Palazzo Maffei Casa Museo, situato in uno dei luoghi più belli e suggestivi del centro storico di Verona, apre le porte alla Scienza o meglio alla Neuroscienza. Le neuroscienze, emerse come studio scientifico interdisciplinare nel XX secolo, sono sempre più attuali. Questa materia approfondisce le tematiche legate a importanti patologie degenerative del cervello con conseguente limitazioni a condurre una vita serena e autonoma.
Basti pensare a Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, epilessia, disturbi depressivi. Tutte patologie che colpiscono il paziente i suoi familiari, che spesso sono impotenti di fronte a comportamenti aggressivi, violenti e autolesivi.
Il lettore si domanderà cosa centra una istituzione di arte e cultura come Palazzo Maffei con queste patologie. Ebbene le neuroscienze, abbracciando più discipline scientifiche, sono un campo scientifico dinamico e in continua evoluzione capace di sfidare il futuro e trovare soluzioni innovative per migliorare la salute e il benessere umano.
Progetto Minerva: Palazzo Maffei e Università di Verona
Il progetto Minerva, dall’acronimo complesso, in sintesi si propone l’obiettivo di focalizzare la bellezza derivante dall’arte per coinvolgere la popolazione fragile in ambito mentale e cercare di superare gli ostacoli che portano alla degenerazione cognitivo-comportamentale.
L’iniziativa di Palazzo Maffei Casa Museo ideato dal centro OMS per la ricerca Mentale dell’Università di Verona è un progetto pilota, che studierà le ricadute positive dell’esperienza museale sul benessere psicologico dell’individuo. Responsabili del progetto, che è partito il 27 maggio 2024 sono la Prof.ssa Michela Nosè, docente di Psichiatria e Presidente del Comitato unico di garanzia dell’Università di Verona, il Prof. Corrado Barbui, docente di psichiatria e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, Vanessa Carlon, Direttrice di Palazzo Maffei Casa Museo e Vicepresidente della Fondazione Carlon, Verona.
Gli ideatori e i ricercatori si sono posti queste domande: la visita ai musei, il godimento dell’arte, l’esperienza culturale fanno bene? I musei possono essere portatori di benessere e svolgere una funzione terapeutica? Alcuni ricercatori dell’Università di Firenze, nel 2023 si sono adoperati per una ricerca sull’importanza delle didascalie delle opere esposte nei musei giungendo alla conclusione che anche la persona meno esperta può essere messa nelle condizioni di apprezzare l’opera d’arte e di goderne l’insita bellezza.
In questo progetto si va oltre l’informazione, si vuole superare l’ambito didascalico. Si tratta di una ricerca scientifica effettuata con protocollo scientifico approvato dal Comitato etico dell’Università e trovare modalità per il trattamento delle malattie di natura psichiatrica, psicologica ma anche offrire strumenti per la promozione e prevenzione della salute mentale.
Palazzo Maffei: sperimentazione in 3 visite
Il progetto è articolato in una prima fase pilota, iniziata il 27 maggio, che prevede un percorso culturale strutturato in 3 visite guidate, ciascuno della durata inferiore all’ora e con trattazione di tematiche diverse.
I partecipanti, ad ingresso libero, sono invitati a compilare all’inizio della prima visita e al termine dell’ultima. questionari standardizzati per valutare il benessere psicologico, la sintomatologia ansioso depressiva e il funzionamento generale. I dati raccolti saranno successivamente analizzati in forma anonima.
Temi trattati negli incontri
I temi trattati nelle tre visite guida saranno:
1° incontro: Antico e contemporaneo: un dialogo continuo
2° incontro: Scienza nascosta nell’arte
3° incontro: Arte e benessere psicologico: una connessione con le opere
La partecipazione agli incontri è libera e rivolta alla popolazione maggiorenne previa iscrizione, garantendo la presenza a tutti e tre gli incontri (per la fase pilota il numero di partecipanti è limitato; si può richiedere l’iscrizione inviando una mail a: giulia.turrini@univr.it)
Terminata la fase sperimentale, che si concluderà entro giugno e dopo aver analizzato i dati emersi, si potrà dare più spazio al progetto con l’inserimento dei percorsi guida interattivi, gratuiti, rivolti alla popolazione affetta da sintomatologie ansioso-depressive, con un’attenzione particolare alle turbe giovanili, purtroppo in aumento nella società post industriale e post digitalizzata.
Informazioni: palazzomaffeiverona.com/
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