Venerdì 5 Dicembre 2025 - Anno XXIII

Sciacca 3: Sogno d’artista

Sicilia Sciacca Palazzo comunale

L’ultima tappa del nostro tour a Sciacca. Visita al Castello incantato dove i sudditi sono oltre 200 teste scolpite nella pietra. Il Monte San Calogero e la magnifica esperienza tra alici, pasta e coralli.

Sciacca Castello Incantato sculture di Filippo Bentivegna
Castello Incantato – le sculture di Filippo Bentivegna (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

La nostra visita a Sciacca sta per concludersi; mancano solo alcune visite da effettuare in località discoste dal centro storico ed è necessario procurarci un’auto. La nostra tappa motorizzata più vicina è il Castello Incantato ubicato sulla strada dedicata a Filippo Bentivegna, uno scultore nativo di Sciacca che lavorava in questo grande appezzamento di terreno di sua proprietà.

Il castello però non c’è! Ma tale era considerato dall’artista il quale si era nominato Re di questo luogo nel quale erano presenti oltre 20.000 teste da lui scolpite nella pietra, che considerava suoi sudditi.
In questa visione onirica ogni sua creatura aveva un nome e una storia che amava raccontare alle pochissime persone alle quali aveva consentito l’accesso nel suo regno.

Una storia che comincia nel secolo scorso
Castello Incantato sculture
Testa scolpita nella pietra di Filippo Bentivegna (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

La storia di quest’uomo umile nato nel 1888, lo vede emigrato in America nel 1913 dove lavorò nella costruzione della ferrovia insieme ai pellerossa, suoi compagni di lavoro. 
Ma la sua vita cambiò repentinamente quando venne gravemente ferito per essersi innamorato di una ragazza.
Rimase quattro giorni in coma e quando si svegliò non era più lo stesso. Rientrato a Sciacca, comprò un terreno e cominciò a scolpire la pietra per creare le sue teste spesso dipinte di rosso, in ricordo dei suoi amici indiani.

Il nostro Filippo era chiamato pazzo dai suoi compaesani, ma certamente non lo era. Pur non avendo mai pensato di vendere un’opera, nel tempo riuscì a comprare altro terreno per ampliare il suo regno.
In questo modo riuscì a vivere accanto alle sue creature senza problemi economici grazie alla liquidazione percepita in dollari e alla pensione maturata.

Filippo Bentivegna da Sciacca a Losanna
Sicilia Agrigento Sciacca Castello Incantato
Sculture e i disegni di Filippo Bentivegna (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Tra le poche persone accettate a corte ci fu un pittore svedese che lo convinse ad organizzare una mostra in Sciacca. Purtroppo l’esposizione non ebbe successo ma captò l’interesse della stampa la quale fece conoscere la sua opera anche al di fuori dei confini regionali. Infatti, alcune sue sculture sono ancora oggi esposte al Museo dell’Art Brut di Losanna.

Oggi visitiamo l’area nella quale visse e lavorò Filippo Bentivegna in cui sono raccolte e ordinatamente esposte circa 3.000 sculture. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1967, il luogo rimase incustodito e molti lavori furono distrutti o depredati.

LEGGI ANCHE  Nubia, l’altra metà del Sudan
La montagna di Sciacca: Monte San Calogero
Sicilia Sciacca Monte San Calogero o Kronio Basilica
Basilica di San Calogero (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Il nome della montagna, chiamata anche Kronio, fa riferimento al Santo qui rifugiatosi per sfuggire alla persecuzione dei cristiani da parte turca. Le grotte che lo accolsero si rivelarono ricche di vapori curativi, successivamente utilizzati dall’eremita per dare soccorso e ausilio agli infermi.
Fu così che San Calogero divenne protettore dei malati; la sua nomea di guaritore ha attraversato i secoli per giungere ancora viva ai nostri giorni, tanto da essere eletto Patrono in diverse città siciliane.

Sicilia Sciacca Basilica di San Calogero
Basilica di San Calogero interno (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Nel 1530, al di sopra di una preesistente chiesetta, fu edificato il Santuario a lui dedicato nel punto più alto della montagna. Oggi è sede di continui pellegrinaggi che, come noi, visitano la piccola caverna scavata nella roccia dove, si dice, dormisse e la stanza, aperta sul sagrato, dove sono esposti alcuni ricordi del Santo oltre a numerosi ex voto. A causa della chiusura temporanea non ci è stato possibile visitare le Grotte Vaporose, ricche di quei vapori termali utili per la cura di numerose malattie della pelle.

Abbiamo così rivolto il nostro interesse alla Basilica riccamente decorata da affreschi e statue; tra queste emerge la candida scultura rappresentante San Calogero posta al di sopra dell’altare centrale.

Turismo esperienziale tra alici, pasta e coralli
Sciacca stabilimento Ittico Original Curreri lavorazione delle alici
Lavorazione delle alici (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Nella meravigliosa cittadina di Sciacca non manca la possibilità di partecipare ad attività tradizionali. A pochi chilometri dal borgo, l’Industria Ittica Conserviera Curreri, azienda ecosostenibile, dal 1995 cura l’esclusiva lavorazione delle alici.

Oggi è la quarta generazione della famiglia Curreri alla guida dell’intero ciclo di lavorazione delle alici da conservare sott’olio extra vergine d’oliva. Passando dalla pulitura iniziale, alla sfilettatura, al peso, alla salatura – con sale proveniente dalle Saline di Trapani e Marsala – fino al confezionamento sotto vuoto, tutte le operazioni sono effettuate manualmente da un nutrito gruppo di donne e uomini.

LEGGI ANCHE  Ciak, Si...cilia
Sciacca Ceramiche artistiche Carlino e maioliche Gurreri
Ceramiche artistiche studio Carlino e a destra maioliche Gurreri (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

In pieno centro città, invece, presso numerosi Info Point della Cooperativa 5 Sensi, è possibile mettere “le mani in pasta”! Dalla Mugnaia di Caterina Sabella abbiamo la possibilità di macinare i grani antichi nel moderno mulino per preparare i più svariati formati di pasta. 
Mentre da Antonino Gurreri o presso lo Studio d’Arte Carlino sarà possibile assistere alle loro lavorazioni ma, questa volta, le mani andranno messe sulla malleabile argilla.

Infine, volendo imparare l’arte dei gioiellieri non resta che rivolgersi a Oro di Sciacca, un artista che, dal connubio di nuances tra il giallo dell’oro ed il rosa-arancio del corallo, crea artistici e preziosi monili. In particolare è da sottolineare che il raro corallo di Sciacca si ricava dai fondali sui quali giace la famosa isola Ferdinandea, di origine vulcanica, che ebbe vita breve in quanto la sua presenza nelle acque durò solo un anno.

Restano i Ricordi

In questo lungo peregrinare crediamo di essere riusciti a tener fede al fil rouge della Cooperativa di Sciacca: i 5 Sensi del Museo Diffuso. Abbiamo visto i colori della città, i monumenti e il mare. Abbiamo udito i silenzi di un’operosa cittadina, lo sciabordio del mare, il vocio dei pescatori, il canto delle sirene tra delle barche ormeggiate, i racconti di un tempo che fu. Abbiamo toccato le crete, i coralli e le ceramiche, gustato pietanze che sanno di mare e colto il loro accattivante profumo, percepito il pungente odore provenire dalle viscere della terra.

Info utili

LEGGI ANCHE  Sorpresa Uruguay

 È del tutto evidente che il percorso descritto fin dalla prima puntata, pur toccando i punti salienti di Sciacca, non può considerarsi esaustivo. Inoltre è da specificare che la visita non si è svolta in un solo giorno ma è stato necessario protrarla oltre il weekend. Conseguentemente abbiamo avuto necessità, per ovvie ragioni, di fermarci per le necessarie pause di pranzo e cena. Queste soste ci consentono, pertanto, di consigliare alcuni dei locali da noi testati:

  • Ristorante Le Stranizze – Via Garibaldi – 0925 81734
  • Cantina De Gregorio – C/da Ragana – 0925 991299 – info@cantinedegregorio.it
  • Trattoria La Matrice – Piazza Don Minzoni 9 – 351 2262617 – lamatrice2.0@libero.it
  • Bar Pasticceria Nuovo Fiore – via Incisa 37 – per i tipici e dolcissimi Cucchiteddi
PHOTO GALLERY SCIACCA 3

Leggi anche

MONFERRATO: IL VALORE DELLA COOPERAZIONE PER CRESCERE INSIEME 

SCIACCA 2: IL PATRIMONIO ARTISTICO 

VIAGGIO A CHEMNITZ LA MANCHESTER SASSONE 

Condividi sui social: