Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Patagonia: Puerto Madryn e la Penisola Valdes

Viaggio in Sud America nella Patagonia argentina. Puerto Madryn e Penisola Valdes alla scoperta di uno degli ecosistemi più particolari della Terra. Patrimonio dell’umanità Unesco dal 1999, la riserva è un mondo straordinario per la sua fauna: balene, orche, pinguini, elefanti marini si possono ammirare nel loro habitat naturale

Penisola di Valdés
Penisola di Valdés

Puerto Madryn

 si trova a 1330 chilometri da Buenos Aires lungo la Strada Nazionale numero 3, a Sud dell’Argentina in provincia di Chubut. Vicino a Madryn c’è la penisola di Valdes, dichiarata nel 1999, patrimonio dell’umanità, dall’Unesco. È uno dei centri turistici più importanti della regione e del Paese per la sua fauna; è  anche considerata la capitale nazionale dello sport subacqueo.
Puerto Madryn è protetta dal Golfo Nuevo, formato dalla Penisola di Valdés e da Punta Ninfas. La città fu fondata il 28 luglio 1865, quando 150 immigrati gallesi, giunti con la nave The Mimosa, chiamarono il porto naturale Puerto Madryn in onore di Sir Love Jones-Parry, la cui tenuta in Galles era chiamata “Madryn”.

Puerto Madryn, la ferrovia segna lo sviluppo

Mappa di Puerto Madryn
Mappa di Puerto Madryn

Nel 1886 inizia la costruzione della Central Railway Chubut, linea ferroviaria i cui lavori furono conclusi  nel 1888, con l’impiego di immigrati gallesi, italiani e spagnoli, permettendo di collegare Puerto Madryn con la città di Trelew, situata più a Sud. La stazione di Puerto Madryn ha avuto l’ importante funzione di favorire l’insediamento industriali, magazzini e officine ferroviarie. Con una popolazione di circa 100mila abitanti, urbanisticamente è ben organizzata. Sul lungomare si trovano bar e ristoranti e moderne infrastrutture per la balneazione. In città sono presenti diversi musei: Museo Oceanografico e Scienze Naturali, Centro biologico, Museo Comunale d’Arte, Centro per gli Studi Storici, Museo delle rocce e minerali  “GEMS”, Casa Tassier e Museo del Desembarco, in memoria dello sbarco dei Gallesi in Chubut.
Le temperature durante l’anno variano dai 6°C nei mesi da giugno ad agosto, ai 25°C nei mesi tra dicembre e febbraio, con punte di oltre 40°C di massima e -14°C di minima. Importanti sono i venti (molto forti) sfruttati per l’energia eolica.

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Penisola Valdes, trionfo della natura

Carla Marchetto e un simpatico pinguino
Carla Marchetto e un simpatico pinguino

Puerto Madryn è conosciuta per i festival gastronomici che si svolgono ogni anno e basa la sua economia su tre voci principali: pesca, produzione di alluminio, turismo. Nei mesi estivi, per i turisti vi sono due navi attrezzate per le escursioni nella Penisola Valdes, località costiera sul Mar Argentino, che fa parte dei nove siti Patrimonio mondiale dell’Umanità. Qui si trova uno degli ecosistemi più interessanti sulla Terra. Si può avvistare la balena franca australe, e vedere da orche, leoni marini, elefanti marini, delfini, pinguini di Magellano, struzzi (nandù e struzzo patagonico), Maras (lepri della Patagonia), guanachi, volpi grigie; mentre tra gli uccelli: gabbiani, avvoltoi, cormorani.
Per visitare questi luoghi vengono proposti due tour turistici: il tour del Nord ed il Tour del Sud.
Più completa è l’escursione del Nord dove è possibile osservare una colonia di pinguini di Magellano presso l’Estancia San Lorenzo. Il tour verso Nord dura circa 12 ore, mentre quello verso Sud è di 10 ore circa.

Balene, leoni marini distesi al sole e cormorani

Leoni marini prendono il sole
Leoni marini prendono il sole

Si parte verso le 8 del mattino in direzione della Penisola Valdés lungo la Provinciale Reserve. Dopo un’ora di macchina si arriva a Puerto Piramides, dove ci si imbarca su catamarani per ammirare le balene (avvistabili però tra giugno e dicembre) oppure i  leoni marini, distesi al sole sulle rocce  e i cormorani (tra i mesi di gennaio e marzo). Durante i mesi di aprile e maggio viene garantita una navigazione a Puerto Piramides.
Si raggiunge la Estancia San Lorenzo, tradizionale ranch nella zona, in cui oltre al pranzo tipico a base di agnello patagonico si può visitare la riserva di Pinguini di Magellano, situata a 7 km dal centro Riserva di Punta Norte. Qui da dicembre è possibile osservare leoni marini e balene. Poi ci si sposta verso Punta Cantor per vedere il litorale esterno della penisola per apprezzare al meglio  la topografia di Caleta Valdés. La percorrenza è complessivamente di circa 420 km (200 km su strada asfaltata).

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Punta Tombo, un milione di pinguini

Golfo Nuevo
Golfo Nuevo

A Punta Tombo si trova la più grande colonia di pinguini del mondo che in estate raggiunge un milione di esemplari. Dopo un viaggio di un’ora e mezza lungo le strade della Patagonia si giunge alla riserva che si attraversa seguendo i percorsi strutturati e il Centro Tombo in due ore mezza, prima di andare a pranzo.
L’itinerario che ho trovato molto interessante si sviluppa in varie direzioni, ma l’obiettivo è sempre quello di osservare questi animali straordinari che proteggono i loro nidi, scavati nella terra rossastra, da altri predatori, cercano il cibo (piccoli pesci, alici e calamari) per i loro cuccioli, riempiono l’aria con i loro versi e colorano il paesaggio circostante in bianco e nero.
Nel pomeriggio si torno a Puerto Madryn. Se il tempo lo permette, ci si può fermare in Trelew  per visitare il Museo Paleontologico. Il tempo dei tour è di 8 ore di viaggio, circa 400 miglia (350 km su strada asfaltata) fruibile da metà settembre a metà aprile. Durante il tour si può osservare la fauna della regione, come guanachi, nandù, armadilli.
Il diving con i leoni marini è una delle esperienze più incredibili che si possono praticate nelle limpide acque del Golfo Nuevo a 17 km da Puerto Madryn. Dopo una navigazione di circa 20 minuti si arriva nella zona per lo snorkeling e qui è possibile interagire e rimanere in contatto con questi animali marini.

Area naturale protetta

Punta Loma e Cerro Avanzado
Punta Loma e Cerro Avanzado

Cerro Avanzado

e Punta Loma, a 17 chilometri a sud della città di Puerto Madryn, si trova l’area naturale protetta che occupa una superficie di 1700 ettari. Il tour si svolge in fuoristrada per poter superare le asperità del territorio geologicamente affascinante. Si può dire che la costa atlantica di questo particolare settore ha subito nel corso di migliaia anni le trasformazioni causate da una serie di fenomeni geologici complessi che hanno generato dune, altopiani, montagne, bacini e laghi.

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Sicurezza in viaggio. Per chi parte dall’Italia si consiglia di visitare il sito Viaggiare sicuri, seguire le indicazioni fornite dal Ministero degli Esteri e compilare il modulo-questionario per registrare il proprio viaggio nel sito “Dove siamo nel mondo” per essere rintracciati in caso di emergenza.

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