Sabato 23 Novembre 2024 - Anno XXII

Niki de Saint Phalle al Museo Guggenheim Bilbao

Niki de Saint Phalle, Viva l’amore (Vive l’Amour), 1990 Il Museo Guggenheim Bilbao presenta Niki de Saint Phalle, una retrospettiva completa dell’opera di Niki de Saint Phalle, figura che si inserisce nel Nouveau Réalisme, celebre in tutto il mondo per opere quali le allegre e potenti Nanas, gli impressionanti Tiri (Shooting Paintings) e opere d’arte pubblica emblematiche come il Giardino dei Tarocchi, in Toscana. Questa esposizione  offre una visione profondamente nuova sull’artista attraverso oltre 200 opere e documenti d’archivio, molti dei quali inediti. I visitatori potranno riconoscere i grandi temi e miti che articolano la carriera di Niki de Saint … Leggi tutto

Niki de Saint Phalle, Viva l'amore (Vive l’Amour), 1990
Niki de Saint Phalle, Viva l’amore (Vive l’Amour), 1990

Il Museo Guggenheim Bilbao presenta Niki de Saint Phalle, una retrospettiva completa dell’opera di Niki de Saint Phalle, figura che si inserisce nel Nouveau Réalisme, celebre in tutto il mondo per opere quali le allegre e potenti Nanas, gli impressionanti Tiri (Shooting Paintings) e opere d’arte pubblica emblematiche come il Giardino dei Tarocchi, in Toscana. Questa esposizione  offre una visione profondamente nuova sull’artista attraverso oltre 200 opere e documenti d’archivio, molti dei quali inediti. I visitatori potranno riconoscere i grandi temi e miti che articolano la carriera di Niki de Saint Phalle, un’artista che raggiunge gli applausi e il riconoscimento internazionale durante la sua vita e che ha saputo catturare l’interesse dei mezzi di comunicazione, così come fece anche Andy Warhol.

Nell’esposizione, organizzata cronologicamente e tematicamente, le opere affrontano tematiche ricorrenti in tutto il percorso di Niki de Saint Phalle, come il potere del femminile e l’attacco alle convenzioni sociali. Nelle sue opere convivono il radicalismo e il forte impegno politico e sociale con il colore e l’ottimismo delle sue mondialmente note Nanas. La retrospettiva rivela, pertanto, un mondo paradossale e particolare ispirato a Gaudí, Dubuffet e Pollock.

(18/02/2015)

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