Il caffè sospeso è un’antica tradizione del popolo partenopeo. Dopo anni di assenza la pratica sta tornando di nuovo in auge, forse per colpa della crisi! Ma cos’è il caffè sospeso? Quando un cliente di un bar paga un caffè a una persona che non se lo può permettere: ordina due caffè; uno lo sorseggia ubito e l’altro lo lascia, appunto sospeso. Quando un avventore in difficoltà passa al bar e chiede se c’è un caffè sospeso, il barista lo prepara visto che è stato già offerto da un cliente generoso. La storia del caffè sospeso è nata in alcuni bar di Napoli nel secondo dopoguerra. In momenti così difficili, chi aveva di più aiutava chi aveva di meno, anche con un semplice espresso. Era diventata ormai un’usanza, un modo per esprimere la solidarietà tra concittadini. Negli ultimi anni la tradizione era andata scemando ma ora si è riaffermata più forte di prima; e non sono solamente i bar napoletani a promuovere l’iniziativa. Tanti hanno parlato di questa particolare abitudine: primo tra tutti Luciano De Crescenzo che ha dedicato anche un libro dal titolo “Il caffè sospeso”. Per lo scrittore lasciare un caffè sospeso è come offirrne uno al resto del mondo. La pratica del caffè sospeso ha preso piede un pò in tutta italia e anche in alcuni bar all’estero. Si è creata una vera e propria rete del caffè sospeso ed è stata anche istituita la giornata del caffè sospeso il 10 dicembre. Info: www.retedelcaffesospeso.com
(21/11/2013)