservazione diretta degli effetti devastanti delle miniere d’oro, del disboscamento e delle monoculture di soia. La spedizione toccherà luoghi simbolici e significativi per comprendere l’attuale stato di salute della foresta.
“Il nostro obiettivo è di offrire una testimonianza diretta e concreta di quello che sta accadendo, per sensibilizzare l’opinione pubblica e dimostrare che le azioni collettive e individuali possono davvero fare la differenza,” spiega Corazzon. Durante la spedizione, il team di 3Bmeteo utilizzerà i propri canali social e l’app per condividere l’esperienza in corso, avvicinando il pubblico alle problematiche di una regione remota ma fondamentale per il benessere del nostro pianeta.
L’urgenza della consapevolezza
Il collasso del bacino amazzonico avrebbe effetti devastanti, con il rilascio di CO2 pari a dieci anni di emissioni globali, rendendo quasi impossibile il controllo della crisi climatica. Evangelista sottolinea l’importanza di agire: “Solo comprendendo la fragilità della foresta possiamo capire perché è necessario preservarla. Le nostre azioni, anche le più piccole, sono in grado di influenzare questo equilibrio delicato.”
L’incontro tra cultura, scienza e attivismo si concretizza quindi in un’esperienza che non è solo di esplorazione, ma anche un modo per avvicinare le persone alla realtà del cambiamento climatico e ai suoi effetti devastanti.
Informazioni sui progetti di Amazônia Onlus www.amazoniabr.org
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