La prima giornata nel Kufsteinerland ci ha lasciati con il sapore della cucina sudtirolese sulle labbra e l’immagine surreale di quell’acqua turchese che sgorga dietro il Gasthof Blaue Quelle.

La sveglia della domenica mattina, però, suona sorprendentemente presto, ma il sonno lascia spazio alla curiosità. Prima meta della giornata: una passeggiata lenta e distesa attorno al lago Hechtsee, a pochi chilometri dalla città. È uno di quegli specchi d’acqua che d’estate brulicano di voci, teli stesi al sole e tuffi improvvisi, mentre a fine novembre si fanno silenziosi e raccolti, limitandosi a riflettere il cielo basso e grigio e le montagne già spruzzate di neve, con una calma solenne e quasi immobile.
Il sentiero che circonda il lago invita naturalmente alla contemplazione: i passi seguono il ritmo del respiro, l’aria è limpida e pungente, e porta con sé quel profumo inconfondibile che annuncia l’inverno ormai alle porte.
La fortezza di Kufstein

Alle 11:45 siamo già alla Fortezza di Kufstein. Perché a mezzogiorno in punto succede qualcosa che a Kufstein succede da quasi un secolo: l’Organo degli Eroi – la Heldenorgel – inizia a suonare. Nato come monumento sonoro ai caduti della Prima guerra mondiale, oggi è il più grande organo all’aperto del mondo: dopo l’ultimo ampliamento del 2009 conta 4.948 canne, 65 registri su quattro manuali, ed è in grado di riempire di musica tutto l’Inntal fino a una decina di chilometri di distanza
La fortezza domina Kufstein dall’alto di una rupe rocciosa che sembra progettata apposta per farvi venire il torcicollo. Per secoli è stata contesa tra bavaresi e austriaci con una tenacia degna di un derby calcistico. Oggi è molto più pacifica: ci si può salire con una comoda funivia panoramica (inclusa nella Kufsteinerland Card, quella carta magica che ogni ospite riceve al check-in e che apre più porte di un pass VIP), anche se salirci percorrendo le scale, gradino dopo gradino, mantiene un fascino che vi assicuriamo vale la pena della fatica in più.

Il concerto dura di solito una quindicina di minuti, e il posto migliore per ascoltarlo è la piazzetta davanti all’ingresso della fortezza. I maestri organisti che si alternano alla sua ‘guida’ conoscono il loro strumento come un pilota di Formula 1 conosce la propria macchina. Le note rimbombano tra le montagne, rimbalzano sui muri della fortezza, si insinuano nelle strade del centro storico. È difficile non farsi prendere dall’emozione, anche se si è scettici per natura e magari si preferisce il rock al barocco.
Dettaglio tecnico affascinante: mentre voi ascoltate il suono che vi arriva dalle mura, l’organista suona da una casetta separata nel Bürgerturm e sente il proprio strumento in tempo reale grazie a un sistema di monitor, perché il suono “vero” ci mette qualche decimo di secondo a raggiungere la città.
Dentro la fortezza: storia e mercatini

Dopo il concerto, la fortezza si svela come un vero e proprio labirinto: una sequenza intricata di cortili interni, scale che si inseguono, gallerie sotterranee e sale museali. Tra i luoghi più impressionanti c’è il Tiefer Brunnen, un pozzo che scende per sessanta metri nel cuore della roccia. E poi il Kaisertum, l’ex prigione di Stato, dove venivano rinchiusi i dissidenti politici.
Oggi, sulle sue pareti, restano le lettere e le tracce lasciate dai prigionieri: rivoluzionari ungheresi, patrioti italiani, idealisti di ogni provenienza, accomunati dall’aver avuto idee considerate “sbagliate” nel momento “sbagliato” della storia.

Il mercatino della fortezza è diverso da quello del centro città. Qui l’attenzione è sull’artigianato regionale di qualità, presentato nelle storiche casematte: decorazioni natalizie intagliate a mano, candele fatte con cera d’api locale, oggetti in feltro che sembrano usciti da un libro di fiabe dei fratelli Grimm.
E poi c’è la musica: gli ottoni dei Weisenbläser (i suonatori tradizionali di ottoni) e i cori degli Anklöpfler (cantori che bussano di porta in porta) creano il sottofondo musicale perfetto per questa atmosfera magica. Artigiani che lavorano il legno dal vivo, il profumo di Glühwein che si mescola a quello dei Kiachl caldi, spolverati di zucchero, che a -2 gradi sanno di felicità pura.
Gin ‘underground’ allo Stollen 1930

La sera, l’Auracher Löchl. Bisogna dire una cosa: in Tirolo hanno questa capacità sorprendente di prendere edifici storici e trasformarli in qualcosa di completamente inaspettato. L’Auracher Löchl è un complesso che comprende un hotel boutique, un ristorante tradizionale, un bar panoramico al quarto piano, e – udite udite – lo Stollen 1930, una galleria scavata nella roccia fino a novanta metri di profondità che ospita oltre 1.000 varietà di gin provenienti da tutto il mondo. Sì, avete letto bene, ma nel dubbio vi faccio lo spelling: Mille. Varietà. Di. Gin.

Scendere nello Stollen 1930 è come varcare la soglia di un mondo sospeso nel tempo. La roccia è umida, viva, riflette le luci soffuse che accompagnano il percorso; il silenzio avvolge tutto, come un respiro trattenuto prima dell’esplosione di aromi. Si scende, ancora e ancora, lasciandosi alle spalle la superficie e ogni riferimento quotidiano. Poi, all’improvviso, lo spazio si apre: una caverna che sembra uscita da un film di James Bond — o, per i lettori meno stagionati, da un covo di Batman.
Un bancone in legno scuro domina la scena, le bottiglie sono illuminate una a una come opere d’arte in una galleria segreta, e l’atmosfera richiama quella di uno speakeasy proibizionista, elegante e clandestino, dove il tempo sembra essersi fermato.
Locale da Guinnes dei Primati

Il Gin Dinner è una di quelle esperienze che racconti per anni agli amici. Cinque portate, sei gin diversi abbinati. Ogni piatto è pensato per esaltare le note botaniche del gin che lo accompagna.
La collezione dello Stollen 1930 è entrata ufficialmente nel Guinness dei Primati nel 2014 come “il maggior numero di varietà di gin disponibili commercialmente” – anche se oggi altri bar nel mondo rivendicano il primato.
Ma chi se ne importa? Qui non si tratta di numeri: si tratta di atmosfera, competenza e passione.
E mentre si osservano queste bottiglie allineate – alcune normali, altre che sembrano oggetti di design, altre ancora che hanno forme talmente strane da far sospettare che il distillatore fosse ubriaco quando le ha disegnate – ci si chiede: come si fa ad avere oltre 1.000 gin diversi? Quante sfumature di gusto possono esistere? Ci pensiamo un attimo, ma poi desistiamo. Avanti con il prossimo cin cin. Anzi, gin gin.
Conclusioni

Quando si risale dallo Stollen 1930, lasciandosi alle spalle quel mondo sotterraneo fatto di roccia umida e mille sfumature di ginepro, Kufstein sembra improvvisamente più comprensibile. Eppure, questa regione continua a sorprendere con la stessa naturalezza con cui un barman ti versa un gin distillato con abete rosso del Pendling.
La fortezza ha cantato il suo concerto quotidiano, le casematte hanno mostrato il loro mercatino più autentico, e ora la città riposa sotto un cielo invernale. Ma il viaggio non è ancora finito. Ci aspettano eremiti che vivono fuori dal tempo, un lago che nasconde una storia cinematografica dimenticata, e una famiglia che ha ricostruito un impero del vetro dalle macerie della guerra. Perché il Kufsteinerland è anche questo: storie di rinascita, tradizioni che resistono, bellezza che persiste. (2 continua)
Informazioni Pratiche
Come arrivare:
- Treno da Bologna o Verona con Railjet ÖBB (5 collegamenti diretti al giorno da Verona, 2 da Bologna). Durata: 5-6 ore.
- In auto: da Verona A22 fino a Brennero, poi A12/E45 direzione Kufstein (circa 3,5 ore)
Quando andare:
- Avvento (fine novembre – 21 dicembre) per i mercatini
- Estate (maggio – settembre) per escursionismo e laghi balneabili
- Inverno (dicembre – marzo) per lo sci. A meno di 20–30 minuti da Kufstein si trovano diverse aree del comprensorio SkiWelt Wilder Kaiser–Brixental, uno dei più grandi d’Europa, con accessi comodi da Scheffau, Söll ed Ellmau.
Dove dormire: arte Hotel Kufstein (www.arte-kufstein.at) – design contemporaneo e posizione centrale
KufsteinerlandCard: Inclusa in ogni pernottamento. Include: Trasporti pubblici della regione; Ingresso alla Fortezza e funivia; Ingresso ai principali musei; Sconti su numerose attività.
Laghi balneabili (estate): Hechtsee il più vicino a Kufstein; Thiersee per la eccellente qualità dell’acqua
Info: www.kufstein.com
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