In questo scorcio di fine estate inizio autunno il tempo è ancora bello e le temperature gradevoli. Agli appassionati di archeologia, storia, natura e turismo sostenibile suggeriamo una escursione sulle vie d’acqua del Delta del Po. Un paesaggio che lascia d’incanto. Il Delta del Po è un importante patrimonio naturale e culturale che dovrà servire per sviluppare e promuovere uno sviluppo territoriale sostenibile e più equilibrato. “L’ Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po si sta muovendo per fare rete con gli operatori locali nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia VALUE”, ha dichiarato Moreno Gasparini, Presidente del Parco. “Lo scopo è quello di creare un nuovo prodotto turistico che integri archeologia, storia e natura”.
Riserva della Biosfera
Noi siamo partiti esplorando la storia e le origini del Delta seguendo i cambiamenti intervenuti nei secoli scorsi sul Grande Fiume. Una terra giovane creata dal lavorio delle acque del Po e delle sue genti in un difficile e unico equilibrio. Il Delta, posto tra il Po di Goro e la foce del fiume Adige ha una superficie di 786 km quadrati di cui oltre 160 sono valli e lagune. Nel 2015 ottiene il riconoscimento di Riserva della Biosfera Mab UNESCO.
In questo primo servizio vi portiamo a conoscere il Grande Fiume che forma il Delta del Po. Raccontiamo un po’ di storia e presentiamo i due parchi a tutela della straordinaria biodiversità del territorio, patrimonio Unesco. Il secondo servizio racconterà il viaggio che ci ha portato alla scoperta di Adria e del Museo Archeologico Nazionale, delle valli da pesca e della laguna e della pedalata in bici lungo la “Via delle Valli”.
Il Grande Fiume e la sua laguna
Il Po con le sue diramazioni che sembrano infinite procede lento e imponente verso il mare Adriatico. Un approdo che arriva dopo un lungo viaggio. Il Delta del Po è la terra del fiume, del mare e del vento. Un’area, in continua trasformazione. Formata dall’abbraccio fra l’Adige, il Po e i fiumi appenninici. Una terra antica e sempre nuova perché non ha confini, né può averne. Il moto dell’acqua, il vento, il bosco che segue l’ordito dell’acqua del mare ne disegnano e ridisegnano continuamente il profilo. Qui la natura si manifesta in tutta la sua originalità.
La laguna apparentemente ferma è circondata e ricamata da dossi e protetta da argini. Le valli sono solcate continuamente da barche da pesca. In questo paradiso naturale di acqua salmastra si coltivano vongole, cozze, ostriche dal sapore unico.
Due Parchi regionali a protezione del patrimonio naturalistico
Il patrimonio naturalistico che si trova nell’ambiente del Delta del Po abbraccia una superficie di oltre 60 mila ettari. Un’area che è stata scelta da molte specie di uccelli quale luogo di riproduzione. Qui vivono e nidificano circa 350 specie, di cui 64 protette. Gli appassionati di birdwatching potranno in ogni stagione, anche se la primavera e l’autunno sono i periodi migliori, praticare l’osservazione dell’avifauna. In questo scrigno naturale sono state censite 970 specie di piante, alcune molto rare. Altro elemento protagonista del delta è l’acqua con i diversi gradi di salinità che crea un habitat ideale per lo sviluppo ambientale. Questo immenso territorio ricco di biodiversità è tutelato da due parchi regionali: quello del Veneto e quello dell’Emilia Romagna.
Il Parco Regionale del Delta del Po Veneto interessa nove comuni della provincia di Rovigo: Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po. L’area del parco abbraccia i sette rami del Grande Fiume con i preziosi ambienti naturali: migliaia di ettari di golene; isole fluviali; feconde lagune come la Sacca di Scardovari, il Basson e Barbamarco.
Il Parco Regionale del Delta del Po Emiliano-Romagnolo comprende nove comuni: Goro, Mesola, Codigoro, Comacchio, Ostellato, Argenta, Alfonsine, Ravenna, Cervia. Il Delta del Po è una continua scoperta. Bisogna tornarci per imparare a conoscerlo e per apprezzarlo insieme all’ospitalità delle sue genti.
Sul prossimo servizio: “Delta del Po: escursione tra archeologia, natura, valli da pesca, laguna”.
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