Il Commissario europeo Neelie Kroes, responsabile dell’Agenda Digitale, ha annunciato che a partire dal luglio 2014 entreranno in vigore le nuove norme che regolamenteranno l’applicazione delle tariffe roaming nelle offerte della telefonia. I costi per telefonare, navigare sul web o inviare sms mentre ci si trova all’estero (non con Telecom Italia, Tiscali, e altri operatori di telefonia fissa, bensì con le compagnie mobile) subiranno un pesante decremento. Il nuovo prospetto delle norme, ribattezzato pacchetto Tlc, prevede in particolare per gli utenti la possibilità di optare fra due differenti tipi di scelta: la prima consiste nel poter utilizzare i propri cellulari, smartphone o dispositivi elettronici alle stesse condizioni (e quindi con la stessa tariffa di telefonia, ndr) sottoscritte a livello nazionale con l’operatore di appartenenza, provvedimento che darebbe il là all’introduzione di formule di abbonamento generali valide in tutta Europa.
Abbonamento part-time
La seconda opzione prevede, invece, che gli utenti che si rechino all’estero possano dissociare la propria foumula di abbonamento in modo temporaneo, affidandosi ad un operatore più conveniente rispetto al proprio e mantenendo comunque la propria carta sim. A completare il quadro il già previsto decremento delle tariffe, che a partire dal 2014 scenderanno di circa il 67%, e la possibilità per gli utenti di rinunciare ad un contratto qualora la velocità d’accesso ad internet non dovesse risultare in linea con quella dichiarata nella medesima sede contrattuale dall’operatore di appartenenza. Favorevole al nuovo pacchetto di norme Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori: “Se tolgono i costi di roaming non ci fa altro che piacere. Purtroppo nel campo della telefonia l’Italia ha sempre goduto di un primato di cui non vantarsi, ovvero quello delle tariffe più elevate d’Europa. Con il roaming c’è gente che si è ritrovata delle ‘bastonate’ incredibili sulle bollette al rientro dalle ferie o da viaggi all’estero. Certo siamo lontani dalla tariffazione unica europea, ma si tratta pur sempre di un passo positivo”.
(25/09/2013)
