Venerdì 14 Marzo 2025 - Anno XXIII

Che Guevara: viaggio nella storia moderna di un uomo e di un mito

Che Guevara a L'Avana, 1961

Dal 27 marzo al 30 giugno il Museo Civico Archeologico di Bologna ospita la mostra “CHE GUEVARA tú y todos”. Centinaia di pensieri, diari, lettere, fotografie, video e audio raccontano intimamente una delle personalità che hanno segnato un’epoca e l’immaginario collettivo di generazioni.

Ernesto Che Guevara in Sierra Maestra,1958
Ernesto Che Guevara in Sierra Maestra,1958 (©Centro-de-Estudios-Che-Guevara)

Ernesto Guevara de la Serna, universalmente conosciuto come Che Guevara, ha segnato l’immaginario collettivo di intere generazioni. Negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta erano in tanti i giovani che nella propria cameretta, magari insieme al manifesto del cantante o della band preferita, aveva appeso quello di ‘El Che’. Una figura divenuta icona stessa del rivoluzionario.

La storia intima dell’uomo e del rivoluzionario sarà rappresentata al Museo Civico Archeologico di Bologna, dal 27 marzo al 30 giugno 2025, nella mostra: “CHE GUEVARA tú y todos, L’esposizione riguarda un vasto repertorio fotografico e documentaristico inedito proveniente dall’archivio del Centros de Estudios Che Guevara a L’Avana.

La mostra ripercorre come in un viaggio la vita dell’uomo e del rivoluzionario. Il pubblico avrà l’opportunità di esplorare, grazie a strumenti digitali e interattivi, i momenti cruciali della vita di Che Guevara, permettendo di scoprire la sua umanità, i suoi ideali e i suoi legami affettivi
All’interno, saranno contestualizzati gli eventi storici e geopolitici di un periodo cruciale, dagli inizi degli anni ’50 alla fine degli anni ‘60.

Tú y todos”: Memoria del Mondo
Ernesto Guevara, Buenos Aires. Argentina, 1951
Ernesto Guevara, Buenos Aires. Argentina, 1951 (©Centro de Estudios Che Guevara)

La mostra, ideata e realizzata da SIMMETRICO Cultura, è curata da Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara e Maria del Carmen Ariet Garcia, con una colonna sonora originale composta da Andrea Guerra.

Hanno collaborato l’Università degli Studi di Milano, l’Università IULM e il Settore Musei Civici | Museo Civico Archeologico Bologna, con il patrocinio del Comune di Bologna.

Il poderoso archivio fotografico e documentaristico del Centro de Estudios Che Guevara, ha avuto il riconoscimento di patrimonio di interesse “Memoria del Mondo” dell’UNESCO nel 2013.

Quella parte del titolo della mostra: tú y todos, riprende un verso intenso e toccante di una poesia che Che Guevara scrisse alla moglie Aleida prima della sua partenza per la Bolivia, dove fu catturato e assassinato il 9 ottobre 1967, dopo un lungo interrogatorio.
Un modo per restituire una dimensione intima alla figura di Ernesto Che Guevara, distaccandola dal mito del guerrigliero intransigente e senza paura. Un mito costruito dai media dell’epoca, a favore o contro a seconda dello schieramento politico di appartenenza.

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Percorso espositivo
Che Guevara con la moglie Aleida e i figli, 1965
Che Guevara con la moglie Aleida e i figli, 1965 (©Centro de-Estudios Che Guevara)

La mostra “CHE GUEVARA tú y todos” propone oltre 2.000 documenti inediti, tra cui lettere, appunti, diari, fotografie scattate da lui stesso, immagini ufficiali e private, scritti autografi e video dell’epoca.
Il percorso di visita si sviluppa su tre livelli narrativi. Ognuno utilizza soluzioni multimediali specifiche di particolare efficacia comunicativa.
Il primo livello narrativo, di stampo giornalistico, è il Contesto storico e geopolitico, che introduce il visitatore al quadro geopolitico dell’epoca, ponendo le basi per comprendere il contesto in cui Che Guevara ha vissuto e agito.

Ernesto Guevara con Aleida March, 1959
Ernesto Che Guevara con Aleida March, 1959 (©Centro de-Estudios Che Guevara)

Il secondo livello, di natura biografica, presenta materiali d’archivio inediti che ripercorrono gli eventi pubblici e privati della vita di Che Guevara.
Si ritrovano i suoi celebri discorsi ufficiali e anche le riflessioni sull’educazione; e poi anche gli interventi che vanno dalla politica estera all’economia.
Per giungere infine al significato della rivoluzione e alla speranza nell’“Uomo Nuovo”.

Il terzo livello è più intimistico. Si sviluppa attraverso frammenti dei suoi scritti personali, come diari e lettere ai familiari e agli amici. 
Si trovano anche le registrazioni inedite delle poesie che Guevara compose per la moglie Aleida.
Quest’ultimo livello rivela anche i dubbi, le contraddizioni e le riflessioni che caratterizzavano l’uomo dietro il mito.

Installazione multidimensionale
El Che arrestato prima di morire in Bolivia nel 1967
Che Guevara prima di morire in Bolivia, 1967

La narrazione si snoda lungo una linea temporale arricchita da immagini storiche, filmati e registrazioni di discorsi, dal 1959 – “Anno della Liberazione” di Cuba – fino al 1967, l’anno della missione in Bolivia, l’ultima avventura.

La conclusione del percorso espositivo si conclude con un’installazione multidimensionale, realizzata dall’artista americano Michael Murphy, pioniere della Perceptual Art.

L’opera, intitolata Che: ritratto di Ernesto Guevara, è una ricostruzione tridimensionale del celebre ritratto del Che, capace di trasformarsi nella sua altrettanto iconica firma.

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Argentina Cuba Bolivia El Che in Congo nel 1965
Che Guevara in Congo 1965 (©Centro de Estudios Che Guevara)

Daniele Zambelli, direttore artistico e curatore della mostra ha commentato: “Dopo due anni di lavoro, ciò che mi rimane di questo dialogo ideale con Ernesto Che Guevara è la scoperta di un uomo intenso, che ha dedicato tutto sé stesso al servizio di un’idea ‘stramba’: un’umanità che ha come imperativo morale l’evoluzione verso una società più giusta. Un intellettuale che ha trasformato l’utopia dell’‘uomo nuovo’ in azione concreta, lavorando per costruire una società orientata al bene comune, una società che non dimentica gli ultimi.”

E ha concluso dicendo: “Spero che la mostra permetta al pubblico, soprattutto ai più giovani, di instaurare un proprio dialogo ideale con il personaggio e con quel periodo storico così cruciale. Comprendere meglio il passato è essenziale per interpretare il presente che oggi viviamo”.

Informazioni utili

CHE GUEVARA tú y todos, Museo Civico Archeologico – Via dell’Archiginnasio 2, Bologna. Dal 27 marzo al 30 giugno 2025.
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 alle 18.00; sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 19.00; martedì giorno di chiusura.

Sito web: www.mostracheguevara.com –  www.museibologna.it  

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