Mercoledì 24 Dicembre 2025 - Anno XXIII

Kufsteinerland 3: un luogo che sorprende e conquista

Tirolo austriaco Kufsteinerland valle fiume Inn

Il nostro viaggio nel Kufsteinerland è giunto a termine. Qui tradizione e cultura sono un tutt’uno. Abbiamo apprezzato il territorio con le sue storie e curiosità. L’eremo dove vive un monaco che ha scelto il silenzio e la preghiera. La storia della famiglia Riedel.

Dopo due giorni passati tra mercatini, organi monumentali e bar sotterranei da Guinness dei Primati, il Kufsteinerland potrebbe sembrare una destinazione già compresa, catalogata, archiviata nella memoria come “bella esperienza tirolese”. Invece no. Perché questa regione ha la capacità di continuare a sorprenderti proprio quando pensi di averla capita.

Tra eremiti, cinema e laghi alpini
Kufsteinerland ponte sul fiume Inn
Kufstein ponte sul fiume Inn

Il lunedì si apre con l’escursione in direzione del Thierberg, la montagna che si estende oltre il confine tra Austria e Germania, e della Chiesa di San Vito. Il sentiero sale dolcemente tra i boschi sopra Kufstein, accompagnato dal rumore ovattato dei passi e da scorci sempre più ampi sulla valle dell’Inn. In cima alla collina, quasi come una ricompensa per la salita, appare la chiesa: un piccolo gioiello barocco, raccolto e luminoso, abbarbicato sul crinale come se fosse lì da sempre.
La Thierberg-Kapelle non è solo un luogo di culto, ma anche una meta di pellegrinaggio molto sentita nella regione.

Tirolo austriaco Kufsteinerland cappella di San Vito
La Thierberg-Kapelle

Da secoli la gente sale fin quassù per una preghiera, per un voto o semplicemente per il panorama, che nelle giornate limpide si apre sulle Alpi tirolesi con una generosità quasi teatrale.
Accanto alla chiesa c’è l’eremo. Ed è qui che la passeggiata assume una piega decisamente inattesa. Qui vive un eremita. Un vero eremita, oggi, nel 2025. Non una rievocazione storica, non una figura simbolica per i turisti, ma una persona in carne e ossa che ha scelto il silenzio, la solitudine e una vita essenziale, scandita dalle stagioni, dalla preghiera e dal ritmo lento della collina.

Il lago Thiersee riflette le montagne del Pending
Tirolo austriaco Kufsteinerland Lago Thiersee
Lago Thiersee

Il pranzo è al lago Thiersee, presso il ristorante Vidro Genussraum, il ristorante gourmet dell’Armona Medical Alpinresort. Il lago è uno di quei luoghi che in estate deve essere meraviglioso per fare il bagno, con la sua acqua cristallina certificata di qualità eccellente. A dicembre è più che altro bello da guardare: la superficie liscia come vetro riflette le montagne del Pendling, e l’aria ha quel profumo pulito che hanno solo i laghi alpini in inverno.

Ma Thiersee ha una storia che pochissimi conoscono, e che la nostra guida ci racconta mentre camminiamo lungo la sua riva: tra il 1946 e il 1952, questo piccolo lago alpino fu il centro del cinema austriaco del dopoguerra. Qui sorgeva l’unico studio cinematografico del Tirolo, ricavato dal teatro della Passione che era rimasto vuoto dopo la guerra.

Lo studio era all’avanguardia per l’epoca, con sale trucco, guardaroba, laboratori per scenografi. Era diventato, per un breve periodo, il cuore del cinema di lingua tedesca. Poi, nel 1952, la produzione cessò. Oggi di quella storia rimane poco, ma guardando il lago si capisce perché un regista avrebbe voluto girare qui: è un paesaggio fatto apposta per essere immortalato su pellicola.

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Erbe aromatiche e medicinali
Tirolo austriaco Kufsteinerland erbe aromatiche e medicinali
Erbe aromatiche e medicinali

Il pomeriggio si torna a Kufstein per un incontro più approfondito sul mondo delle erbe aromatiche e medicinali. Il Kufsteinerland ha una tradizione secolare legata alle piante officinali: le malghesi le raccoglievano per preparare rimedi, unguenti, tisane.
Oggi questa conoscenza è stata recuperata e valorizzata. C’è qualcosa di affascinante in questo sapere antico che si tramanda di generazione in generazione.

In un mondo dove tutto si trova online in due secondi, scoprire che c’è ancora chi sa riconoscere le piante e conoscere le loro proprietà sembra quasi un superpotere. O forse, probabilmente, lo è.

Vetro soffiato e ritorni
Kufsteinerland iconica piramide di Riedel Glas
L’iconica piramide di Riedel

L’ultimo giorno, prima di riprendere il treno verso l’Italia, c’è tempo per visitare la manifattura Riedel Glas. Riedel è uno di quei nomi che, se ami il vino conosci: producono bicchieri da oltre 265 anni. Ma la storia di come sono finiti a Kufstein è degna di un romanzo.

La famiglia Riedel produceva vetro in Boemia fin dal 1756, costruendo nel tempo una tradizione artigianale solida e riconosciuta.

Kufsteinerland Riedel Glas
Il fondatore della Riedel

Poi arrivò la Seconda Guerra Mondiale e ogni certezza andò in frantumi: Walter Riedel trascorse dieci lunghi anni come prigioniero nell’Unione Sovietica, mentre nel frattempo la famiglia veniva espropriata dei propri beni dal regime comunista.
Il figlio, Claus Josef, ebbe un destino altrettanto tormentato. Dopo aver combattuto in Italia, fu catturato dagli americani e avviato al rimpatrio, ma nel 1946 riuscì a fuggire saltando dal treno. Iniziò così una nuova vita trovando lavoro presso Daniel Swarovski – proprio quello dei celebri cristalli – che, in un curioso gioco di rimandi, era stato apprendista del suo bisnonno.

Quando Walter tornò dalla Russia nel 1955, padre e figlio avevano 60 e 30 anni, zero prospettive e un coraggio straordinario. Con l’aiuto di Swarovski rilevarono una vetreria fallita a Kufstein nel 1956. Quasi 200 anni dopo la fondazione boema, ricominciarono da zero.

Kufsteinerland calici Riedel GlassClaus trasformò Riedel in una leggenda. Per sedici anni studiò con rigore come la forma del bicchiere potesse influenzare il sapore e la percezione del vino, arrivando a dimostrare che non si trattava solo di estetica, ma di esperienza sensoriale. Creò persino il calice più grande al mondo e, quando gli dissero che il suo lavoro aveva un mercato troppo limitato, rispose senza esitazioni: «Estetica ed eccellenza sono i miei criteri, non la mera convenienza». Oggi Riedel è leader mondiale nel suo settore. Un risultato straordinario per chi, settant’anni fa, aveva perso tutto.

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 Maestri vetrai all’opera. Un lavoro difficile e affascinante
Kufsteinerland Riedel Glass maestri vetrai
I maestri vetrai della Riedel all’opera

La parte più spettacolare della visita è senza dubbio assistere al lavoro dei maestri vetrai. Partono da un grumo di vetro incandescente e, con gesti sicuri e precisi, lo soffiano, lo modellano, lo fanno ruotare lentamente. I loro movimenti hanno qualcosa di coreografico, quasi fossero una danza studiata da anni di esperienza.

In pochi minuti, sotto i tuoi occhi, quella massa informe e luminosa si trasforma in un calice perfettamente equilibrato.
È uno spettacolo ipnotico, difficile distogliere lo sguardo. E anche un po’ inquietante, perché ti rendi conto che stanno lavorando con una materia a oltre 1.200 gradi, così vicina al volto, con una naturalezza che lascia senza parole.

Riflessioni finali (con Glühwein in mano)

Il treno di ritorno percorre la stessa strada dell’andata, ma al contrario: le montagne diventano progressivamente più basse, i paesaggi più dolci. E mentre si guarda fuori dal finestrino, vengono in mente alcune considerazioni.

Tirolo Kufsteinerland Kufstein
Kufstein vista dalla manifattura Riedel

Il Kufsteinerland è una di quelle destinazioni che funzionano perché non cercano di essere qualcosa che non sono. Sono semplicemente se stessi: nove comuni che hanno capito che la loro forza sta nell’equilibrio tra natura (spettacolare, ma accessibile) e cultura (ricca, ma non snob).

La KufsteinerlandCard è un esempio di come dovrebbero funzionare le card turistiche: semplice, chiara, genuinamente utile. Include i trasporti pubblici, gli ingressi principali, e una serie di attività che ti fanno scoprire davvero il territorio. Insomma, uno strumento pensato bene.

Tirolo Kufsteinerland Fortezza di Kufstein
Interno della Fortezza di Kufstein

I mercatini di Natale del Kufsteinerland non sono i più grandi, né i più famosi. Ma hanno qualcosa che molti mercatini più celebri hanno perso: l’autenticità. Nelle casematte della fortezza non trovi bancarelle franchising che vendono le stesse cose un po’ ovunque. Trovi artigiani locali che fanno cose che sanno fare davvero. E questa differenza si sente.

E poi c’è questa cosa delle contraddizioni che convivono: puoi fare un’escursione mistica su una montagna energetica la mattina, e la sera scendere a decine di metri di profondità per bere gin in una grotta.
Puoi ascoltare un organo da oltre 4.000 canne a mezzogiorno e un gruppo di musicisti natalizi che suonano strumenti antichi la sera.
Puoi mangiare Graukäse tradizionale e poi cenare in un ristorante contemporaneo (anche italiano). Il Kufsteinerland non ti chiede di scegliere: ti propone tutto, e tu decidi cosa ti interessa.

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Ah, e il viaggio in treno? È davvero la scelta giusta. Non solo per l’ambiente (anche se è un ottimo motivo), ma perché ti permette di arrivare rilassato, senza lo stress dell’autostrada e della ricerca del parcheggio. Scendi dal treno, sei già nel centro di Kufstein, e la tua vacanza è già iniziata.

Mentre il Railjet scivola oltre Verona e prende velocità in direzione di Bologna, il telefono vibra. È un messaggio di Sabine, responsabile stampa del Kufsteinerland: «Com’è andato il viaggio di ritorno? Ti è piaciuto il Kufsteinerland?». La risposta istintiva è sì. Ma “piaciuto” non rende davvero l’idea.

Tirolo Kusteinerland Kufstein cucinaLa parola giusta è “sorpreso”. Perché il Kufsteinerland è una di quelle destinazioni che arrivano senza grandi promesse e finiscono per restare impresse più del previsto. Un luogo che ti conquista poco alla volta, intrecciando paesaggi curati ma mai ostentati, tradizioni vissute con naturalezza, una cucina sincera e appagante, e soprattutto quella rara capacità di non prendersi troppo sul serio. È proprio in questo equilibrio, discreto e autentico, che il Kufsteinerland rivela il suo fascino più duraturo.

E mentre si pensa già a quando tornarci – magari in estate, per vedere questi laghi balneabili e queste montagne verdi – si realizza che è esattamente questo il segreto delle destinazioni che funzionano: non sono quelle che ti lasciano soddisfatto. Sono quelle che ti lasciano con la voglia di tornare.

Informazioni utili

Come arrivare:

  • Treno da Bologna o Verona con Railjet ÖBB (5 collegamenti diretti al giorno da Verona, 2 da Bologna). Durata: 5-6 ore.
  • In auto: da Verona A22 fino a Brennero, poi A12/E45 direzione Kufstein (circa 3,5 ore)

Quando andare:

  • Estate (maggio – settembre) per escursionismo e laghi balneabili
  • Inverno (dicembre – marzo) per lo sci. A meno di 20–30 minuti da Kufstein si trovano diverse aree del comprensorio SkiWelt Wilder Kaiser–Brixental, uno dei più grandi d’Europa, con accessi comodi da Scheffau, Söll ed Ellmau.

Dove dormire:

  • arte Hotel Kufstein (www.arte-kufstein.at) – design contemporaneo e posizione centrale KufsteinerlandCard. Ogni pernottamento include: Trasporti pubblici della regione; Ingresso alla Fortezza e funivia; Ingresso ai principali musei; Sconti su numerose attività.

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