Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Costa Concordia, gigante immobile

ABC sulla tragica vicenda dell’Isola del Giglio, con l’aggiunta di qualche “opportuno” Amarcord…

I sommozzatori raggiungono la campana della nave
I sommozzatori raggiungono la campana della nave

“A” – Achille Lauro – Fu il transatlantico per crociere (1400 posti, un “bestiùn” per quei tempi, ahilui pluricolpito dalla sfiga) su cui fu ideato l’ormai famoso e vituperato ”Inchino” (parola dell’estensore di queste righe, due volte presente). Salpata da Napoli, a Massa Lubrense la nave accostava e davanti a Villa Angelina veniva gettata in mare una corona e suonata 3 volte la sirena a ricordo del celeberrimo e idolatrato armatore.

 

“B” – Badoglio – un altro “Comandante” (vedi S. Schettino & Savoia) che dopo aver detto “la guerra continua” scappò lasciando nella cacca un intero esercito (4.000.000 di uomini, pertanto al suo confronto il comandante del Concordia è una mammola). Morale: in ‘sto Paese più comandi e meno vali.

 

“C” – Cazzo… – “Vada a bordo, c…..!!” (n.b.: citato non per volgarità bensì solo per commento sul costume, la linguistica e le vecchie ‘pruderies’ nel Belpaese). Parola – da quando la urlò Gregorio De Falco, della Capitaneria di Porto, al comandante della Costa Concordia – ormai sdoganatissima, anzi totalmente liberalizzata (ne stanno facendo pure suonerie per telefonini e T-shirts). Ed era ora, perché le lingue sono vive, si evolvono (eppoi in altri Paesi parolacce consimili fanno da sempre parte del parlare quotidiano).

Francesco Schettino
Francesco Schettino

“S” – Schettino – Il comandante del Concordia che ha mollato quattromila imbarcati, quindi un fellone, peraltro ampiamente superato da un Savoia, di mestiere re, che scappando da Roma il 9/9/1943 di persone ne mollò 40 milioni. Un difettuccio del Dna italico (vedi B, Badoglio) salvo (fortunatamente) qualcuno diverso (vedi D, De Falco). E’ poi accaduto che la Costa ha “mollato” lo Schettino e (dopo che è venuto fuori il trampetto della amichetta moldava in tenera plancia col comandante) vorrà mollarlo anche la moglie; ma non può perché il fedifrago è agli arresti domiciliari (che bello!).

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“T” – Turismo, italiano – Ma che figura del menga (o si può dire “e’ mmerda”?); e sulla vicenda del naufragio, dal ministro/ero del Turismo (ma esiste ancora? fino a un paio di mesi fa così sguaiato ma almeno vivo) manco un plissé, una riga.

Gregorio De Falco, comandante della sala operativa della Capitaneria di Porto di Livorno
Gregorio De Falco, comandante della sala operativa della Capitaneria di Porto di Livorno

“D” – De Falco – L’ “eroe” della Capitaneria di Porto di Livorno, autore delle due “storiche” telefonate-cazziatone al ‘povero’ (in quanto psicolabile di suo, altro che droghe e alcool, non ne aveva bisogno) comandante della nave (ma le compagnie di navigazione non fanno esaminare la psiche di un signore prima di affidargli un bestione di nave così?). Ad ogni buon conto… “beato quel Paese che non ha bisogno dei De Falco” (ma l’ha già detto Bertolt Brecht).

 

“E” – Estate 2012 – Una stagione che (con la viva speranza di sbagliare) quelli del Giglio possono scordarsi (immagine dell’isola andata a puttane: se la nave va a fondo è un disastro, se la ‘segano’ ci mettono mesi e il posto diventa un cantiere navale).

 

“F” – Filippini – Eppoi gente imbarcata in arrivo da tanti, anzi tantissimi altri posti. Ma perché mai? (e vai con domande forse stupidine ma poi non tanto: perché ‘sta gente costa meno? con tutto ‘sto viavai e ‘sta babele c’è tempo e possibilità di istruirli? Parlano bene, oltre la loro, altre lingue, casomai ce ne fosse bisogno in una emergenza)?

 

“G” – Grimaldi Siosa – Crociere ‘di antan’, imbarcava solo italiani (nonostante costassero di più, ma ministeri e sindacati manco ti ringraziavano) e faceva meno soldi (perché le compagnie straniere avevano i casinò – che funzionavano pure nelle acque italiane – mentre alle italiche navi niente permesso: gli armatori si lamentavano ma ministeri & C se ne fottevano).

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“H” – Humour – Nel dramma non è mancato: dal naufragante Bestiùn di 115.000 ton. hanno chiesto a una motovedetta della Guardia di Finanza di essere rimorchiati.

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