A febbraio la città di Venezia, come ogni anno, celebra il suo sfolgorante carnevale. Le maschere vestite con costumi del celebre settecento veneziano si affollano nei punti nevralgici della città. Spazio, quindi, all’estro e alla fantasia. In tanti si travestiranno da gentile dama veneziana, da doge, musicista, prelato e da dongiovanni stile Casanova. In occasione degli eventi carnevaleschi, che richiamano un folto pubblico, i Musei Veneziani aderenti al MUVE faranno delle aperture speciali. Un modo. anche, per soddisfare le aspettative di turisti e appassionati d’arte.
Lunedì 20 e martedì 21 Febbraio 2023, ultimo giorno di carnevale, tutti i Musei Civici, ben undici, e il Centro Culturale Candiani nella vicina Mestre, saranno aperti. Altre aperture speciali, dal mattino fino alle ore 21, sono riservate nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 febbraio 2023 al Museo Fortuny e alla Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Questi due musei possono essere visitati anche con un unico biglietto combinato (un ingresso per ciascuna sede), valido tre mesi. Lo stesso sarà ridotto per i possessori di biglietto Trenitalia con destinazione Venezia. Ogni complesso museale, ospita collezioni e opere d’arte di inestimabile valore che infondono emozioni e stupore per la loro bellezza e straordinaria unicità.
Aperture speciali Museo Fortuny
Al Museo Fortuny, ad esempio, si potrà visitare la casa-museo del suo ultimo proprietario, Mariano Fortuny y Madrazo, abile intellettuale vissuto a cavallo tra il secolo XIX e XX. Nelle sale del Museo sono esposti i lavori dell’eclettico artista; oltre a importanti raccolte di antiquariato quali tessuti, vestimenti, arazzi, tappeti, vetri, vasellame, maioliche, vetri pregiati, armi, armature, statue, mobili e tappeti. In una delle sale sono esposte le corazze, gli scudi, gli elmi moreschi, le spade e molti oggetti collezionati dal padre.
Tra le opere sono esposti costumi teatrali e l’abito Delphos,una tunica monocroma in grado di scivolare sulla silhouette femminile fino ai piedi, con scollo e maniche regolabili da coulisse in cordoncini di seta arricchiti da perle di vetro di Murano. La veste fu apprezzata dalla marchesa Luisa Casati, dall’attrice Eleonora Duse, da Emma Grammatica, tre singolari testimonial di un abito femminile senza tempo.
Aperture speciali Ca’ Pesaro
Presso il monumentale palazzo di Ca’ Pesaro in stile barocco, sono conservate le collezioni d’arte moderna e contemporanea, alcune acquistate alla Biennale nei primi decenni del secolo scorso. Le donazioni di privati cittadini sono il fiore all’occhiello della città lagunare. Nel corso degli anni i musei veneziani si sono arricchiti di importanti collezioni che sono state regalate da intraprendenti personaggi, grandi estimatori della città. In assenza di eredi diretti, hanno donato anche interi palazzi con tutto il prezioso contenuto.
Presso il Museo di Ca’ Pesaro si cerca di rendere omaggio a un’artista che ha donato le sue opere realizzate negli ultimi anni. L’esposizione, intitolata “La Donazione Ileana Ruggeri. Riverberi”, è aperta al pubblico dall’11 Febbraio al 10 Aprile 2023. Si tratta di una selezione di acquerelli e altri lavori pittorici che ricordano la laguna veneziana, il mercato di Rialto, l’isola di San Giorgio. E anche i paesaggi cittadini immersi in bagliori e sfumature di colore che denotano la vena poetica ed onirica dell’artista.
Aperture speciali Museo di Palazzo Mocenigo
Si cambia location e s’incontra un’altra preziosa donazione. È la volta della mostra “Tramalogie. Donazione Anna Moro-Lin” presso il Museo di Palazzo Mocenigo dal 2 Febbraio al 20 Agosto 2023. L’esposizione, curata da Chiara Squarcina e promossa dal Comune di Venezia e dal MUVE, porta alla ribalta 20 opere donate alla Città di Venezia da Anna Moro-Lin.
La donazione è avvenuta il 23 giugno 2020 destinandole al Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo. L’artista, ligure di nascita, si trasferì giovanissima al Lido di Venezia dove si dedicò alla Fiber Art, ovvero arte tessile, una corrente artistica che si sviluppò agli inizi del XX secolo e progredì specie negli anni sessanta e settanta sperimentando anche altri materiali tra cui carta, cellulosa, garza e tela.
Maggiori informazioni sulle aperture speciali dei Musei Civici di Venezia su: www.visitmuve.it
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