Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Vacanze 2.0, gli italiani preferiscono il web

Mare, montagna, laghi, città d’arte. Come scelgono gli italiani e quali strumenti usano per andare in vacanza? Lo spiega una ricerca commissionata dall’Osservatorio Europcar e condotta dalla Doxa. Internet è lo strumento preferito dal 62% degli intervistati

Vacanze 2.0, gli italiani preferiscono il web

 

Come si informano gli italiani per scegliere le proprie vacanze? A questa domanda risponde l’ottava ricerca commissionata dall’Osservatorio Europcar dal titolo: “Le vacanze 2.0” eseguita da Doxa in collaborazione con Nicola Fabbri, docente di Economia del Turismo dell’Università Bocconi e del giornalista Antonio Paolini. I dati sono stati presentati a Milano nei giorni scorsi e hanno confermato l’importanza di Internet e dei Social Media.

 

Per noi di Mondointasca che siamo stati i primi (dieci anni orsono) a credere nel giornalismo di viaggi online è una bella soddisfazione vedere che, in qualche modo siamo stati degli anticipatori. Il “panel” degli intervistati è stato di mille persone di età superiore ai 15 anni, il 73% di essi avrebbe fatto vacanze diverse se non avesse avuto a disposizione Internet come strumento di informazione. In poche parole costoro ritengono la rete molto o abbastanza importante per la decisione di come trascorrere le proprie ferie. Ma Internet fa la parte del leone anche come fonte di informazione, utilizzata dal 62% degli intervistati (più o meno il doppio di coloro che consultano i cataloghi o che chiedono consigli ad amici e parenti). Solo il 9% dei vacanzieri si “fida” delle riviste cartacee specializzate. Questo ultimo dato mi porta a una riflessione: va bene che la crisi economica limita le spese “superflue” e tutto il resto ma perché la gente non ritiene che valga la pena di spendere pochi euro per documentarsi sulle riviste che dovrebbero contenere un’informazione verificata e corretta, fidandosi, nel contempo di passaparola generalmente anonimi o informazioni poco verificabili? Forse giocano da una parte il processo di identificazione con i “colleghi” vacanzieri e la facile fruizione delle informazioni in rete mentre dall’altro potrebbe esserci un’immagine non del tutto limpida del giornalismo.

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… e ritorno

Sempre più diffusi i consigli e le critiche su hotel e ristoranti
Sempre più diffusi i consigli e le critiche su hotel e ristoranti

La forza della rete è proprio quella di non essere un media unidirezionale. Si recuperano informazioni (download) e si cedono informazioni (upload). Il 20% dei vacanzieri vogliono essere protagonisti raccontando le proprie esperienze per immagini (87% dei casi) o con testi (13%). Il 20% fa un numero considerevole di persone, circa 4 milioni e mezzo. In questo caso l’età si abbassa sensibilmente scendendo per il 46% delle volte nella fascia tra i 15 e i 34 anni e per il 42% tra i 35 e i 54. In questo caso sono specialmente gli abitanti nel Sud Italia e nelle Isole che condividono più volentieri le proprie esperienze. Le motivazioni sono diverse: il 55% vuole dare dei consigli, il 22% per fissare meglio le proprie emozioni scrivendo un diario di viaggio, il 17% per prolungare idealmente la vacanza e il resto “per vedere di nascoso l’effetto che fa…”. Gli argomenti trattati sono il viaggio in generale ma molti (il 25%) commentano l’albergo e (12%) i ristoranti.

(07/06/2012)

Internet andata…

Il mare è la prima destinazione
Il mare è la prima destinazione

Il processo di scelta è generalmente abbastanza veloce, il 59% dei vacanzieri impiega meno di una settimana, i restanti impiegano alcune settimane (23%) addirittura mesi (18%). Probabilmente è anche questione di scelte a monte. Chi cerca l’occasione migliore starà più a lungo a confrontare prezzi e offerte, chi ha meno problemi di bilancio cercherà soprattutto la conferma ai suoi desideri. Già! Chi? Chi sono gli utilizzatori del web al fine di informarsi? Il 56% sono uomini, sposati o conviventi nel 61% dei casi residenti soprattutto nel Nord-Ovest (Lombardia Piemonte, Val d’Aosta, Liguria) di età superiore ai 35 anni per il 64% e superiore ai 55 per il 17%.

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L’oggetto della ricerca è la destinazione. In testa il classico mare (70%), soprattutto in Italia (72%), e l’estero (22%). Importante e da non sottovalutare per i numerosi aspetti “etici” che si trascina è il fatto che una volta scelto il posto si cercano i commenti sugli alberghi, sulle strutture e sui servizi (42% dei casi) e le eventuali recensioni negative su internet influiscono per il 31% nella decisione di non avvalersi di questi. Nel dettaglo il 18% degli alberghi, il 7% dei ristoranti, il 9% ugualmente diviso della destinazione, compagnia aerea o autonoleggio.

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