“Saveurs en musique” è una rassegna dove protagonisti sono i sapori, le tradizioni e i suoni che conducono alla scoperta della gastronomia del territorio valdostano nei ristoranti Saveurs du Vallée d’Aoste. Il marchio segnala dove acquistare i prodotti agroalimentari del territorio – garantiti per qualità e origine – o gustare le ricette tradizionali della cucina regionale, sempre in ambienti autenticamente valdostani.
Sapori e suoni della Valle
Il festival musical-gastronomico si svolge in sette date, nei mesi di luglio e agosto. In ogni serata l’ospite potrà degustare un menu creato ad hoc da un ristorante “Saveurs du Vallée d’Aoste”, assaggiare i vini locali più rinomati (i cui abbinamenti saranno illustrati da un esperto enologo o sommelier), assistere alla narrazione di luoghi e sapori della Valle d’Aosta e ascoltare brani rivisitati della musica tradizionale valdostana. Ogni serata ha un costo omnicomprensivo di 40 euro a persona. Il ritrovo è fissato alle 20,15 presso il ristorante e la serata inizia alle 20,30. Le prenotazioni (obbligatorie) delle cene si effettuano presso tutti gli uffici del turismo. L’Ufficio Booking è a disposizione per prenotare il soggiorno in Valle d’Aosta: telefono 0165-33352, e-mail booking@turismo.vda.it, sito www.lovevda.it.
Racconti al gusto di formaggi
Venerdì 6 luglio: racconti al gusto di “formaggi vaccini”
Ristorante Maison Rosset – Nus
Chef: Elena Rosset – Vini: Les Granges
Narrazione: Donatella Cinà
Intrattenimento musicale: Trouveur Valdotèn
Il contenuto medio in grasso e in proteine fanno della Valdostana un animale insostituibile per la produzione del formaggio “Fontina”, la cui zona coincide di fatto con quella di allevamento. Tra i formaggi vaccini del paniere valdostano, oltre alla “regina” Fontina DOP e al Vallée d’Aoste Fromadzo DOP, si segnala il burro, il reblec, il reblec de crama, la brossa, il séras, il salignon e la toma di Gressoney.
Venerdì 13 luglio: racconti al gusto di “formaggi caprini”
Ristorante Auberge de la Maison – Courmayeur
Chef: Rocco Melchiorre – Vini: Les Crêtes
Narrazione: Donatella Cinà
Intrattenimento musicale: Erik Bionaz
Si dice che il latte di capra sia più digeribile e quindi veniva utilizzato per svezzare i bambini e, se ne avanzava, seguendo la legge antispreco dell’economia rurale, veniva aggiunto al latte bovino. Vallée d’Aoste Fromadzo e Toma di Gressoney prevedono infatti nel loro processo di trasformazione questo apporto di latte caprino che, seppur parziale, può fare la differenza.