Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

L’uomo che sussurrava al dinosauro

Una curiosa storia arriva da Serrapetrona (Macerata). Un appassionato di storia e paleontologia ha messo insieme un’incredibile collezione di reperti dalla preistoria all’età romana finalmente visibile. Per la prima volta in esposizione l’esemplare di “Prosaurolophus” risalente a circa 75 milioni di anni fa

L'esemplare di
L’esemplare di “Prosaurolophus”

 

Un insospettabile Indiana Jones, un paesino nel cuore delle Marche, una morte improvvisa, la scoperta di un tesoro archeologico e paleontologico inestimabile. Non si tratta della trama di un film ma di una storia vera. La storia della scoperta della collezione Recchi che dal 6 ottobre diventerà accessibile al grande pubblico grazie a una mostra “La conquista del cielo” allestita a Palazzo Claudi a Serrapetrona (Mc). Questa storia comincia la mattina del 19 dicembre 2006 a Serrapetrona, paese di 1000 anime incastonato sui Monti Azzurri. Giorgio Recchi, geologo 68enne, non risponde alla porta. Strano, aveva fissato un appuntamento. L’uomo vive solo, nessuno ha le chiavi e la casa è una specie di fortezza: porta blindata e sbarre alle finestre, ci vogliono i Vigili del Fuoco per aprire. Una volta entrati, i soccorritori restano esterrefatti: Giorgio Recchi è senza vita sul letto, attorno a lui uno strabiliante museo privato, con reperti preistorici, vasi etruschi ed ellenici magnificamente dipinti, bronzetti votivi, oggetti d’ornamento piceni, reperti egizi e di epoca romana, monete in bronzo, argento e oro; e poi ancora reperti fossili: esemplari di antropodi paleozoici, invertebrati primordiali, anfibi e rettili acquatici, rettili volanti e uccelli primitivi, mammiferi antichi. Un tesoro inestimabile di 839 reperti paleontologici, 305 reperti archeologici e 1377 reperti numismatici. Ma è all’ultimo piano del villino lo spettacolo più sbalorditivo: al centro della stanza troneggia, quasi minaccioso, lo scheletro ricostruito di un dinosauro di circa 75 milioni di anni fa, lungo sui 4 metri.

Tesoro inestimabile: dai reperti fossili alle monete antiche

Girando per Serrapetrona
Girando per Serrapetrona

Da questa scoperta eccezionale è stata avviata l’attività di recupero, studio e valorizzazione che vede coinvolti il Comune di Serrapetrona, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e la Sapienza Università di Roma. La fase di analisi e catalogazione è ancora in corso, ma gli esperti hanno già riconosciuto il grande valore scientifico della collezione, destinata a diventare un riferimento per studiosi a appassionati a livello internazionale. Il collezionista ha costruito il suo eden privato secondo una logica precisa: i reperti coprono un periodo che va dalla preistoria all’età romana. Per rendere fruibile al grande pubblico questa straordinaria scoperta è stato avviato un percorso di musealizzazione, con una prima mostra nel 2010 incentrata sui reperti acquatici. La seconda esposizione, in programma dal 6 ottobre 2012 al 30 giugno 2013, permetterà di ammirare per la prima volta il reperto più imponente: il dinosauro o, più precisamente, un esemplare di Prosaurolophus del Cretaceo Superiore (75 milioni di anni fa) del Nord America. Accanto, una selezione di circa 70 reperti tra paleontologici, archeologici e numismatici, accumunati dal tema del volo. In particolare verranno esposti reperti fossili risalenti ad un periodo che va dai 350 ai 30 milioni di anni fa circa: insetti provenienti soprattutto dal Brasile; pterosauri (rettili volanti) da Sud America e Germania; un esemplare dei primi uccelli basali (fondamentali per la discussa teoria sull’evoluzione degli uccelli dai dinosauri) proveniente dalla Cina e un piccolo fossile di pipistrello. Saranno in mostra, inoltre, manufatti per la gran parte di produzione magno-greca ed etrusca, anch’essi legati al tema del volo grazie a splendide decorazioni.

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(13/08/2012)

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