Vecchi sapori a volte ritornano. E si possono scoprire nell’ultimo weekend di settembre a Guastalla. Sotto i portici seicenteschi del Comune emiliano,infatti, si potranno vedere e gustare sapori e profumi che una volta erano consueti sulle bancarelle dei mercati, ma che, per mille ragioni, erano scomparsi. Per fortuna c’è chi, con pazienza e con una approfondita ricerca “filologica”, è riuscito a riportarceli. Così sabato 29 e domenica 30 settembre nella mostra mercato Piante e animali perduti in bella mostra ci saranno un’infinita varietà di frutta, considerata antica, espulsa dal mercato perché antieconomica, ma che adesso potrebbe tornare trionfante sulle nostre tavole. E non solo per buongustai alla-ricerca-dei-sapori-perduti, ma anche per comuni consumatori che potranno tornare a gustare i sapori tante volte descritti dai nonni, che spesso raccontano di …quando la frutta aveva sapore…. Ecco, dunque, mele e pere antiche e tra queste la “pera briaca”, poi la “pera mora” di Faenza e il “pom cavèc”. Insomma: il lavoro dei botanici collezionisti ha dato, è il caso di dirlo, buoni frutti.
I fiori per un prato fiorito perenne
Durante la due-giorni della rassegna i panifici di Guastalla proporranno una speciale variante del delizioso gnocco fritto, che per l’occasione, si colorerà di un giallo carico perché nell’impasto viene compresa anche la zucca.
Chi, invece, ahilui, è a dieta si può consolare passando in rassegna l’infinita varietà di fiori: dalle orchiedee al loto, dalle rose alle dalie, dalle cocosmie agli iris.
E se non basta c’è anche “Prati fioriti” che grazie a una segreta miscela di semi di antichi fiori permetterà di mettere a punto un prato perenne che magari potrà essere bio-mantenuto grazie a tagliaerba a quattro zampe come somarelli e pecorelle che volentieri si incaricheranno di tenere l’erba del prato all’altezza giusta.
Per informazioni: UIT Informazione e Accoglienza Turistica, strada Gonzaga 37/e, Guastalla (RE), tel. 0522 219812, uit@comune.guastalla.re.it; www.pianteeanimaliperduti.it.
(27/08/2012)
Frutta e verdura, 105 varietà e c’è pure la “zucca di Cenerentola”
Come la pera briaca, che una volta veniva chiamata anche cocomerina per la polpa rossiccia e zuccherata, che a qualcuno pareva imbevuta nel vino. Altri sapori che si potranno riscoprire sono quelli del biricoccolo, delle nespole della mela cavilla di origine teutonica e già citata nei libri del Cinquecento come un capolavoro del frutteto nordico, senza dimenticare la francese renetta champagne, la cui data di nascita è attorno al 1700. Grazie alla ricerca di appassionati in collaborazione con l’Azienda antichi poderi del Paradiso (nome quanto mai emblematico) sarà possibile scegliere e acquistare tra ben 105 varietà di stagione come pere e mele invernali, dal campanino alla cavilla fino al pòm cavèc. Inoltre, saranno in vendita anche “assaggi” misti delle due specie provenienti dai frutteti invernali. E se poi non si è sufficientemente soddisfatta la curiosità, nella rassegna c’è anche il terzo appuntamento con la “zucca di Cenerentola” a cura dei produttori locali di zucche giganti.
La rassegna contribuirà a smontare la vulgata che le zucche gigantesche siano originate dall’halloween americana. Del resto Charles Perrault non era mica americano… E comunque le zucche non diventano solo cocchi trainati da topini, ma anche tortelli che conditi con burro e salvia possono trasformarci tutti in principi e principesse.